Winfly sull’aviosuperficie Mattei non ha effettuato voli sperimentali ma voli veri. Tanti gli uomini di affari atterrati e decollati da Pisticci, tra cui imprenditori nazionali e internazionali, star del cinema e personalità della politica, invitati dalle stesse istituzioni che adesso fingono di non sapere che il trasporto pubblico passeggeri in Valbasento era una realtà. E, se ciò non bastasse, anteponendo l’interesse generale del territorio a quelli meramente aziendali, è stata Winfly a invocare per prima e a più riprese un nuovo bando che, attraverso un affidamento più lungo (15-20 anni), consentisse all’aviosuperficie di avere il requisito principale richiesto dall’Enac per essere promosso ad aeroporto di III livello.
L’amministratore di Winfly, Alfredo Cestari, non ci sta al rimpallo di responsabilità tra l’assessore regionale Nicola Benedetto e l’amministratore del Consorzio industriale di Matera Carlo Chiurazzi, e interviene per fare chiarezza. “Winfly – spiega Cestari – nel 2014 si è aggiudicata, attraverso un bando di evidenza pubblica, la gestione della Pista Mattei , in cui capitolato d’appalto e contratto prevedevano un affidamento di tre anni con possibilità di rinnovo di altri tre anni. La mia società, se non avesse a cuore lo sviluppo dell’intera regione, avrebbe potuto dormire sonni tranquilli fino al 2020, limitandosi a svolgere solo l’ordinario (pulizia e guardiania). Invece, siamo stati noi per primi, già nel 2015, a sollecitare Regione Basilicata e CSI a procedere con un nuovo bando di affidamento ventennale che consentisse di accelerare i tempi per la trasformazione dell’aviosuperficie in aeroporto. Intanto, dopo aver rinunciato al rinnovo triennale e accettato una proroga di sei mesi al contratto di gestione per consentire alla Regione di approntare il bando, il tempo è trascorso invano. La proroga è scaduta, del bando nessuna traccia e sulla pista Mattei non si vola più”.
Il silenzio “tombale” del presidente Marcello Pittella in proposito è più che eloquente e conferma l’ostilità al progetto, rimarcata nel luglio scorso disertando un incontro tecnico voluto dalla sindaco Verri. Pur essendo in visita in un’azienda vicina, il presidente ha lasciato vanamente ad attenderlo il suo assessore Benedetto e il primo cittadino di Pisticci, senza avere neanche il garbo di declinare l’invito con un biglietto di scuse di circostanza”.
La mancata pubblicazione del nuovo bando è solo il risultato finale di una lunga serie di inadempienze da parte del Consorzio che l’amministratore Chiurazzi tenta di far passare “immacolato e ineccepibile” nella sua condotta.
“Se Winfly non ha potuto esplicare a pieno tutte le potenzialità del suo progetto – sottolinea Cestari- è perché abbiamo inutilmente chiesto al Consorzio industriale di attivare una serie di servizi, tra tutti il servizio di rivendita carburante avio e l’antincendio, vitali per la piena operatività della pista di volo. Che fine hanno fatto le apparecchiature costate 1,7 milioni di euro al Consorzio e mai montate? Ormai saranno diventate obsolete e inutilizzabili. Per non parlare della ristrutturazione mai effettuata dei locali per il polo didattico aeronautico, unico centro del genere in tutto il bacino del Mediterraneo, che avrebbe rappresentato un’occasione unica per i giovani del posto. Winfly, dopo una proficua collaborazione per il progetto di alternanza scuola- lavoro con gli istituti superiori Olivetti di Matera e Fermi di Policoro, aveva rinnovato la collaborazione con la scuola jonica. Ora che danno riceveranno gli studenti?
Ad oggi, decorsi ben tre anni dall’inizio dell’attività di gestione, possiamo affermare che la Winfly Srl non è mai stata posta in condizione di poter effettivamente dar piena esecuzione alle molteplici ed articolate attività, sia principali che accessorie, previste in sede di offerta tecnica.
Ciononostante Winfly ha continuato a fare con serietà la sua parte e ad assicurare l’operatività di quello che, a dispetto di quanto si cerca di far passare, non è un servizio sperimentale, ma è a tutti gli effetti un pubblico servizio abilitato al trasporto pubblico di passeggeri. Al di là delle parole di facciata di Chiurazzi, i fatti dicono che né il CSI né la Regione, presidente in testa, credono veramente nel progetto Pista Mattei”.