Sostegno e tutela delle aziende balneari lucane, anche attraverso apposite norme che tengano conto del “legittimo affidamento” dei concessionari in attività, che hanno investito nella propria azienda confidando nel regime giuridico vigente e rischiano di essere penalizzati dall’applicazione della direttiva Bolkestein che obbliga gli Stati europei ad assegnare le concessioni demaniali attraverso le gare; in caso di applicazione della disciplina di riordino governativa, prevedere in sede di Conferenza Stato – Regioni, un lungo periodo transitorio e un serio indennizzo a favore dei concessionari uscenti come ristoro degli investimenti effettuati; riprendere l’iter del Piano regionale delle aree costiere, tenendo conto degli interventi di difesa e ripascimento degli arenili che si rendono necessari per contrastare il fenomeno dell’erosione delle coste; definire un iter agevole e veloce per la definizione del Piano di utilizzazione delle aree demaniali marittime, facendo una seria riflessione sull’opportunità o meno della delega ai Comuni prevista da un disegno di legge della Giunta regionale: sono queste, in estrema sintesi, le richieste avanzate dai rappresentanti dell’Associazione balneari Maratea e del Coordinamento degli operatori turistici della costa jonica nelle audizioni svolte oggi nella terza Commissione presieduta da Vincenzo Robortella (Pd).
Roberto Schettino (Associazione balneari Maratea) ha evidenziato l’atavica carenza di programmazione in questo settore e la necessità di prestare massima attenzione a conservare l’arenile e a contrastare i fenomeni erosivi, altrimenti si mette in discussione la redditività dell’economia turistica basata sulla balneazione. Nicola Mastromarino (Coordinamento operatori turistici costa jonica) ha sottolineato che, oltre alle buone intenzioni più volte manifestate, si è fatto poco per risolvere i problemi legati ad un comparto importane per la Basilicata, che ha un grande patrimonio turistico e ambientale. Ha aggiunto inoltre che gli operatori balneari non vogliono che il Piano dei lidi ritorni alla competenza dei Comuni, perché questo significherebbe azzerare le poche possibilità di operare in questa regione.
Gli operatori balneari hanno avuto modo di interloquire con Francesco Chiarella, dell’Ufficio Tutela e gestione del demanio marittimo della Regione, e con i consiglieri presenti. Il consigliere Pace haproposto di promuovere un tavolo di lavoro con uffici, operatori, consiglieri e governo regionale per fare un crono programma delle attività da mettere in atto rapidamente. D’accordo con lui il consigliere Soranno, mentre Lacorazza ha sottolineato che occorre ripartire dall’iter del Piano paesaggistico, lo strumento fondamentale di programmazione del territorio, valutando la possibilità di portare in Consiglio regionale uno stralcio del Piano per le coste ed eventualmente del Piano dei lidi.Accogliendo la proposta di Pace, il presidente Robortella ha annunciato che chiederà al governo regionale di attivare al più presto un tavolo di confronto sulle problematiche segnalate dagli operatori balneari.
Ai lavori della terza Commissione hanno partecipato, oltre al presidente Robortella, i consiglieri Lacorazza (Pd), Romaniello e Pace (Gm), Bochicchio (Psi), Castelluccio (Pdl- Fi), Perrino (M5s) e Soranno (Ppi).