“Non abbiamo mai abbassato la guardia sulla delicata vicenda delle estrazioni petrolifere nella zona di Masseria La Rocca a Brindisi Montagna. Al contrario manteniamo alta l’attenzione e continueremo a farlo anche venerdì prossimo nel corso di un incontro a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri dove ribadiremo con forza il diniego dell’intesa sul conferimento del permesso di ricerca in favore della società petrolifera Rockhopper Italia s.p.a”.
E’ quanto afferma l’assessore all’Ambiente e Energia della Regione Basilicata Francesco Pietrantuono intervenendo sulla questione di conferimento del permesso di ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi in territorio di Brindisi Montagna.
“La Regione Basilicata – aggiunge l’assessore – lo scorso 7 dicembre ha presentato, nei termini previsti dalla legge, il ricorso al Consiglio di Stato con il quale evidenzia la totale contrarietà alla sentenza n.387/2017 del Tar di Basilicata che, nell’accogliere un ricorso della compagnia petrolifera Rockhopper contro la D.G.R. 1528 del 29 dicembre 2016, accusa la Regione Basilicata di non aver rispettato un’intesa del 2001 in merito alle estrazioni petrolifere in territorio lucano.
Non abbiamo intrapreso un’azione legale associata al Comune di Brindisi Montagna e alle associazioni ambientaliste locali solo per motivazioni di carattere prettamente tecnico.
La Regione Basilicata, infatti, si avvale di un’avvocatura interna che si raccorda con i singoli Dipartimenti e che rende non fattibile la possibilità di rivolgersi a studi legali non afferenti alla Struttura regionale.
La Delibera di Giunta – sostiene Pietrantuono – che riguarda il singolo caso e non la genericità e pluralità indifferenziata, accogliendo le istanze di contrarietà all’estrazione di idrocarburi da parte delle comunità territoriali insediate nel territorio di Brindisi di Montagna, esprime parere negativo sul rilascio del permesso di ricerca ‘Masseria La Rocca’.
Ci siamo sempre fatti portavoce – continua – della volontà dei cittadini di Brindisi Montagna che, in più occasioni, hanno manifestato dissenso verso la possibilità di installare sul territorio impianti di estrazione.
Abbiamo svolto un’utile attività di concertazione con le rappresentanze territoriali al fine di rispettare le loro esigenze e tutelare il territorio e la salute pubblica.
Saremo determinati – prosegue l’assessore – nel tentativo di proteggere il territorio lucano e continueremo a sostenere con convinzione le ragioni dei cittadini che si oppongono a trivellazioni in un territorio a forte vocazione turistica”.