Pio Abiusi per conto l’associazione Ambiente e Legalità sollecita la Regione Basilica affinchè possa mettere a bando i servizi del Trasporto Pubblico Locale su gomma in Basilicata. Di seguito la nota integrale.
Il dibattito che si è ingenerato in questi giorni sul trasporto ferroviario in regione è stato valido per porre alla attenzione il tema del rinnovo del materiale rotabile che, comunque, si sta realizzando con tempi che si sarebbero voluti più celeri. Parliamo di piccoli numeri certo ma adeguati alla Basilicata ed al suo numero di abitanti. La Regione Lombardia ha approvato un programma di acquisto di 160 treni con un costo complessivo di 1,6 Miliardi di euro da completarsi entro il 2025, l’acquisto è stato in parte finanziato con un mutuo contratto dalla Regione. Si tratta anche di treni ad alta capacità per quei pendolari che percorrono lunghe distanze e treni per le tratte sub-urbane- tanto per intenderci le Fal sono classificate come metropolitana sub-urbana-.Il numero dei pendolari quelli che ogni giorno prendono il treno per andare a lavorare o studiare in Italia sono circa 3 milioni di questi 670mila sono i pendolari lombardi, mentre 560 mila sono quelli del Lazio- tanto per intenderci è come se tutti i lucani ogni giorno si mettessero in marcia sui treni pendolari che percorrono il Lazio-. Il numero dei viaggiatori lucani è di10 mila al giorno ma non vi è distinzione tra i pendolari e gli altri. La situazione da quelle parti, Lombardia-Lazio, non è migliore di quella lucana sia come indice di affollamento che di benessere. A luglio dello scorso anno vi fu un tentativo disperato da parte dei pendolari lombardi di viaggiare sui pochi treni dotati di aria condizionata, spesso l’alternativa è stato il ricorso alle autovetture private, tutto documentato dalla stampa locale che da quelle parti sulle problematiche dei pendolari è molto attiva. Parliamo con specifico riferimento ad una delle tante linee , quella che collega Milano-Lecco -Sondrio- Tirano ( La Valtellina) in 2 ore e 32 minuti. Appare evidente che c’è da fare continui investimenti su tutto il territorio nazionale per adeguare le linee ed il materiale rotabile cosa che viene fatta compatibilmente con le risorse disponibili e che sono europee e nazionali per la Basilicata le nostre risorse regionali sono pressochè nulle. Il disastro ferroviario di Pioltello è un esempio recentissimo.Circa le linee, in Basilicata è in atto n massiccio intervento sulla direttrice Nord/Sud per intenderci Potenza-Melfi-Candela ( quella dove il traffico pendolare è più intenso) per ammodernare le stazioni e parzialmente la tratta Avigliano-Macchia Romana che ha il terzo binario perchè la tratta è utilizzata anche dalle Fal
Gli interventi non più rinviabili sono quelli per il trasporto su gomma e che è la parte più sostanziale del nostro trasporto pubblico Il servizio deve andare in appalto, si è già perso troppo tempo, abbiamo bisogno di società che gestiscano le autolinee in maniera credibile in chiave di efficienza e di respiro economico, c’è bisogno di corposi investimenti per il rinnovo del parco autobus. Le linee vanno rivisitate con buona pace, a titolo di esempio, della Grottole- Pisticci Anic o della Irsina-Irsina Scalo ed aggiunte molte altre nuove. L’attuale piano risale a quando l’aeroporto di Bari era quello militare è anche vero che gli amministratori locali, normalmente poco capaci non leggono gli articoli di stampa che riguardano la materia. Il Piano dei Trasporti finalmente pubblicato da un anno ne sostituisce uno che era in vigore da oltre 30 anni . Bisogna dargli corpo!! Non è più pensabile che la Basilicata rimpingui il bilancio delle FAL con il trasporto su gomma- 2 milione e 100 mila chilometri l’anno- pagando un prezzo a chilometro che è circa tre volte quello che viene riconosciuto alle società aderenti al Cotrab che è anche esso un carrozzone mal gestito. La gara dovrà essere espletata prima della scadenza elettorale regionale ne va della credibilità della istituzione Regione.