Il rischio che la ripresa economica possa comportare anche un rilancio del fenomeno infortunistico è stato espresso oggi a Potenza dai rappresentanti di lavoro e sicurezza (RLS) aderenti a Cgil, Cisl, Uil che hanno tenuto un’assemblea unitaria conclusa da Silvana Roseto, Segreteria Nazionale UIL, con la presenza di Enzo Iacovino della Cgil e Carlo Quaratino della Cisl. E per scongiurare tale rischio, Cgil, Cisl e Uil pongono in evidenza “l’impellente necessità di una stretta collaborazione tra parti sociali e istituzioni”.
Le tre Confederazioni, “dal livello nazionale e coinvolgendo tutti i territori, in coerenza con l’attività svolta negli anni”, stanno svolgendo da questo mese “iniziative mirate di approfondimento e confronto rivolte ai dirigenti sindacali, ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, agli RLS territoriali e di sito produttivo e ai componenti dei Patronati, per affrontare – partendo da un documento nazionale – le tematiche prioritarie riguardanti gli aspetti della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro”.
Secondo i dati dell’Inail in Basilicata tra gennaio e novembre 2017 si sono registrate 3.821 denunce di infortunio di cui 3.739 senza mezzo di trasporto e 82 con mezzo di trasporto. Analizzando i dati lucani a livello provinciale scopriamo un andamento decisamente opposto nelle due province: nel Potentino, infatti, si registra una decisa flessione degli infortuni sul lavoro (2.718 contro i 2.878 del 2016), mentre nel Materano il numero di incidenti risulta addirittura in aumento (1.628 contro i 1.506 dell’anno precedente.
L’obiettivo di Cgil, Cisl e Uil è quello di “individuare percorsi d’azione sul territorio e temi per la contrattazione, nonché le sinergie necessarie con gli altri attori della prevenzione, come Inail, Asl, Ispettorato e Regioni”, “in un contesto generale che ancora non vede una Strategia Nazionale di Prevenzione, il che lascia le Istituzioni prive di un programma di interventi condiviso».
Nell’assemblea sono stati illustrati i percorsi d’azione delineati nelle assemblee regionali e i risultati della grande indagine svolta tra i Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza sulle condizioni di tutela e prevenzione nei diversi luoghi di lavoro visti dall’interno di chi opera tutti i giorni.
Unitariamente Cgil, Cisl e Uil, da sempre in campo sui temi della tutela e della salute e sicurezza, sono pronti, con impegno e proposte concrete, per contribuire fattivamente a rilanciare il Sistema della Prevenzione nel nostro Paese.
I dati riguardanti gli infortuni sul lavoro, in particolare quelli gravi e mortali, e le malattie professionali, purtroppo sono in netto peggioramento. Pertanto, è stato detto, le iniziative da porre in atto sono ancora più urgenti e necessarie, e per questo è stato dato il via alle assemblee unitarie sul territorio sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro. Le tre Confederazioni, hanno organizzato a livello nazionale iniziative mirate di approfondimento e confronto rivolte ai dirigenti sindacali, ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza, agli RLS territoriali e di sito produttivo e ai componenti dei Patronati, per affrontare le tematiche prioritarie riguardanti gli aspetti della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Silvana Roseto Segreteria Nazionale UIL concludendo i lavori ha espresso compiacimento per la grande partecipazione. Sono emozionata perché, oggi per me è stato un giorno importante, dopo 47 anni ritorno a svolgere un assemblea sindacale importante nella mia terra, la mia Basilicata, perché sono originaria di Terranova del Pollino , dove vive ancora la mia mamma e la mia famiglia. Dobbiamo pretendere – ha detto – contratti regolari,con salari adeguati al tipo di lavoro e maggiori investimenti in ricerca sulla sicurezza e prevenzione nei luoghi di lavori, tutto questo lo dobbiamo realizzare unitariamente. Gli infortuni mortali in Italia sono in crescita, così come riportato anche pochi giorni fa dall’INAIL, rispetto allo stesso periodo di riferimento dello scorso anno. Inoltre i costi sociali in Italia per gli infortuni sul lavoro sono i più alti a livello europeo. Troppo poco in questi ultimi anni è stato fatto dalle Istituzioni preposte. Chiediamo a Governo e Ministero del Lavoro maggiore determinazione sul tema. Ancora oggi manca in Italia una strategia unica nazionale sulla sicurezza sul Lavoro. Da troppo tempo le proposte delle Parti Sociali sono tenute in scarsa considerazione per affrontare insieme il problema. Chiediamo un impegno continuo, a partire dall’immediata costituzione di un tavolo straordinario presso la Presidenza del Consiglio per affrontare in maniera incisiva il problema, con maggiori controlli, più tutele complessive e più formazione per i lavoratori e i datori di lavoro. È necessario l’impegno di tutti per fermare questa strage – ha proseguito Roseto – e il Sindacato continuerà a rivendicare condizioni di lavoro più sicure e a chiedere che il rispetto della salute e della vita dei lavoratori sia il primo dei valori da difendere e affermare”.
Nel corso dell’assemblea, con il susseguirsi degli interventi dei rappresentanti del sindacato in materia di salute e sicurezza altri obiettivi sono emersi in maniera evidente, tra questi il potenziamento della medicina del lavoro pubblica, una maggiore partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori alla valutazione dei rischi e alla definizione degli interventi preventivi, valutazioni dei rischi coerenti con l’attività produttiva svolta, azioni coordinate tra le Istituzioni (medicina del lavoro pubblica e Ispettorato del Lavoro).
L’obiettivo di Cgil, Cisl e Uil, è stato detto infine, è quello di individuare percorsi d’azione sul territorio e temi per la contrattazione, nonché le sinergie necessarie con gli altri attori della prevenzione, come Inail, Asl, Ispettorato e Regioni, in un contesto generale. Il percorso si completerà con una grande assemblea unitaria finale, a Marghera il prossimo 19 gennaio 2018, e nel mese successivo, con un’iniziativa pubblica a cui parteciperanno i segretari generali Susanna Camusso, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.