“La Basilicata si riappropri dei suoi tesori materiali, immateriali e, soprattutto, umani, per rilanciare la sua cultura e identitá. La vita e le opere di Marino di Teana sono la prova che sono tanti i lucani capaci di assurgere ai vertici dell’arte mondiale mantenendo un forte legame con la terra d’origine”. Il presidente della Commissione regionale dei Lucani nel Mondo, Aurelio Pace, intervenendo lunedì sera alla presentazione del libro sullo scultore, pittore, filosofo di origini lucana “Marino di Teana. La pittura” scritto dal prof. Giovanni Percoco e curato da Valentino Vitale, ha voluto esaltare la figura di un lucano illustre che partito da un piccolo centro del sud Basilicata come pastore e manovale, riuscì a studiare fino a divenire professore superiore della Scuola di belle arti di Buenos Aires e poi ambasciatore culturale in Francia. Divenuto uno dei massimi esperti di scultura e architettura mondiale con sue opere esposte nelle principali accademie e musei del mondo, Marino di Teana, pur se stabilitosi in Francia, restò sempre visceralmente legato alla tua regione d’origine. E proprio dai tanti dialoghi con il prof. Percocoé nato l’ultimo lavoro presentato nella Sala A del Consiglio regionale alla presenza, oltre che degli autori, dello stesso presidente Pace e dei consiglieri Robortella e Galante. Una serata all’insegna della cultura e dell’affermazione per una piccola regione che nel suo Dna può vantare personaggi illustri che “colpevolmente” vengono dimenticati o, nel migliore dei casi, sottovalutati o non compresi. Ad un anno dell’incoronazione di Matera Capitale europea della Cultura, la Basilicata ha tanto e tanti artisti da valorizzare e presentare ai visitatori. Il recente successo dei pluripremiati artisti lucani alla Biennale di Firenze che ha premiato rappresenta l’ennesimo segnale di un settore in espansione esponenziale nei numeri e nella qualità. Gli stessi amministratori e vertici della Pro Loco di Teana (Fiorenza e Lovaglio) hanno inteso raccogliere la sfida, riconoscendo il grande valore del concittadino che, utilizzando il “cognome” stesso del paese, ha voluto indissolubilmente legare la sua figura e opere al piccolo paese. Il presidente Pace, nel suo intervento, ha rimarcato come ” Marino di Teana sia stato forse il più illustre ambasciatore del tempo della conoscenza e della identità lucana nel Mondo, uomo globale capace di girare il mondo da protagonista, affermando l’identità regionale glocal”. Insomma un uomo stimato per il suo pensiero e le sue opere, lodevolmente recuperato negli ultimi anni dalle istituzioni lucane (come ha ricordato l’ex dirigente Rocco Messina) e del quale occorrerà -ha auspicato Pace- che sia direttamente l’Università di Basilicata, con il rettore e i docenti, a far conoscere agli studenti un personaggio capace di incantare all’unisono l’America, il Giappone, la Cina e l’Europa con il solo verbo della Cultura. E di questo la Lucania non può che esserne orgogliosa e lavorare per dare la giusta valenza ad uno dei suoi figli migliori. Il libro del prof. Percoco evidenzia un Marino di Teana particolare, finora non studiato e approfondito, con una pittura originale e mai banale. Pittura e filosofia dell’artista, deceduto nel 2012 a Perigny in Francia, sono state presentate alla numerosa e attenta platea attraverso l’ausilio di foto e video e una lettura ragionata degli scritti raccolti, visionati selezionati dallo stesso Marino durante i dialoghi con il suo biografo. Un testamento culturale che riaffiora nei suoi dipinti, a partire da quello su Federico II di Svevia che già quasi mille anni fa collocava Melfi e la Lucania al centro vasto impero per arte, cultura e organizzazione giuridica. Il presidente Pace ha voluto ricordare come l’interesse per Marino di Teana, maturato nella scorsa legislatura da capogruppo alla Provincia di Potenza, non debba rimanere confinato al rapporto con il suo paese, ma come vero ambasciatore della nostra regione nelle principali capitali del mondo. Del resto, la Basilicata per Marino da Teana ha rappresentato sempre una fonte inesauribile di idee ed emozioni. Proprio quella emozione che si respirava lunedì sera nella Sala A del Consiglio regionale nell’omaggiare un figlio della nostra terra partito verso l’Argentina in cerca di un futuro più dignitoso e ora divenuto esso stesso un “tesoro” per Teana e per la Basilicata. Ovviamente a patto che lo si sappia custodire, apprezzare e valorizzare.