Il responsabile organizzativo provinciale di Articolo Uno-Movimento Democratico e Progressista di Potenza, Antonello Molinari, ha inviato una nota politica dopo la mancata approvazione dello Ius Soli in Parlamento. Di seguito la nota integrale.
“Con l’odierna decretazione della conclusione della XVII legislatura parlamentare sono caduti nel vuoto sia l’elevato monito spirituale di Papa Francesco che i tanti appelli affinché nell’ordinamento giuridico italiano venga introdotta una fondamentale norma di civiltà quale lo Ius Soli, che, nel rispetto della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, prevede che al momento della nascita vada riconosciuta e certificata la nazionalità e a tutti i bambini vada assicurato l’accesso regolare all’istruzione primaria e secondaria.
“E’ Gesù a darci il diritto di cittadinanza”, aveva detto Papa Francesco nell’omelia della Veglia di Natale”. Ma le sue parole sono rimaste, purtroppo, inascoltate dai capi dei partiti sulla carta più rappresentativi, i quali hanno dapprima ordinato di far mancare il numero legale al Senato, ove ignominiosamente si è sempre evitato di procedere all’esame in aula della legge sulla cittadinanza approvata alla Camera a fine 2015, e successivamente imposto lo scioglimento delle Camere, pur di evitare una discussione parlamentare che facesse emergere i reali punti di vista non solo di quanti, appartenenti al centrodestra, cavalcano il sentimento di ostilità verso gli stranieri ma soprattutto di coloro che, nel Pd e nel M5S, dichiarano verbalmente di essere favorevoli allo Ius Soli ma, nei fatti, ne hanno determinato l’affossamento temendo ricadute elettorali negative poiché, secondo taluni sondaggi, la maggioranza degli italiani sarebbe contraria all’approvazione di questa legge.
Ma il diritto, la democrazia e l’uguaglianza sono valori universali ed irrinunciabili che non possono essere sacrificati sull’altare dei contingenti indici di gradimento nei sondaggi, spesso influenzati da episodi di cronaca che nulla hanno da spartire con il dettato dello Ius Soli.
Come persone Libere e Uguali ci batteremo nel Paese e nel nuovo Parlamento per affermare questo fondamentale diritto di cittadinanza, anche per corrispondere all’alto monito del Pontefice, che durante la Messa natalizia, ci ha ricordato come “Maria e Giuseppe, per i quali non c’era posto, sono stati i primi ad abbracciare colui che viene a dare a tutti noi il documento di cittadinanza, colui che nella sua povertà e piccolezza denuncia e manifesta che il vero potere e l’autentica libertà sono quelli che onorano e soccorrono la fragilità del più debole”.