Riflettori su dialetti e lingue locali d’Italia accesi dal premio letterario nazionale “Salva la tua lingua locale”. L’ufficializzazione dei vincitori delle cinque categorie (poesia edita e inedita, prosa edita e inedita, musica) è avvenuta durante la cerimonia si è svolta il 14 dicembre a Roma, nella sala della Protomoteca, in Campidoglio. Importante questa iniziativa dell’Unione Nazionale della Pro Loco d’Italia che si impegna quotidianamente a promuovere i luoghi e le tradizioni locali. Il premio, giunto alla quinta edizione, ha ricevuto il l patrocinio del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati ed è stato istituito dall’Unione Nazionale delle Pro Loco e da Legautonomie Lazio, organizzato in collaborazione con il Centro Internazionale Eugenio Montale e l’Ong “Eip-Scuola Strumento di Pace”. Oltre 600 le opere provenienti dalle regioni italiane con un’ampia varietà di elaborati: poesie, dizionari, fumetti, toponomastica, piccole enciclopedie, racconti inediti, canzoni, proverbi. Tra questi, ben 17 elaborati sono pervenuti dalla Basilicata. Le opere sono state valutate dalla giuria composta da docenti e linguisti, diretta dal presidente onorario Giovanni Solimino, docente universitario, direttore del dipartimento di Scienze documentarie, linguistico-filologiche e librarie e geografiche de La Sapienza di Roma e presidente della Fondazione “Maria e Goffredo Bellonci” che si occupa di promozione della lettura e organizza il Premio Strega. La cerimonia di premiazione è stata aperta dal salotto letterario, moderato dal conduttore televisivo Massimo Giletti, al quale sono intervenuti, oltre a numerosi esperti, Antonino La Spina, Presidente Unione Nazionale Pro Loco d’Italia, Bruno Manzi, Presidente Legautonomie Lazio, Giovanni Solimine presidente onorario della giuria.Presente alla manifestazione anche il Presidente Unpli Basilicata, Rocco Franciosa che si è detto orgoglioso per il buon risultato raggiunto dalla regione, ringraziando i presidenti delle Pro Loco che si sono in tal senso attivati, dimostrando sensibilità verso un tema importante come quello dei dialetti di cui la Basilicata è ricca: sono infatti 131; il numero più alto tra tutte le regioni italiane. Franciosa si è poi soffermato sul grande lavoro svolto per un’opera importante come quella di Angelo Sarra, “Topomastica dialettale dei rioni Sassi” – Centro Stampa Matera 2016 che ha ricevuto la menzione della giuria per lavori ed opere ritenute interessanti e originali, insieme a Concetta Polisciano, con l’opera “Maratea Detti e Proverbi” – Zaccara Editore 2017, Margherita Pilieri per “L’eco di un popolo, Canti salandresi” – Edizione Confine 2017 e Vincenzo Guerriero con “Parole e proverbi di Spinoso” – Pro Loco Spinoso, 2017. Menzioni anche per le Pro Loco lucane di Avigliano, Barile, Chiaromonte, Sassi di Matera, Spinoso, Grassano, Lagonegro, Lauria e Maratea. Tre i finalisti lucani in concorso: Giovanni Percoco con “Poesia dialettale chiaromontese, Zaccaria . 2016” per la categ. Poesia Edita, Salvatore Pagliuca con il dialetto murese per la categ. Poesia Inedita e Vincenzo Policastro con il dialetto lauriota e romanesco sempre per la categ. Poesia inedita. “Le opere presentate – ha affermato La Spina – ci hanno condotto in un ideale viaggio attraverso i dialetti e le lingue locali parlati in Italia, un patrimonio che è più vivo che mai, come testimoniato dal sostanziale aumento degli elaborati e delle composizioni poste all’attenzione della giuria. I dialetti rappresentano il dna dei territori, la loro identità, un tesoro che le Pro Loco giorno dopo giorno, preservano e tutelano”. Alla manifestazione sono intervenuti il Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Bobba e il Sottosegretario al Miur, on. Vito De Filippo che ha sottolineato come “Promuovere e sostenere iniziative come il premio ‘Salva la tua lingua locale’ è molto importante, soprattutto in un Paese fortemente multilinguistico come l’Italia, dove – come ricordava Tullio De Mauro, compianto linguista e già presidente onorario proprio di questo premio – il 44,1% degli italiani alterna costantemente l’italiano al dialetto. Mi fa particolarmente piacere, inoltre, sapere che tra le opere presentate c’è anche una proposta di toponomastica dei rioni Sassi di Matera in dialetto lucano: un segnale di attenzione alla nostra ‘lingua’ locale, un elemento ulteriore di attrattività per la città che sarà Capitale europea della Cultura 2019”.
Dic 15