In occasione della Solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria pubblichiamo di seguito la meditazione di Sua Eccellenza Monsignor Pino Caiazzo.
“In lui (Cristo) ci ha scelti prima della creazione del mondo per essere santi e immacolati di fronte a lui nella carità, predestinandoci a essere per lui figli adottivi mediante Gesù Cristo”.
Maria è stata scelta non per essere santa e immacolata. Maria è stata scelta da Dio resa “già” santa e immacolata. Siamo noi che, mediante il battesimo, in Cristo siamo divenuti per il momento “figli adottivi”.
Maria è Immacolata perché concepita senza peccato originale e quindi preservata da ogni peccato. Da “figlia” di Dio, “sorella” nostra, diviene “sposa”, “Madre di Dio e Madre nostra”.
Noi, figli, camminiamo, insieme a Maria, alla sequela di Gesù, per rivestirci di Dio perché un giorno, quando saremo alla sua presenza, possiamo contemplarlo così come lui è realmente, non più da estranei, ma “santi e immacolati”.
In Maria si realizza la promessa fatta dal Creatore ad Adamo ed Eva e la conseguente vittoria sul serpente antico, il diavolo: “questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno”.
Il “Si” di Maria va oltre una semplice risposta di adesione al progetto di Dio per il bene dell’umanità. Accetta di accogliere nella sua carne “la salvezza”: Dio che si fa come noi. Da quel momento i nostri occhi si aprono alla contemplazione e al desiderio di essere posseduti da Dio: “Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza, agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia. Egli si è ricordato del suo amore, della sua fedeltà alla casa d’Israele”.
La nostra devozione e il nostro amore verso Maria diventano coinvolgimento fertile che sa accogliere il Divino, partorendo nella quotidianità il suo stesso stile di vita al quale l’uomo tende.
L’Immacolata è il “modello” di vita che trascina ad innamorarsi dell’Amore, che si lascia possedere da Dio e si “rallegra” perché “il Signore è con lei”. Di fronte alla forza dirompente dell’amore che viene dall’Alto non si può resistere, si dilatano gli spazi dell’amore: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
Guardiamo a Maria, in questo tempo di Avvento, per camminare insieme a lei incontro al Signore che viene. Riscopriamo la bellezza e la santità del nostro corpo, tempio dello Spirito Santo, confessando i nostri limiti e le nostre debolezze, per essere rivestiti della Grazia sacramentale che ci aiuta a desiderare di essere immacolati e simili a chi è Eterno: Dio.
† Don Pino (nella foto www.SassiLive.it)