Nessuna risposta è giunta dall’Ufficio erogazioni comunitarie in agricoltura (Ueca) alla lettera inviata nei giorni scorsi in merito allo sblocco di ingenti risorse destinate agli agricoltori lucani. Ragion per cui, come preannunciato, Coldiretti Basilicata si dice pronta a presidiare gli uffici dell’organismo pagatore a Potenza. L’appuntamento che vedrà la partecipazione di centinaia di coltivatori è per la mattina di mercoledì 24 gennaio. “Sarà l’occasione per denunciare ancora una volta il comportamento dell’Ufficio erogazioni comunitarie in agricoltura – fa sapere Coldiretti Basilicata – che continua ad accumulare ritardi e blocchi di ingenti risorse finanziarie che, fino a prova contraria, sono un diritto degli agricoltori e non possono essere messe in discussione dal gioco dello scaricabarile. Per il biologico parte delle domande 2016 non sono state pagate e non si conoscono le motivazioni né tantomeno l’esistenza o le procedure per correggere eventuali anomalie”. La mobilitazione di mercoledì sarà l’occasione per segnalare anche la questione relativa alla gestione da parte dell’Ueca delle pratiche interessate dalla sentenza (198/2015 – ex set-aside). “Circa cinquecento pratiche di biologico relative al 2016 non sono state pagate, altre duecento circa sono state pagate parzialmente per circa quattro milioni di euro e circa settanta pratiche bloccate per la sentenza, passata in giudicato, sopra richiamata. Questo ha una dimensione ancora più allarmante in quanto gli agricoltori coinvolti non percepiscono il premio pac da circa quattro anni e su di loro pende la ‘spada di Damocle’ del recupero dei premi percepiti indebitamente nel corso dei vent’anni di vigenza del bando, che complessivamente e soltanto per i nostri associati ammonta a circa tre milioni di euro”.