I consiglieri Angelo Cotugno e Michele Paterino della lista civica Matera Capitale in una nota chiedono al sindaco De Ruggieri di riaprire il dibattito sul futuro di piazza Visitazione a Matera alla luce del progetto che dovrebbe essere presentato da Invitalia ma del quale non si conosce ancora alcun dettaglio. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Con una dichiarazione di alcune settimane fa, il sindaco De Ruggieri, rispondendo a critiche e perplessità dell’Ordine degli Ingegneri, ci teneva a “precisare che le progettazioni di Piazza della Visitazione e della Cava del Sole, esulano dalle competenze comunali e investono altri soggetti sui quali il Comune di Matera non ha titolo per interferire. L’unico obbligo che il Comune conserva, è di verificare le compatibilità e le coerenze dei progetti con gli indirizzi fissati e le scelte convenute”.
La dichiarazione è tanto sorprendente quanto politicamente inaccettabile e giuridicamente sbagliata.
Piazza della Visitazione, per la classificazione che le riserva l’attuale Piano regolatore della città necessita di una pianificazione, che è riservata al Comune o può essere oggetto di specifica e articolata convenzione con i privati.
La progettazione di dettaglio è subordinata a questa preliminare operazione di natura urbanistica.
Non è certamente un caso che il Comune di Matera, nell’ottica di riprendere e valorizzare importanti e qualificati apporti professionali, derivanti dal concorso di idee del 1988/1993, conferì nel 2000 la redazione del piano particolareggiato di piazza Matteotti ai primi due classificati in tale concorso.
Perciò sarebbe stato saggio e razionale, come avevano proposto qualche mese fa i gli arch. Acito, Lamacchia e Rota, riprendere quel lavoro, che peraltro è stato già all’epoca retribuito.
Si riattiverebbero riconosciute e qualificate competenze che già si sono cimentate nello studio e nella progettazione del luogo, magari integrandole con l’ausilio anche di quelle già utilizzate in materia di mobilità, percorrendo così una strada che consentirebbe di coniugare qualità della proposta, trasparenza nell’affidamento dell’incarico, celerità nel suo svolgimento.
Gli interventi peraltro non potranno non tener conto del carico edilizio nel frattempo realizzato, della esigenza storica di ricucire città vecchia e città nuova, della designazione a Capitale europea della cultura, della sensibilità ambientale nel frattempo cresciuta e radicata.
Storia, cultura e natura, unitamente alle esigenze di mobilità, dovrebbero ispirare il nuovo piano.
In ogni caso, è inaccettabile l’abdicazione del Comune a sue inderogabili competenze.
Pertanto, invitiamo il Sindaco a riappropriarsi dei compiti che sono propri dell’Amministrazione e ci adopereremo perché tempestivamente venga riportata la questione in Consiglio Comunale
E’ il modo per riprendere il dibattito pubblico che associazioni e singoli avevano avuto il merito di rilanciare nella primavera scorsa.
E’ la strada per evitare che questa straordinaria opportunità di protagonismo della città venga vissuta con assurde rinunce, rassegnate espropriazioni, colpevoli silenzi.