Gianni Rosa, consigliere regionale Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale: “Ferrovie Appulo Lucane: lenti e macchinosi negli investimenti, veloci nelle assunzioni di manager”. Di seguito la nota integrale.
È di qualche giorno fa la denuncia a mezzo stampa di una sigla sindacale che evidenzia gravi anomalie nelle assunzioni delle Fal S.r.l che rischiano di avere ripercussioni sui servizi ai cittadini, come se non bastassero i disservizi dovuti ai ritardi nei lavori sulla tratta Potenza – Bari, ancora non ultimati.
Abbiamo presentato un’interrogazione al Presidente della Giunta Regionale per conoscere i provvedimenti che si intendono adottare per coprire tempestivamente i posti dei tecnici mancanti e lo stato di realizzazione dei lavori sulla tratta Potenza – Bari.
Infatti, pare che, nell’organico della società, vi siano delle carenze di personale tecnico Macchinisti, Capo Treno, Operatori delle Officine e manutenzione delle linee. Una buona gestione avrebbe previsto che si bandissero concorsi per coprire tali importanti figure, invece, gli ultimi tre avvisi pubblici di selezione riguardano lo staff di presidenza e responsabili di unità tecnica.
Siamo alle solite: tanti generali e pochi soldati ed a rimetterci sono sempre e solo i cittadini che sono chiamati a fare i conti con servizi sempre meno efficienti.
Inoltre vi sono i clamorosi ritardi di alcuni investimenti effettuati dalla FAL S.r.l, uno su tutti la tratta Potenza – Bari, chiusa da più di cinque anni, spacciata quasi per terminata ma la cui definitiva ultimazione è ancora lontana.
Ma poi questi lavori risolveranno i problemi degli eccessivi tempi di percorrenza? Pare proprio di no, poichè la linea rimodernata percorre il vecchio tracciato con curve a stretto raggio. In definitiva anche con macchine nuove, in grado di viaggiare a velocità superiori, si dovrà viaggiare a velocità ridotte.
Siamo dinanzi alle solite opere inutili con sperpero di denaro pubblico? Non sappiamo. Una cosa è sicura: la società FAL S.r.l assume decisioni incomprensibili che rischiano di avere ripercussioni sulla qualità dei servizi.
La Regione Basilicata chieda conto di come vengono gestiti i propri soldi, invece di partecipare a spartizioni di clientele con società pubbliche gestite con logiche privatistiche.