Il Comune di Matera replica alla nota del Difensore Civico: è stata una gaffe. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Appare alquanto singolare che il difensore civico regionale abbia emesso un provvedimento nei confronti del Comune di Matera in relazione ad una richiesta di accesso, a dati riguardanti il personale, mai pervenuta. Non è stata, infatti, riscontrata alcuna traccia al Protocollo Generale dell’Ente di una richiesta datata 26.10.2017 da parte della Cisl. Tale ipotesi troverebbe conferma nell’assenza, all’interno dell’atto del difensore civico, di un numero di protocollo.
Ma a prescindere dalla fondatezza o meno dell’atto del Difensore, almeno dal punto di vista strettamente formale, preme precisare che i dati riguardanti gli istituti contrattuali e i relativi benefici economici applicati al personale dell’Ente sono pubblicati, per obbligo di legge, nell’apposita sezione dell’Amministrazione trasparente sul sito web del Comune.
Ed ancora, i fondi del salario accessorio e la relativa ripartizione all’interno dei vari istituti incentivanti la prestazione vengono annualmente contrattati con i sindacati. In assenza di tale contrattazione non è possibile dar luogo al pagamento di nessun emolumento.
Passaggi questi che si sono tutti regolarmente consumati nelle varie riunioni di delegazione trattante , presente, tra gli altri, la Cisl.
Sorge il dubbio, a questo punto, che l’intento del sindacato reclamante sia quello di conoscere i singoli dati delle buste paghe del personale. Se così è, all’ordine di esibizione del difensore civico regionale, dovrà essere opposto un diniego stante il provvedimento del Garante della privacy del 28.08.2017 che vieta la conoscibilità tramite accesso civico dei dati personali di un soggetto e la recentissima sentenza del Consiglio di Stato secondo cui le Organizzazioni sindacali non hanno alcun diritto di conoscere la distribuzione dei premi ai singoli dipendenti.
Le accuse di opacità vengono, pertanto, respinte al mittente se è vero, così come documentalmente comprovabile, che il Comune di Matera, a partire dalla fine del 2015 si è dotato di una serie di strumenti volti a modernizzare l’apparato amministrativo degli uffici al fine di introdurre la logica del lavoro per obiettivi . Si citano, a titolo meramente esemplificativo, l’adozione di una serie di provvedimenti per i quali il Comune di Matera, come evidenziato anche in occasione dell’Ispezione del MEF si presentava colpevolmente in ritardo: il Piano della Performance, l’adeguamento dell’ordinamento degli uffici e dei servizi ai principi della Legge Brunetta, la metodologia di valutazione del personale del comparto e della dirigenza, il Piano Esecutivo di Gestione, il contratto decentrato del comparto e della dirigenza il nuovo codice di comportamento, la costante attività di monitoraggio da parte del nucleo di valutazione, la completa mappatura dei procedimenti amministrativi, un organico e completa piano anticorruzione, il regolamento sull’accesso civico, la pubblicazione dei dati in tempo reale nella sezione amministrazione trasparente, l’avvio del processo di rotazione del personale. Provvedimenti questi, tendenti alla completa fuoriuscita del Comune di Matera, da quella opacità in cui versavano le diverse strutture, complice un sindacato che improvvisamente si risveglia e rivendica la trasparenza!!!!!!!
Clicca qui per consultare la nota inviata dal Difensore civico di Basilicata
Comune di Matera replica alla nota del Difensore Civico: ha fatto una gaffe. Contro-replica di Cisl Funzione Pubblica
Da un comunicato stampa reso noto oggi, si apprende che il Comune di Matera afferma che il Difensore Civico di Basilicata avrebbe commesso una gaffe, in quanto, come espressamente affermato nel comunicato stesso, non vi sarebbe traccia nel protocollo generale del Comune della richiesta di accesso agli atti formulata dalla CISL FP.
A fronte di tale grave affermazione che meriterebbe un approfondimento ispettivo sul server del Comune di Matera, alleghiamo l’immagine della nota di richiesta della CISL del 26.10.2017 e l’immagine della pagina della mail di posta elettronica di inoltro della stessa richiesta sempre del 26.10.2017 ore 10;43, dalle quali sono perfettamente leggibili gli indirizzi dei destinatari.
