Approvata una proposta di legge di Romaniello (Gm) con gli emendamenti proposti dalla maggioranza. Ridotte del 10 per cento le di indennità di carica e funzione, aumenta a 1.950 euro la quota dei rimborsi da destinare ai contratti dei collaboratori.
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una proposta di legge di iniziativa del consigliere Giannino Romaniello (Gm)sul contenimento dei costi della politica, modificata con gli emendamenti proposti in Aula dai consiglieri Lacorazza, Mollica, Santarsiero, Miranda Castelgrande, Giuzio e Polese.
Il testo (“Contenimento dei costi della politica: diminuzione emolumenti consiglieri regionali della Basilicata. Modifiche alla legge regionale n. 38/2002 “Testo unico in materia di indennità di carica, di funzione, di rimborso spese, di missione, di fine mandato, di assegno vitalizio spettanti ai Consiglieri regionali della Regione Basilicata”), prevede dal 1 gennaio 2018 la riduzione del 10 per cento dell’indennità di carica (che passa da 6.600 a 5.940 euro lordi), dell’indennità di funzione (che fino ad oggi era compresa, in base agli incarichi, fra 300 e 2.700 euro e varierà invece, da un minimo di 270 euro a un massimo di 2.430 euro). Le norme approvate dall’Assemblea prevedono inoltre di aumentare da 1.500 euro a 1.950 euro la quota dei rimborsi spese per l’esercizio del mandato (complessivamente pari a 4.500 euro) da destinare ai contratti che i consiglieri stipulano con i propri collaboratori.Per quanto riguarda gli assessori esterni, questa quota passa da 750 a 975 euro(su un totale di2.250 euro).
L’originaria proposta di Romaniello prevedeva di ridurre l’indennità di carica a 5.000 euro e di dimezzare l’indennità di funzione. Gli emendamenti del Movimento cinque stelle, respinti dall’Aula, prevedevano invece di ridurre a 5.000 euro l’indennità di carica, di abolire l’indennità di funzione e di ridurre a 3.000 euro la somma complessiva destinata ai rimborsi spese.
A regime le norme approvate determineranno un risparmio di 325 mila euro all’anno, che confluiranno in un fondo alimentato anche dalle eventuali rinunce volontarie dei consiglieri, la cui destinazione sarà decisa con un regolamento dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea sentita la prima Commissione. “L’Ufficio di Presidenza (emendamento Perrino approvato dall’Aula) tiene conto delle indicazioni dei cittadini lucani, chiamati a proporre la destinazione delle somme attraverso una procedura partecipativa stabilita attraverso il regolamento predisposto dal Consiglio regionale e trasferito per l’espressione di un parere alla Commissione consiliare competente”.
Saranno automaticamente ridotte anche le indennità dei componenti di organismi istituzionali (Difensore civico, Corecom, presidente Crpo, garante dell’infanzia) che sono parametrate in misura percentuale rispetto alle indennità dei consiglieri.Nel dibattito che ha preceduto il voto sono intervenuti i consiglieri Romaniello e Pace (Gm), Giuzio, Polese, Lacorazzae Santarsiero (Pd),Perrino e Lacorazza (M5s) e Napoli (Pdl-Fi).
Un ordine del giorno collegato al provvedimento e proposto da Perrino per impegnare il presidente della Giunta e la Giunta regionale “a porre in essere tutti gli adempimenti necessari a ridurre del 10per cento gli emolumenti corrisposti a tutti i titolari di incarichi negli organismi, enti, società e agenzie contemplati dalla normativa regionale vigente”, è stato respinto a maggioranza (con 3 voti favorevoli di M5s e Romaniello del Gm, 4 voti contrari di Psi, Pp, Pittella e Santarsiero del Pd e 7 astensioni di Udc, Pace del Gm e Cifarelli, Giuzio, Lacorazza, Miranda Castelgrande e Polese del Pd. In precedenza lo stesso documento era stato presentato dai consiglieri Polese, Lacorazza, Giuzio e Miranda Castelgrande e poi ritirato perché – ha spiegato Polese in Aula –a seguito di un approfondimento è emerso che potrebbe risultare in contrasto con norme nazionali sui diritti acquisiti. Sono comunque già state avviatee continueranno – ha aggiunto – le azioni di spendingreviewmesse in atto dal il governo regionale.
Prima del dibattito, su proposta del consigliere Napoli, l’Aula ha osservato un minuto di silenzio in memoria del parlamentare ed ex ministro Altero Matteoli, scomparso ieri in un incidente stradale.
Successivamente, nel corso di una votazione sulla proposta del consigliere Napoli di anticipare la votazione per il rinnovo dell’Ufficio di Presidenza, constatata l’assenza del numero legale (erano presenti in Aula i consiglieri Castelluccio, Leggieri, Mollica, Napoli, Perrino Romaniello e Rosa) il presidente dell’Assemblea Mollica ha sciolto la seduta.
