“E’ un dovere tutelare l’istituzione penitenziaria e le donne e gli uomini del Corpo di Polizia Penitenziaria alla luce dell’arresto avvenuto nel carcere di Matera. Nell’assoluta convinzione dei capisaldi giuridici della presunzione d’innocenza e del carattere personale della responsabilità penale, che vale per tutti, se gli indizi saranno confermati i responsabili che hanno favorito traffici illeciti ai detenuti subiranno le giuste conseguenze sia sotto il profilo penale e disciplinare perchè hanno tradito lo Stato e la fiducia di tutti i colleghi. La Polizia Penitenziaria è in prima linea per eliminare le mele marce”. Lo sottolinea Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Sappe, la prima e più rappresentativa Organizzazione dei Baschi Azzurri, commentando l’arresto di un poliziotto penitenziario in servizio nel carcere di Matera.
“È inutile nascondere – aggiunge Saverio Brienza, segretario regionale della Basilicata del Sappe – la grande amarezza che questo grave fatto ha determinato tra i poliziotti penitenziari di Matera dopo l’arresto “in flagranza di reato del collega, sorpreso durante l’acquisizione di denaro da alcuni familiari di detenuti per consentire l’introduzione di oggetti e generi non consentiti all’interno della Casa Circondariale. L’arresto del poliziotto è avvenuta dopo una indagine già avviata da alcuni mesi da parte del Comando di Polizia Penitenziaria di Matera e successivamente congiunta con la Squadra Mobile della Questura cittadina, coordinata e diretta dalla locale Procura della Repubblica. Ma il Corpo di Polizia Penitenziaria è una Istituzione sana, tanto che l’arresto del poliziotto penitenziario è il risultato di una intensa attività infoinvestigativa degli stessi “Baschi Azzurri” della Città dei sassi che non si rispecchiano in tali condotte e che in primis, con tale provvedimento restrittivo, hanno ripristinato la legalità all’interno del carcere materano. E’ del tutto evidente che rendersi responsabili di comportamenti che sono non solo contrari alla nostra etica professionale ma addirittura illegali, perchè violano le norme penali, è assolutamente ingiustificabile, tanto più se a porli in essere è chi svolge la delicata professione di poliziotto penitenziario”.
Agente arrestato nel Carcere di Matera, Sappe incontra i Baschi Azzurri della città dei Sassi
“Dopo l’arresto dell’Assistente Capo di Polizia Penitenziaria, il Segretario Regionale del SAPPe – Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria – della Basilicata Saverio Brienza, in segno di vicinanza e di incoraggiamento a continuare a svolgere il duro lavoro dei colleghi, dopodomani lunedì 8 gennaio, alle ore 10,00 farà una visita ai “Baschi Azzurri” di Matera, affranti per quanto accaduto ma nello stesso tempo distaccati ed estranei alla illecita condotta posta in essere dal loro collega.
E’ doveroso, afferma Saverio Brienza, che il SAPPe, la prima e più rappresentativa organizzazione sindacale della Polizia Penitenziaria dia un segnale di grande vicinanza ai Baschi Azzurri in servizio presso l’Istituto penitenziario di Matera, che hanno vissuto in prima persona l’arresto per corruzione di un loro collega.
E’ la dimostrazione che la Polizia Penitenziaria è una istituzione sana e che i suoi appartenenti sono i primi a voler togliere le mele marce all’interno di un sistema, quello del carcere, che richiede grande impegno per mantenere alta la funzione sociale a cui è chiamata a svolgere, nonostante le tantissime criticità che ogni giorno le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria devono affrontare come ad esempio la grave carenza di personale e le esigue risorse economiche che troppo spesso non consentono di porre in essere imponenti misure di sicurezza se non quello di un estenuante sacrificio degli operatori, costretti a svolgere turni massacranti ed anche alla rinuncia dei diritti soggettivi.
La visita di lunedì, conclude il Segretario Regionale, sarà anche una occasione per verificare e recepire dai colleghi della Polizia Penitenziaria di Matera particolari esigenze e criticità, per poi informare e coinvolgere il Provveditore regionale dell’Amministrazione Penitenziaria per la Puglia e Basilicata per eventuali interventi di competenza.
Maurizio Bolognetti, Membro della Presidenza del Partito Radicale e Segretario di Radicali Lucani: “Stima e vicinanza al corpo di Polizia Penitenziaria
Un singolo episodio di corruzione non può gettare discredito sull’intero corpo di Polizia Penitenziaria, che con spirito di abnegazione e onorando le leggi svolge un lavoro difficile in condizioni impossibili. In queste ore tristi voglio rinnovare la mia stima e la mia vicinanza a tutti gli Agenti in servizio nelle carceri lucane, anch’essi vittime di uno Stato che non rispetta il dettato costituzionale.