In una nota congiunta Antonio Cappiello, Segretario regionale ed Adriana Domeniconi, coordinatrice Donne di Lega-Noi Con Salvini Basilicata plaudono per la promessa mantenuta dal Sindaco Michele Ungaro di Laurenzana, un grazioso e caratteristico paesino della Basilicata, di una bellezza spettacolare in questo inizio d’anno conquista la notorietà, non per le sue risorse paesaggistiche, ma per un tema ricorrente: sulla bocca dei suoi abitanti, in questi giorni, si disquisisce dell’emergenza migranti. Infatti è tornato nuovamente d´attualità il dibattito sull´accoglienza dei migranti a Laurenzana. Il prossimo 14 gennaio saranno i cittadini laurenzanesi a decidere, con un referendum consultivo, se ospitare o meno i richiedenti asilo politico sul territorio comunale. Dalla scorsa estate il tema dell´accoglienza dei migranti è stato molto discusso e sentito a Laurenzana e nei paesi limitrofi. Tanto è vero che i cittadini, allarmati, questa estate, hanno chiesto ed ottenuto l’intervento del coordinamento Lega – Noi Con Salvini Basilicata, che, alla presenza del sindaco Michele Ungaro e dei cittadini di Laurenzana, durante un´animata assemblea pubblica, palesava e manifestava al Sindaco il pericolo per lo stato di insicurezza che si sarebbe venuto a creare nella popolazione con l’arrivo di migranti in un piccolo paese come il loro. Tutto il coordinamento Lega- Noi Con Salvini sotto la direzione di Antonio Cappiello, Segretario regionale di Lega. Noi Con Salvini Basilicata, riusciva a fronteggiare la situazione ottenendo una delibera, vista la circostanza eccezionale, costituita dal rischio dell’imminente avvento di migranti strappando così al sindaco Ungaro la promessa di indire un referendum popolare. Ed ecco che il due dicembre 2017 è stata indetta questa tornata referendaria a cui sono chiamati a partecipare tutti i cittadini. E così, mentre il Presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, lancia proclami ed incita a raddoppiare o a triplicare la quota di immigrati, autoproclamando la sua Terra modello di integrazione, a Laurenzana, un paese di 1.700 anime dell’entroterra potentino, il sindaco Michele Ungaro propone un referendum. Il paese, privo di strutture idonee, non è al momento tra gli ottanta centri lucani che hanno scelto di ospitare profughi sull’onda della solidarietà “remunerata” (ammonta a un 1,3 milioni di euro l’incasso dei municipi della Basilicata aderenti al progetto di accoglienza). Speriamo che questa vicenda non si traduca in una questione di lana caprina. Il rischio potrebbe verificarsi perché la storia italiana ha insegnato che i referendum, il più delle volte, si rivelano impalpabili, fagocitati, dalla scarsa partecipazione, da quesiti fantasiosi o colmi di tecnicismi e cervellotici come il teorema di Fermat. Noi ci auguriamo, continuano il Cappiello e la Domeniconi che sia rispettata la volontà popolare e che gli interessi personali di qualcuno non prevalgano su quelli della collettività e che questa sia veramente una ottima dimostrazione di politica democratica e partecipativa ed ancora che non accada che gli interessi economici e le volontà politiche dribblino il responso delle urne. E, concludendo, ci sembra doveroso, rivolgere ancora un encomio al Sindaco Michele Ungaro che, con una spesa equa di 6500 euro(questo, infatti, è l’ammontare del costo per il referendum), abbia dato la possibilità ai suoi cittadini di poter decidere chi ospitare nel proprio territorio cioè a casa propria, bisogna riconoscere che la sovranità popolare deve prevalere su qualsiasi altra forma di dispotismo,prepotenza e totalitarismo. Ciascuno di noi deve e può, in democrazia, decidere chi invitare nella sua dimora e, casomai, determinare quanto tempo far restare l’ospite! Quindi, Cappiello e Domeniconi auspicano che anche altri comuni lucani emulino il saggio atteggiamento e comportamento democratico del Sindaco di Laurenzana. Esempio magistrale per cui ogni cittadino possa esercitare la propria volontà nel prendere decisioni riguardo la sua “polis”, la sua città.
Gen 11