Costi politica, Mollica: “Basilicata Regione virtuosa”
Il presidente dopo i tagli alle indennità dei consiglieri decisi oggi dall’Assemblea: “Il funzionamento della democrazia ha un costo che deve essere riconosciuto in maniera trasparente, ma no all’autoreferenzialità della classe politica”
“No al populismo e alla demagogia, perché il funzionamento della democrazia ha un costo che deve essere riconosciuto in maniera trasparente e le istituzioni devono essere messenelle condizioni di svolgere le loro funzioni nell’interesse della comunità. E naturalmente no all’autoreferenzialità di una classe politica che in alcuni casi non ha saputo dare una buona prova di se. La legge approvata oggi dal Consiglio regionale apporta nuovi tagli alle indennità dei consiglieri regionali e comporta un ulteriore contenimento delle spese del Consiglio regionale. La Basilicata si conferma Regione virtuosa, avendo iniziato questo percorso prima delle norme del 2012 che hanno tagliato e uniformato a livello nazionale le indennità dei consiglieri regionali e le spese per lo svolgimento del mandato ed avendo continuato anche in questa legislatura le politiche di contenimento dei costi, riducendo il numero delle Commissioni e delle relative cariche, destinando parte dei rimborsi spese ai contratti dei collaboratori fino agli ulteriori tagli decisi oggi, che rappresentano un punto di equilibrio e non riguardano appunto solo le indennità ma il complesso delle spese per lo svolgimento del mandato”.
E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale Francesco Mollica commentando l’approvazione della proposta di legge che comporta un taglio del 10 per cento delle indennità di carica dei consiglieri regionali (che passano da 6.600 a 5.940 euro lordi al mese), delle indennità di funzione (che in base alle diverse funzioni andavano da 300 a 2.700 euro ed ora saranno compresi fra 270 a 2.430 euro) e che porta da 1.500 a 1.950 euro la quota dei rimborsi spese (4.500 euro) che ogni consigliere dovrà destinare ai contratti per i propri collaboratori. “Complessivamente si produce un taglio di 325 mila euro annui, con una riduzione dai 1.000 ai 1.400 euro mensili lordi per ogni consigliere. A questi tagli si aggiungeranno inoltre quelli prodotti automaticamente sulle indennità percepite da componenti di organismi che sono legate in percentuale a quelle dei consiglieri – osserva Mollica – e quelli che a breve decideremo in maniera coordinata per gli amministratori di enti e società dipendenti dalla Regione. Sarà inoltre istituito un fondo, dove confluiranno le economie determinate dal taglio delle indennità e dei rimborsi e le somme dovute ad eventuali rinunce decise dai consiglieri, che sarà utilizzato per finanziare attività di rilievo sociale come stiamo facendoper le somme risparmiate con il contributo di solidarietà sui vitalizi”.
Gianni Perrino e Gianni Leggieri, consiglieri regionali Movimento 5 Stelle: “Favorevoli al taglietto sulle indennità, dispiace per l’astio nei nostri confronti”. Di seguito la nota integrale
Il Consiglio Regionale di Basilicata ha finalmente approvato una riduzione delle indennità spettanti ai consiglieri regionali. Non ci siamo sottratti al voto favorevole della proposta anche se questa non era totalmente allineata a quella da noi presentata. Anche grazie a noi e alle nostre continue spinte, il Consiglio ha dovuto affrontare il provvedimento: si è concluso lo stucchevole ping-pong messo in piedi dalla maggioranza e da alcuni improvvisati alleati della minoranza.
Se ci sarà data la possibilità di governare questa regione, applicheremo la nostra idea di tagli alla politica. In questi anni di legislatura abbiamo dimostrato che è possibile fare politica in un altro modo senza gravare eccessivamente sulle casse della collettività: abbiamo destinato 220 mila euro, frutto del taglio delle nostre indennità, a 22 progetti presentati da Scuole Pubbliche su tutto il il territorio regionale. Ci teniamo a sottolineare, per farlo presente a qualche esponente della maggioranza, che il bando era aperto a tutti gli istituti pubblici secondari di secondo livello presenti sul territorio regionale e che è stato deciso di finanziare tutti i 23 progetti pervenuti.
Una considerazione va fatta anche sulle dichiarazioni di alcuni Consiglieri del partito di maggioranza, in particolare di Piero Lacorazza e il neo segretario PD, nonché delfino del presidente Pittella, Mario Polese. Davvero ridicoli e penosi gli attacchi al M5S: tirare in ballo il simbolo del M5S e la Casaleggio Associati nella discussione sui tagli alla politica, evidenzia la disperazione di un PD che non riesce a fermare una continua emorragia di consensi dovuta alle disastrose politiche messe in campo sin dalla sua nascita. È come se gli scandali locali (“Rimborsopoli” per ricordarne uno) o quelli più nazionali (Banca Etruria il più recente) fossero tutti riconducibili alla Casaleggio Associati o al M5S in generale. Il neo segretario Polese che fa riferimento all’albero di Natale di Roma è il sintomo di un partito che non ha più niente da dire.
Per coloro che ancora non credono al nostro modo di fare politica e all’entità dei nostri tagli, evidenziamo che il MoVimento 5 Stelle dalla sua nascita ad oggi ha rinunciato, restituito e donato oltre 80 milioni di euro. Precisamente: 80.727.585 euro (156,4 miliardi di vecchie lire). Una cifra che aumenta ogni giorno. Invitiamo tutti a visitare il sito www.tirendiconto.it.