Un auditorium Gervasio gremito ha fatto da degna cornice all’ultimo appuntamento della rassegna “Torno a casa” a Matera, promosso dall’associazione Armida con la direzione artistica di Antonella Milillo.
L’ultimo evento è stato aperto da un’altra esibizione del coro pop diretto da Mario Montemurro, che coinvolge i soprani Cinzia Tulliani, Maria Giovanna Morelli, Roberta Pisciotta, Valeria Montemurro, i contralti Annalucia Lionetti, Claudia Rondinone, Maria Duni, Marina Tamburrino, Martina Ripoli e Rossella Cinque, i tenori Claudio Cantoni, Donato Milillo, Francesco Milillo, Maurizio Lipari e Michele Iacovone e i bassi Antonio Gemma e Paolo Paolicelli.
A seguire Simone Castano ha introdotto il poeta Francesco Zaccaro, che ha interpretato per la terza volta la sua poesia in napoletano dedicata ai migranti e un breve pezzo teatrale in romanesco dal titolo “In un’allegra giornata”.
Spazio quindi allo spettacolo teatrale “Le voci”, scritto dall’attrice materana Annarita Colucci e interpretato sul palco dalla Compagnia Illoco Teatro, composta oltre che Annarita Colucci anche dal milanese Dario Carbone e da Roberto Andolfi, regista e attore di origini lucana con la mamma di Monticchio. In una stazione ferroviaria non precisata ma riconducibile ad una della Basilicata, una ragazza sta aspettando il treno; è decisa a partire e a lasciare il suo paese di origine. Negli angoli della stazione sono accatastate pile di scatole senza nome e senza indirizzo. L’attesa del treno viene turbata da due personaggi enigmatici: il capostazione e il suo aiutante Ettorino. Ben presto si capisce che sono loro ad accumulare queste scatole il cui contenuto rimane sconosciuto fino a quando un ritardo sulla tabella ferroviaria costringe la ragazza a rimanere alla stazione e a comprendere che ogni scatola contiene delle voci, le voci di tutte le persone che, come lei, sono partite ma che non sono più tornate. Di quei viaggiatori non rimangono che voci nel vento, voci che, però, continuano a parlare, attraverso chi riesce ad ascoltarle. Pezzi di vita intrappolati ai bordi di una stazione. Frammenti di storie passate, lontane. Dopo ogni separazione c’è qualcosa che prosegue il suo cammino e qualcosa che rimane lì ad aspettare il nostro ritorno per metterci di fronte a noi stessi. Uno spettacolo che parla della nostalgia della propria terra, del viaggio e del significato della parola casa.
Gli applausi a scena aperta del numeroso pubblico che ha scelto di seguire anche il terzo e ultimo appuntamento hanno gratificato i promotori e i protagonisti di questa eccellente rassegna teatrale, ideata per riportare a casa le eccellenze artistiche del nostro territorio, dopo aver formato e consolidato i loro percorsi professionali al di fuori della Basilicata, si sono ritrovate a Matera per esprimere il proprio talento.
Michele Capolupo
La fotogallery del terzo evento per la rassegna “Torno a casa” (foto www.SassiLive.it)