La chiesa e il campanile prendono forma all’imbrunire in piazza Vittorio Veneto e alle 19.19 dopo una breve introduzione dello spettacolo affidata al dj radiofonico Filippo Solibello, conduttore di Caterpillar AM su Radio 2 e al direttore di Matera 2019, Paolo Verri il pubblico distribuito alle spalle degli ipogei può ammirare la performance del ballerino-arrampicatore Antoine Le Menestrel. A seguire scatta il
Demonology HiFi, il nuovo progetto discografico di musica elettronica che coinvolge due componenti della band torinese Subsonica, il batterista Ninja e e il chitarrista, produttore e fondatore della band, Max Casacci, che anticipano a Matera i suoni dell’album “Inner Vox”, il primo lavoro firmato dalla coppia nata in discoteca tra jungle e drum and bass. Un lavoro che ha coinvolto anche Cosmo, Populous e Bunna degli Africa Unite. Si conclude così la prima parte della festa “Meno uno” promossa dalla Fondazione Matera 2019 per far partire il conto alla rovescia in vista della cerimonia inaugurale di Matera capitale europea della cultura, prevista il 19 gennaio 2019. Erano circa 3 mila le persone che si sono radunate in piazza Vittorio Veneto per seguire in “religioso silenzio” la scalata verso il campanile di cartone dell’artista Antoine Le Menestrel.
Michele C>apolupo
Di seguito la fotogallery della performance di Antoine Le Menestrel e del dj set di Max Casacci e Ninja (foto www.SassiLive.it)
Conto alla rovescia per Matera 2019 con la Festa “Meno Uno”, i lavori in corso dalla mattinata di venerdì 19 gennaio 2019.
E’ cominciata alle 10,30 in piazza Vittorio Veneto a Matera, la Festa del “Meno Uno”, festa collettiva che avvia il conto alla rovescia verso il 2019, quando la città dei Sassi sarà la capitale europea della cultura. Ad accogliere i volontari il direttore della Fondazione Matera-Basilicata-2019, il presidente della Camera di Commercio Angelo Tortorelli e il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella. Dopo circa 32 ore di laboratorio che hanno coinvolto 600 persone fra scuole (medie e superiori) e associazioni del territorio, 1.300 cartoni e 500 pezzi in cartone da montare è partita l’operazione di costruzione con i “mattoni” in cartone della struttura ideata dall’artista Olivier Grossetête e che occuperà il cuore del centro storico cittadino. Una grande architettura che rappresenterà uno scorcio dei Sassi con la presenza di una chiesa con annesso campanile che ricordano la nostra Cattedrale. Una struttura alta 19 metri, larga 17 e profonda 14, che la comunità dei cittadini residenti e temporanei di Matera è chiamata a costruire insieme per poi distruggera a partire dal pomeriggio del 20 gennaio, a partire dalle 15,30 nel solco della tradizione legata alla festa patronale in onora della Madonna della Bruna, che prevede la distruzione del carro trionfale in cartapesta al termine del giorno più lungo e più atteso dai materani, il 2 luglio.
Nel tardo pomeriggio, al “fatidico” orario delle 19.19 il ballerino-arrampicatore Antoine Le Menestrel inizierà la sua scalata della struttura, con l’accompagnamento musicale di Max Casacci e Ninja dei Subsonica, che propongono nella città dei Sassi il progetto Demonology HiFi, un remix dei brani celebri dei Subsonica.
Ai laboratori hanno partecipato gli allievi delle scuole medie Pascoli, Torraca e Festa, gli studenti del Liceo Classico Duni, del Liceo Artistico Levi e del Liceo Linguistico dell’Istituto comprensivo Stigliani e gli studenti del Corso di Laurea in Architettura – Dicem dell’Università degli Studi della Basilicata, i volontari di Amasam (Associazione Materana per la Salute Mentale), i soci della Cooperativa Sociale Il Sicomoro (migranti), AIPD Matera (Associazione Italiana Persone Down), Scout Agesci e CNGEI, Associazione Il Quartiere si Muove, Associazione MoM (Mamme Materane all’Opera), Momart Gallery, Uisp Matera (Unione Italiana Sport per Tutti), Associazione RiSvolta, Associazione Agedo, (Associazione di genitori, parenti e amici di persone omosessuali), ls Bottega Loe (Commercio Equo e Solidale).