La richiesta è stata inoltrata oltre che al Sindaco, ad altri 10 indirizzi di posta elettronica tutti collegati al server del Comune di Matera, ovvero al Segretario Generale, al dirigente responsabile anticorruzione avv. Onorati, ai singoli e rispettivi Dirigenti, oltre che all’Assessore all’anticorruzione e all’Assessore al Personale.
Tutti indirizzi Mail ufficiali rinvenuti sul sito del Comune di Matera, alla pagina http://www.comune.matera.it/amministrazione-trasp/personale/titolari-di-incarichi-dirigenziali-dirigenti-non-generali/item/498-curricula-e-posta-elettronica-dirigenti, tra i quali quello della responsabile alla trasparenza e all’anticorruzione: avvocatura@comune.mt.it.
Per quanto attiene al merito, siamo a ribadire la pertinenza della richiesta, cosa sancita dal Difensore Civico il quale si rifà espressamente alle numerose sentenze dei tribunali amministrativi, ai pareri dell’ANAC e della Commissione sull’Accesso ai Documenti Amministrativi istituita presso il Ministero della Funzione Pubblica.
In assenza di trasparenza e con la pervicace ostinazione a non voler fornire l’accesso ai dati che la legge Anticorruzione, come integrata dal decreto Madia, impongono di rendere pubblici, il dubbio aumenta e diventa sempre più sospetto che, per qualche recondita ragione a noi allo stato sconosciuta, non si voglia aderire alla sollecitazione del Difensore Civico di Basilicata preferendo rimanere nell’opaco.
O forse perché la trasparenza risulterebbe scomoda da spiegare ai lavoratori ed alla Città?
Polemica tra Comune di Matera e Difensore Civico, nota di Pio Abiusi
Calma e gesso! il provvedimento del Garante della privacy del 28.08.2017 che vieta la conoscibilità tramite accesso civico dei dati personali di un soggetto, va approfondito quanto prima.
la recentissima sentenza del Consiglio di Stato secondo cui le Organizzazioni sindacali non hanno alcun diritto di conoscere la distribuzione dei premi ai singoli dipendenti, è opinabile dall’aspetto degli aventi diritto ed è comunque irrilevante perchè il Consiglio di Stato si è espresso su una fattispecie specifica.
Circa il resto, il Comune deve ottemperare al d.lgsl 33/13 e s.m.i. ed alle varie circolari esplicative e che sono entrate in vigore in maniera operativa dal 1/1/2017.
Il Comune, sostanzialmente ottempera, la pietra dello scandalo è il settore Manutenzione Urbana il cui dirigente è l’Ing. Giuseppe Montemurro. Come è noto ha bisogno di tempo per ottemperare.
Un esempio?
Il 25/08/2017 13:11, l’avvocatura ha scritto:
Egregio Professore,
in relazione alla richiesta di copia della nota in data 7.7.2017 inviata dall’Assessore Vincenzo Acito all’ing. Giuseppe Montemurro, Dirigente al Settore Manutenzione Urbana e ad oggetto: “PEF Servizio Rifiuti Solidi Urbani – Richiesta chiarimenti. Controdeduzioni alla nota del 21.4.2017”, si evidenzia che trattasi di un atto interno e più specificatamente di un atto istruttorio a cui l’ing. Montemurro, deve
rispondere formulando le proprie controdeduzioni. Allo stato, pertanto, ritiene la scrivente che il suddetto documento non è
soggetto all’accesso civico. Cordiali saluti e con la stima di sempre
Enrica Onorati
La risposta dell’Avv.Onorati è stata corretta, lei ha applicato il principio della risposta differita perchè a suo tempo l’ingegnere Montemurro non aveva controdedotto all’Assessore Acito. Sono passati oltre 4 mesi dal riscontro dell’avv. Onorati e Montemurro non ha ancora dato segni di vita e credo che non controdedurrà mai e nessuno, leggasi Sindaco, lo sollecita. Controdedurrà in altra sede?
Chiuso il cappello ritorniamo all’intervento fatto tramite stampa dal Sindaco sulla sollecitazione inviata al Comune di Matera dal Difensore Civico, le sono state inviate le conclusioni alle quali è giunto il Sindaco? E poi che ci azzecca il Sindaco se la nota, correttamente, era indirizzata al Segretario Comunale ed al Responsabile alla Trasparenza? Le chiacchiere del Sindaco lasciano il tempo che trovano, la lettera di riscontro che deve essere inviata al Difensore Civico Regionale deve essere firmata dai due dirigenti comunali.
Pio Abiusi