“Una manovra che non ha resistito alle pressioni del tempo elettorale che viviamo. Il Governo ha finito per cedere alle sollecitazioni localistiche ed elettoralistiche sacrificando un’impostazione lineare, omogenea e di medio periodo”. Lo ha dichiarato l’on. Cosimo Latronico, capogruppo di Direzione Italia alla Camera. “Un’altra occasione perduta per dare fiducia alle imprese, alla ripresa degli investimenti nei settori produttivi innovativi, alla capacità effettiva di attrazione degli investimenti esteri che latitano da un pò di anni. I Governi Renzi e Gentiloni portano la responsabilità di non aver saputo cogliere il dividendo di fattori esogeni di assoluto favore: il robusto intervento della Banca Centrale Europea, il cambio favorevole, il basso costo delle materie energetiche. Restano le nostre perplessità sulle coperture. Una manovra di 20 md di euro coperta per il 40% da risparmi di spesa ancora molto ipotetici e per la rimanente parte da un aumento delle entrate che rischiano di generare un ulteriore aumento della pressione fiscale. Questa legislatura si chiude con il rammarico di aver sciupato la flessibilità europea senza affrontare i nodi strutturali: debito pubblico e una crescita troppo debole per agganciare la ripresa degli altri Paesi europei. Questa l’eredità complessa e gravida di rischi che si consegna al prossimo Parlamento ed al prossimo Governo. Sono alcune delle ragioni per cui la componente di Direzione Italia – ha concluso Latronico – esprime il voto contrario alla legge di bilancio con l’auspicio che il prossimo Parlamento abbia la forza di non galleggiare e di mettere mano ai nodi essenziali per aprire scenari di sviluppo duraturi per l’Italia”.