In vista del prossimo congresso nazionale previsto a Roma nel mese di luglio si è svolto nel pomeriggio a Matera un consiglio aperto nella sede dell’Ordine degli Architetti della città dei Sassi. Al tavolo con il presidente dell’Ordine degli Architetti di Matera, Pantaleo De Finis anche il vice sindaco di Matera e assessore all’urbanistica Nicola Trombetta, il presidente dell’Ordine degli Architetti di Potenza, Gerardo Leon, il coordinatore degli Ordini degli Architetti della Puglia, Massimo Prontera, il consigliere nazionale e tesoriere dell’Ordine degli Architetti, Massimo Crusi e il segretario dell’Ordine degli Architetti di Matera, Lorenzo Di Gregorio.
Il consiglio ha discusso sui temi della legge sull’Architettura, di dignità dell’architetto e dell’architettura, equo compenso e ruolo culturale dell’architetto nella trasformazione e conservazione del territorio.
Di seguito l’intervista rilasciata in occasione del consiglio aperto dal consigliere nazionale e tesoriere Massimo Crusi.
Il ruolo di un architetto è sicuramente delicato per lo sviluppo di una città. Quali sono stati i temi discussi in questo consiglio aperto. “Sono temi concordati in vista del congresso nazionale che si terrà a Roma nel prossimo mese di luglio. All’interno del congresso andremo a toccare temi importanti quali lo sviluppo delle città e tutto quello che ne consegue, la qualità dei progetti e tutto quello che può essere utile affinchè il ruolo sociale dell’architettura possa aiutare la collettività a vivere meglio all’interno della città”.
Matera da questo punto di vista cosa può offrire? “Matera con il titolo di capitale europea della cultura nel 2019 ha una grande occasione e potrebbe tramite la propria attività individuare delle realtà che possano mettersi a concorso di progettazione per creare opportunità di architettura di qualità che possano, dopo Matera 2019, rimanere sul territorio”.
Un’area interessante poteva essere quella di piazza Visitazione ma quanto pare Invitalia avrebbe incaricato del progetto l’architetto Boeri che sono indiscrezioni avrebbe assunto un impegno a titolo gratuito, cosa ne pensa? “A titolo gratuito siamo convinti che non si possa fare nulla, la qualità costa e come tale deve essere valorizzata con i concorsi di progettazione a due fasi: nella prima fase si raccolgono le idee, nella seconda fase si raccolgono le prime cinque migliori idee da mettere a gara per realizzare il progetto vero e proprio che comunque va pagato ai cinque concorrenti finalisti mentre il vincitore avrà in premio l’incarico per realizzare l’opera”.
La fotogallery del consiglio aperto dell’Ordine degli Achitetti (foto www.SassiLive.it)