In un contesto favorevole agli scambi internazionali si conferma la performance positiva del made in Italy nei settori dove sono maggiormente concentrate le Micro e Piccole Imprese (MPI). Ad ottobre 2017 (nei primi nove mesi del 2017) la Basilicata con il 4,9% di quota export delle mpi sul volume complessivo di e-xport si colloca al decimo posto della classifica per regioni secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi Confar-tigianato. A riferirlo è Rosa Gentile, dirigente nazionale Confartigianato, aggiungendo che negli ultimi dodici mesi l’export dei settori a maggior concentrazione di Micro e Piccole Imprese – alimentare, tessile, abbigliamento, calzature, legno, mobili, prodotti in metallo, gioielleria e altre manifatture – sale a 122.012 milioni di euro toccando, con una incidenza sul PIL del 7,2%, il massimo storico degli ultimi venti anni; tocca il massimo anche il saldo degli scambi commerciali dei settori di MPI, positivo per 38.948 milioni di euro.
In chiave settoriale è diffusa la crescita delle vendite all’estero: il settore a maggiore crescita è quello delle Altre manifatture in salita del 7,8% – spinto dal +12,2% della Gioielleria – seguito da Metalli con il 7,1%, Le-gno con il 5,8%, Alimentare e Pelle che crescono entrambi del 5,4%, Abbigliamento con il 3,8%, Mobili con il 2,9% e Tessile con l’1,0%. Sono dati – commenta Gentile – che premiano il nostro impegno prodotto nei mesi scorsi come Confartigianato imprese Matera che, in collaborazione con ICE (Agenzia per la promozio-ne all’estero di imprese italiane), ha organizzato a Matera una giornata di incontri b2b con operatori esteri, con la presenza di imprese del comparto agroalimentare con sede nella regione Basilicata (vini, birra, salu-mi, olio, confetture, pistacchi, pasta, grano, prodotti essiccati, tartufo, conserve) e buyers provenienti da Serbia, Macedonia, Inghilterra, Svizzera e Canada oltre a opinion Leader. Alimentazione e turismo made in Sud hanno messo le ali determinando la crescita di piccole aziende. Le imprese artigiane meridionali del settore alimentare sono 18.848, pari al 46% del totale nazionale, con 54.906 addetti. Quanto al turismo, le imprese artigiane coinvolte sono 64.596, vale a dire il 30,3% del totale nazionale. In particolare, il Mezzo-giorno è un ‘giacimento’ di specialità alimentari di qualità: appartengono infatti alle regioni meridionali 1.801 prodotti agroalimentari tradizionali e 107 di questi si fregiano dei marchi Dop, Igp, Stg, pari al 39% del totale nazionale di questa tipologia di produzioni. Vogliamo continuare a contribuire – aggiunge la compo-nente l’esecutivo nazionale d Confartigianato – ai programmi di Matera 2019 perché i prodotti alimentari di qualità sono parte integrante dell’esperienza turistica a Matera. Inoltre l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese è uno degli elementi chiave del rilancio della competitività del nostro Paese, soprattutto in un momento di particolare crisi come quello che sta attraversando l’Italia. Come Associazione e sistema delle piccole imprese dobbiamo mettere tuttavia in evidenza la necessità di focalizzare maggiormente l’attenzione sulla piccola dimensione di impresa. Occorre che le procedure, i finanziamenti, i bandi, la stessa fase di ideazione delle azioni, il tutto sia “a taglia” e “a misura” di piccola impresa. E che non si continui nell’attribuire un privilegio di fatto per le grandi imprese e i grandi gruppi. È vero infatti che queste ultime sono state storicamente le pioniere dell’export, ma l’obiettivo ora è consentire l’internazionalizzazione del sistema-Paese, che come tutti sanno, è principalmente composto da piccole e piccolissime imprese. Le istituzioni pubbliche e le associazioni imprenditoriali sono quindi impegnate tutte insieme in questo percorso di avvicinamento delle imprese direttamente sui loro territori, per aiutarle e supportarle a crescere sui mercati esteri. Si tratta di qualificare le relazioni tra tutti i soggetti, pubblici e privati, che operano nell’internazionalizzazione per l’integrazione ed il coordinamento degli interventi e l’uso razionale delle risorse disponibili.