Approvato il Regolamento per la disciplina della cessione in proprietà delle aree PEEP e per la rimozione dei vincoli relativi alla determinazione del prezzo massimo di cessione e del canone di locazione degli alloggi. L’assessore Violetto: “la politica ha colto un’esigenza reale della città di Matera.
Il 28 dicembre 2017, su proposta dell’assessorato al Patrimonio, il Consiglio Comunale di Matera ha approvato il “regolamento comunale per la cessione in proprietà delle aree concesse in diritto di superficie. Rimozione dei vincoli di inalienabilità e di godimento decennali e ventennali. Rimozione del prezzo massimo di cessione e del canone massimo di locazione per le aree concesse sia in diritto di superficie sia in diritto di proprietà”, in applicazione della L. n. 448/1998 e della L. n. 106/2011.
“Il provvedimento – spiega l’assessore al patrimonio Adriana Violetto – consentirà a molte famiglie che hanno acquistato abitazioni costruite in aree PEEP in regime di proprietà superficiaria, di diventare finalmente pienamente proprietarie anche del suolo su cui sorgono le loro costruzioni. Permetterà inoltre a tutti gli assegnatari di alloggi in aree PEEP (sia che abbiano acquistato in diritto di proprietà sia in diritto di superficie) di rimuovere quei vincoli che rendevano estremamente difficoltosa la vendita e la locazione di quegli alloggi: la temporanea inalienabilità, l’imposizione di un prezzo massimo di cessione e di locazione.
I cittadini che lo vorranno, pagando una somma determinata secondo canoni di legge che sarà possibile rateizzare fortemente, potranno stipulare col Comune una convenzione che libererà la loro abitazione dai vincoli e quindi disporne liberamente, come è giusto che sia dopo i tanti sacrifici che l’acquisto di una casa comporta per le famiglie. La bontà del provvedimento, che è frutto anche del corale impegno degli Uffici, della Commissione Patrimonio presieduta dal consigliere Antonio Iacovone è testimoniata dal fatto che sia stato approvato all’unanimità in Consiglio. Segno che le scelte che rispondono a reali e sentite esigenze dei cittadini possono mettere d’accordo tutti”