“In Basilicata le amministrazioni pubbliche necessitano ancora oggi di 68 giorni per saldare le fatture emesse dalla imprese che hanno fornito loro beni o servizi(nonostante la normativa europea sin dal 2011 preveda l’obbligo per gli enti pubblici di onorare i propri debiti entro 30 giorni o, al massimo, 60 giorni nel caso di beni e servizi resi alle aziende sanitarie), ben 10 giorni in più dei tempi medi di pagamento fatti registrare dall’Italia e più del doppio di quelli previsti da Bruxelles”.
A dichiararlo, in una nota, è Michele Napoli Presidente del Gruppo Forza Italia della regione Basilicata che aggiunge: “ La puntualità dei pagamenti è particolarmente importante per le Pmi, che confidano in questo flusso finanziario per assicurare la propria gestione e, in molti casi, la propria sopravvivenza, con l’effetto che i ritardi con cui gli enti pubblici onorano i propri debiti costringono le imprese a rivolgersi alle banche per chiedere l’anticipazione di quanto loro dovuto, con ulteriore aggravio di costi per interessi passivi”.
“Registriamo purtroppo”, prosegue Napoli, “Come il tema della liquidità delle imprese non stia particolarmente a cuore al governo regionale, atteso che, solo qualche mese fa, la Ragioneria Generale dello Stato aveva messo nero su bianco come in Basilicatadimorassero solo lo 0,6% dei 500 enti pubblici virtuosi, cioè in grado di pagare le merci e i servizi acquistati entro i tempi previsti da Bruxelles”.
E’ il caso di ricordare, precisa l’esponente azzurro,” Che l’Italia è da qualche anno sottoposta a procedura d’infrazione per i ritardi nei pagamenti e che, qualche giorno fa, la Commissione Europea ha deciso il deferimento del nostro Paese alla Corte del Lussemburgo, un atto che apre la strada al possibile riconoscimento alle imprese creditrici degli interessi di mora dell’8% all’anno sui crediti vantati”.
“La vicenda dei debiti commerciali delle amministrazioni pubbliche”, conclude Napoli,” Dimostra quanto sia complesso fare impresa in Basilicata, dove le Pmi sono costrette da un lato alla continua ricerca di risorse necessarie a finanziare gli investimenti in innovazione tecnologica, necessari per competere sui mercati internazionali e dall’altro a fronteggiare i problemi di liquidità che costringono spesso le nostre aziende a non pagare con puntualità i propri dipendenti e fornitori”
Dic 18