L’azienda Di Leo ha offerto in mattinata ai presenti i propri biscotti mentre l’associazione Coldiretti Basilicata ha offerto una degustazione di prodotti in occasione delle performance artistiche e musicali previste in serata.
All’iniziativa contribuisce il team dei volontari di Matera 2019, sia on site che on line, cui sarà dedicato l’appuntamento del 19 febbraio 2019.
Sabato 20 gennaio 2018 dalle ore 10.30, in piazza Vittorio Veneto a Matera, comincia la seconda e ultima giornata della Festa del “Meno Uno”, festa collettiva che avvia il conto alla rovescia verso il 2019, anno in cui Matera sarà capitale europea della cultura.
Dalle 10:30 la piazza si trasformerà in un grande palco da cui le realtà creative lucane selezionate per la realizzazione della metà del programma culturale di Matera 2019, illustreranno al pubblico le modalità di coinvolgimento dei cittadini nelle varie progettualità. Ad animare questo momento di importante confronto saranno due grandi nomi della radio, entramsbi di origine lucana: Filippo Solibello, conduttore di Caterpillar AM su Radio2 e Doris Zaccone, voce di Radio Capital.
Nel pomeriggio, a partire dalle 15:30, un pezzo della struttura verrà prelevato da Antoine Le Menestrel per essere consegnato nelle mani dell’artista materano Raffaele Pentasuglia, che lo inserirà nel carro della Festa delle Bruna del 2 luglio. Subito dopo, i cittadini saranno chiamati a smontare tutti insieme la grande architettura e a collaborare al conferimento dei materiali per il riciclo.
Senza togliere nulla all’iniziativa e in pieno spirito costruttivo mi chiedo: cosa ha a che fare codesto evento nell’ambito di ECOC2019 e cosa porta o lascia lo stesso a Matera rispetto agli obiettivi declinati dall’UE che leggo sono:
“L’iniziativa “Capitale europea della cultura” intende:
1) mettere in luce la ricchezza e la diversità delle culture in Europa;
2) celebrare le caratteristiche culturali condivise da tutti gli europei;
3) accrescere il senso di appartenenza dei cittadini europei a uno spazio culturale comune;
4) promuovere il contributo della cultura allo sviluppo delle città.
L’evento è un’eccellente opportunità per:
1) riqualificare le città;
2) potenziare il profilo internazionale delle città;
3) valorizzare l’immagine delle città agli occhi dei suoi abitanti;
4) ridare vitalità alla cultura di una città;
5) rilanciare il turismo.”
Quello che è stato fatto non copre nessuno di questi punti, poteva (e può, non è che l’artista ha performato solo per noi, basta chiamarlo e pagarlo ….) esser fatto a Cuneo o Canicattì, io proprio non capisco l’entusiasmo dell’organizzazione: CHE CI AZZECCA? Capisco invece l’entusiasmo dei miei concittadini, “estasiati”, così come anni fa hanno visto per la prima volta disegni di luce proiettati sulla facciata di San Francesco piuttosto che fontanelle di musica danzanti a ritmo di musica, sempre gli stessi, nello stesso numero, in una normalissima città di provincia.
Sono molto combattuto dal pensare al Castellitto di Meraviglie che dichiara “Ci sono molti luoghi e territori che dopo aver conosciuto abbandoniamo. Matera, invece, è un luogo che parte con te, che torna con te. Con quell’energia incredibilmente familiare”, o al Castellitto Joe Morelli che gira a Matera nel 1953 con un autocarro, un tendone e una macchina da presa come inviato di una casa cinematografica romana e invita la gente a fare provini per la cifra di 1500 lire, promettendo fama e denaro e dispensando a chiunque lodi e incoraggiamenti su una probabile carriera attoriale, “che fotte” con chi non può pagare, finché non è smascherato come ciarlatano e truffatore, mentre Matera è sempre li, la stessa, immutata e ancora (per poco) fantasticamente pura.