Annunciato ad ottobre 2017 il parto indolore ha (è il caso di dire) come da programma visto la luce ai primi di gennaio.
I dipartimenti Emergenza Urgenza e Materno Infantile dell’Asm (guidati, rispettivamente, dal dott. Francesco Dimona e dal dott. Riccardo Davanzo) hanno infatti messo a punto i protocolli operativi del parto indolore (partoanalgesia), insediando un team multidisciplinare (ginecologi e medici anestesisti appositamente formati) che da lunedì scorso permette alle gestanti la possibilità di richiedere un parto senza dolore.
Le procedure standard prevedono che la futura mamma sia presa in carico dalle strutture aziendali a partire dal III trimestre di gravidanza e poi seguita sino al parto dalle équipe mediche ed infermieristiche specializzate.
L’Azienda divulgherà nei prossimi giorni, in special modo nei consultori, un opuscolo informativo (allegato) che spiega come, in quali casi è possibile ricorrervi e quali benefici dia la partoanalgesia.
Vantaggi molteplici, secondo le evidenze scientifiche, poiché permette:
– alla madre il controllo del dolore, la riduzione del consumo di ossigeno, la riduzione dell’iperventilazione, la riduzione dell’increzione di catecolamine e di ormoni dello stress, il miglioramento del circolo placentare, la riduzione dell’ansia;
– al feto, il miglioramento della circolazione placentare, la ridotta acidosi metabolica, il ridotto consumo di ossigeno, il miglioramento dell’ossigenazione pre-nascita.
Il parto indolore è ricompreso tra i LEA (livelli essenziali di assistenza) approvati con DPCM 12/01/2017.
L’attivazione della partoanalgesia è stata nei mesi scorsi indicata dal Direttore Generale Pietro Quinto come obiettivo prioritario dell’Azienda per il 2018 e resa possibile dal nutrito pacchetto di assunzione di medici anestesisti. Il rinforzo degli organici ha infatti consentito di istituire un pool di anestesisti (adeguatamente formati anche presso altre strutture sanitarie fuori regione) che eseguiranno il c.d. epidurale alle future mamme che avranno seguito percorsi specifici e verseranno nelle condizioni fisiche generali previste dalle linee guida in materia. “Il servizio qualifica ulteriormente l’offerta sanitaria dell’Asm” dichiara il Direttore Sanitario Domenico Adduci. Il Direttore Generale Pietro Quinto
spiega invece che il parto indolore è “un’innovazione rilevante per le gestanti della provincia di Matera e delle vicine province della Puglia. Le quali, da oggi, possono contare sulla disponibilità ininterrotta di anestesisti esperti, e, aspetto ancor più rilevante -aggiunge- su protocolli e percorsi di accompagnamento dedicati che permettono alla partoriente di orientarsi e scegliere liberamente come affrontare uno degli eventi più importanti della vita”.
Partorire senza dolore, Guida per le future mamme
Introduzione
Molte donne afrontano il parto e il dolore del travaglio con serenità senza ansie o paure. Per altre invece la paura del dolore può rappresentare una difcoltà a vivere serenamente il momento del parto. In questo caso ci si può avvalere della Partoanalgesia, che consente di controllare per lo meno parzialmente il dolore senza interferire con il meccanismo fisiologico del parto.
Informazioni
Nel nostro Ospedale personale Anestesista è presente durante il corso di preparazione al parto per illustrare alle donne il percorso della parto analgesia in modo sereno e aperto, spiegando in termini comprensibili le tecnica, le indicazioni e le controindicazioni alla procedura chiarendo ogni dubbio o incertezza.
Le donne interessate saranno inserite nel percorso assistenziale a partire dal III trimestre di gravidanza in un momento lontano dal parto,
privo di condizionamenti in modo che possano consapevolmente comprendere e decidere seavvalers i della tecnica.
Lo specialista illustrerà nel corso di incontri collettivi e individuali i vantaggi, i rischi, le controindicazioni e le complicanze della
procedura medica; le donne dopo aver ricevuto completa ed esaustiva informazione esprimeranno la volontà di entrare nel percorso e verrano invitate a sottoscrivere il consenso informato alla procedura.
La Tecnica
La colonna vertebrale ha al suo interno il canale vertebrale in cui è protetto il midollo spinale da cui originano i nervi tra cui quelli responsabili del dolore del travaglio. All’esterno degli involucri protettivi del midollo spinale, quindi distante da esso, esiste uno
spazio detto Epidurale o Peridurale) in cui si posiziona il cateterino per l’iniezione di anestetici
locali che realizzano il blocco degli stimoli dolorosi durante il travaglio.
La donna viene posizionata seduta o sdraiata sul fianco sinistro con la schiena incurvata a formare un arco; l’anestesista individua uno spazio tra due vertebre lombari (in genere tra III e IV) e attraverso un ago cavo, previa anestesia locale, inserisce il cateterino nello spazio peridurale. Il cateterino viene fissato alla cute con un cerotto, rimane in situ senza dare alcun fastidio durante il travaglio e consente
l’iniezione di analgesici senza dover ricorrere ad altre punture.
Grazie alle basse dosi di analgesici non si verifica blocco motorio agli arti inferiori e ai muscoli del canale del parto, pertanto la donna è libera di muoversi con riduzione del dolore dovuto alle contrazioni uterine. Ogni volta che il dolore si acuisce, in relazione alla progressione del parto, su indicazione del personale ostetrico/ginecologo può essere efettuata nuova iniezione di analgesico.
Non sono necessari esami di controllo diferenti da quelli di solito richiesti dal ginecologo nel III trimestre
di gravidanza.
Controindicazioni
Come tutti gli atti medici la Partoanalgesia può avere controindicazioni.
Controindicazioni assolute sono tute le malattie emorragiche, l’assunzione di farmaci anticoagulanti, le infezioni cutanee sulla schiena e rare situazioni cliniche evidenziate dall’anestesista durante il colloquio o nel pre parto.
Complicanze
Se correttamente eseguita l’analgesia peridurale è una tecnica sicura; a volte può verificarsi un transitorio prurito. I problemi più frequenti sono due:
una cefalea legata a problemi tecnici di esecuzione della procedura dolore nel punto di iniezione.
L’anestesista è comunque in grado di consigliare le opportune terapie correttive in entrambi i casi.
Le complicanze maggiori tipo lesioni neurologiche transitorie o permanenti risultano essere molto poco frequenti.