Nella sala Laura Battista della Biblioteca Tommaso Stigliani a Matera la giornalista Antonella Ciervo, materana d’adozione, ha presentato nel pomeriggio il suo secondo romanzo “Sei mai morta, tu?”. Dopo il grande successo registrato nel 2013 con “La via del rosmarino” Antonella Ciervo propone al pubblico un’altra storia di fantasia che si muove su due vite parallele. A dialogare con l’autrice, la giornalista Rai Isabella Romano, mentre l’attore Antonio Montemurro ha letto brani tratti dall’opera. All’incontro ha partecipato anche Antonella Santarcangelo, titolare di Edigrafema Edizioni.
Di seguito le interviste all’autrice Antonella Ciervo e all’editrice Antonella Santarcangelo.
Antonella, dopo la via del rosmarino torni in libreria con un libro che narra un’altra storia di fantasia ma che si sviluppa su due piani, cosa racconti in particolare? “Il tema è fantasioso perchè racconta la storia di una persona che non esiste però in fondo l’argomento toccato non ha niente di nuovo perchè il rapporto tra vita e morte è una vicenda che noi affrontiamo tutti i giorni. Proprio questa vicinanza alla morte che noi affrontiamo nella normalità quotidiana mi ha molto colpita e per questa ragione ho pensato di raccontare una storia che si muove su due vite parallele. Una è la vita normale di Adele che una sarta di un atelier di abiti da sposa, quindi si confronta ogni giorno con la speranza del futuro delle spose e l’altra è la storia del passatempo di Adele, che non è una mania o una forma patologica ma piuttosto una forma di particolare curiosità nei confronti dell’umanità, che è quella di leggere le epigrafi e le lapidi del cimitero e immaginare delle storie, quindi lei passa dalla speranza del futuro al ricordo del passato”.
C’è un messaggio particolare che vuoi trasmettere con questa storia al lettore? “Bisogna porre molta attenzione e avere rispetto, al di là della vita che è una cosa assolutamente normale, ma grandissimo rispetto anche per la morte”.
Antonella, la Ciervo è al secondo libro con la tua casa editrice, cosa hai trovato di interessante a tal punto da ripertere questa esperienza con l’autrice materana d’adozione? “Antonella Ciervo è un fiume in piena, una penna che non si ferma mai, interessante per i temi e per la maturità che questa volta ancor più che nel primo romanzo ha raggiunto. Morte, matrimonio ma sicuramente una riflessione sull’esistenza. E’ una persona eccezionale e assolutamente non può che continuare a far parte del bagaglio di Edigrafema, sempre alla scoperta di nuovi talenti e che ritrova con piacere autori che hanno già scritto con noi come Antonella Ciervo”.
Tulle, sete, cristalli colorati di un atelier di abiti da sposa; lapidi ed epitaffi di un cimitero di paese. È l’ambiente narrativo in cui si muove Adele, la protagonista dell’opera. Un viaggio delicato e silenzioso nelle esistenze degli altri, sfiorando gioie e dolori di chi appare lontano nel tempo e nei luoghi. Storie, ricordi, aneddoti che danno voce a uomini e donne accomunati da ancestrali aspirazioni e consuetudini sociali. La fantasia di Adele, e non solo, si muove laddove altri non potrebbero comprendere e dà vita a chi non ne ha più.
Il romanzo è stato già presentato in anteprima nell’ambito della Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria Più Libri Più Liberi di Roma.
Antonella Ciervo nel 1982 comincia la sua esperienza giornalistica con il quotidiano «Puglia». In seguito, nella città dei Sassi, fonda con altri colleghi il quotidiano «La Nuova Basilicata». Ha lavorato nella redazione materana de «Il Quotidiano della Basilicata». Dall’Istria alla Sicilia, dalla Campania al Veneto, le radici di una famiglia melting pot, madre veneziana e padre italo-americano, la conducono in luoghi dalle culture e dai sapori differenti. L’osservazione della gente, dei luoghi e dei particolari che ne muovono le storie, è il suo passatempo preferito diventato, col tempo, una vera e propria deformazione professionale. La via del rosmarino (Edigrafema 2013), manoscritto a lungo oggetto d’arredamento sulla sua scrivania, è stato il suo primo romanzo.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione a Matera del libro di Antonella Ciervo (foto www.SassiLive.it)