Sabato 13 gennaio 2018 dalle ore 18 nell’auditorium Gervasio di Matera è in programma il Forum culturale multidisciplinare “Generazioni” per il festival Metropolis.
Il forum si inquadra come un laboratorio aperto di idee, un fecondo momento di riflessione, e costituisce il momento conclusivo della seconda edizione del Festival Metropolis, iniziato lo scorso 27 novembre, e che ha visto Matera protagonista di importanti eventi: un seguitissimo convegno sul tema degli appalti accreditato dagli ordini professionali, un ricco festival cinematografico che ha visto la partecipazione di attori e registi di fama nazionale, un concorso fotografico con mostra finale presso il Polo Museale, una suggestiva mostra interattiva ancora in corso fino al 21 gennaio presso la Chiesa rupestre di San Pietro Barisano, con l’esposizione straordinaria di una imponente scultura in prestito dalla Fondazione del Carnevale di Putignano.
“Generazioni” sarà dunque la summa dei temi emersi nel corso del Festival: una società che cambia, le incognite del futuro, le minacce al territorio di uno sviluppo frenetico e disordinato, la necessità di una nuova etica del lavoro, e in senso più generale, di un uomo nuovo e di un nuovo umanesimo.
Questa sera si proverà a disegnare prospettive e indicare orizzonti, grazie al brillante contributo di studiosi di altissima caratura. Parteciperanno infatti al Forum il prof. Leonardo Becchetti, il prof. Vincenzo Bavaro, il prof. Stefano Bronzini, l’urbanista Dino Borri.
E’ obiettivo ultimo di Metropolis e dell’associazione Statutodeilavoratori.it provare a ricostruire il tessuto connettivo di una società sfilacciata, rinchiusa in personalismi e divisa da vite ingabbiate dai ritmi circolari del lavoro, illusa dalla falsa percezione di una effimera ma insufficiente partecipazione data dai nuovi media, per tentare di ridare un senso nuovo allo stare insieme, a restituire la consapevolezza di una enorme forza collettiva che adeguatamente istruita e organizzata può generare il cambiamento che da più parti si proclama necessario, e che i tempi attuali indicano come non più rinviabile.
Una scommessa difficile, che ci auguriamo possa essere raccolta con sempre maggiore convinzione dalla Capitale europea della Cultura.