I Consiglieri Comunali di Matera Capitale, Angelo Cotugno e Michele Paterino, hanno inviato una lettera aperta al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri dopo la nota del primo cittadino con cui annuncia la volontà di “realizzare alloggi di edilizia residenziale, soprattutto per i ceti più disagiati”. Di seguito la nota integrale invaita alla nostra redazione.
Illustre Sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri
apprendiamo da un suo comunicato che lei avendo preso atto della emergenza abitativa esistente nella nostra città ritiene necessario “realizzare alloggi di edilizia residenziale, soprattutto per i ceti più disagiati”. Sulla base di questa emergenza ritiene che “il programma dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale legato agli alloggi di edilizia sovvenzionata, debba subire un’accelerazione e debba essere, quanto prima portato all’attenzione del Consiglio comunale con l’assegnazione all’A.T.E.R. di un’area ricadente nella 167 di Agna Le Piane per la costruzione di 60 alloggi di edilizia sovvenzionata”.
La prima cosa che desta meraviglia é l’assoluta estemporaneità. Infatti, nei giorni scorsi non vi sono stati fatti o atti che dessero attualità alla questione dopo che nel Consiglio del 15/12/2017 era stata ritirata la pratica e non risulta che gli uffici abbiano fatto alcunché né la competente Commissione ha riaffrontato la questione.
L’unica questione politica che é stata sollevata nelle ore precedenti alla insolita e strana dichiarazione del Sindaco é la polemica su “l’abbuffata di carnevale” , fatta dal segretario cittadino del PD. Ma non appare chiaro il collegamento, almeno a chi, come noi, non partecipa alle riunioni di quello che é stato da altri definito “cerchio magico” né alle ormai sempre più opache finalità del cosiddetto “governissimo”. Ci auguriamo che il PD fughi ogni dubbio con la coerenza e fermezza sulle posizioni assunte
I sottoscrittori della presente nota le vogliono riconfermare quanto discusso nel consiglio comunale del 15/12/2017 e ribadendo la necessità di soddisfare il fabbisogno abitativo di edilizia sovvenzionata e di edilizia agevolata. Vogliamo allo stesso tempo ribadire l’obbligo inderogabile di approvare il regolamento urbanistico che in più occasioni, in questi anni, è stato accantonato per lasciare spazio alle numerose varianti urbanistiche proposte ed approvate.
Il programma elettorale con cui lei, con il contributo della coalizione, ha vinto le elezioni riporta una impostazione inequivocabile ed innovativa quando afferma che “Gli strumenti di governo del territorio dovranno dal canto loro guidare la realizzazione di investimenti sperimentali di rigenerazione urbana, per fare di Matera un nuovo vero laboratorio di urbanistica partecipata” e continua sostenendo che “La rigenerazione urbana è lo strumento che, con un’adeguata dotazione di servizi, può dare qualità alla città e ai suoi quartieri periferici. Il verde, elemento centrale dei progetti di rigenerazione, dev’essere un progetto vero, concreto e realizzabile, per dotare la città di spazi fruibili dai bambini, dai giovani, dagli anziani e dalle famiglie. Ogni quartiere avrà la sua area verde, da attrezzare con servizi che ne garantiscano la gestione ottimale e ne consentano la fruizione, perché diventi centro di aggregazione per i cittadini. Gli interventi, da realizzare senza consumo di suolo” .
Illustre Sindaco, non riusciamo a comprendere in che modo lei elabora le decisioni di sua stretta competenza e come costruisce le proposte che intende avanzare alle commissioni consiliari prima e al consiglio comunale. Riscontriamo spesso incoerenza ed approssimazione. La sua esperienza le dovrebbe suggerire maggiore accuratezza nella predisposizione di proposte, in particolare quelle di natura urbanistica, che hanno da sempre toccato la sensibilità dei materani attenti. Provi a mantenere, in particolare su questo punto, il rigore delle linee programmatiche di mandato 2015-2020 che abbiamo citato in precedenza. Le aree su cui realizzare gli alloggi di edilizia sovvenzionata sono già nella disponibilità dell’amministrazione e non ce alcun bisogno di sottrarre, in particolare dai quartieri periferici, standard a verde pubblico. Chieda alla struttura quali sono le aree edificabili già immediatamente disponibili e chieda altresì quante se ne renderanno disponibili con l’approvazione e l’attuazione del regolamento urbanistico. Chieda alla struttura ed al pianificatore di elaborare e fornire un aggiornamento del fabbisogno abitativo e proviamo ad indicare un diverso approccio alla pianificazione urbana che dia priorità alla identificazione, progettazione e realizzazione degli standard in grado di dare maggiore qualità e valore anche alle unità abitative. La nostra idea di Capitale Europea della Cultura non prevede varianti urbanistiche, non prevede deroghe procedurali, non prevede proroghe per la gestione dei servizi pubblici. Noi continuiamo a sostenere l’applicazione delle regole e la trasparenza dei processi decisionali. Si approvi il R.U., si proceda con i bandi per l’affidamento dei servizi, si eliminino gli affidamenti diretti anche per gli importi sotto soglia, e si renda il bilancio “partecipato”.