Aldo Di Giacomo, segretario generale Sindacato di Polizia Penitenziaria, in una nota sottolinea che per i lavoratori appartenenti alle Forze Armate, a Polizia e Polizia Penitenziaria, forze dell’ordine l’aumento in busta paga ammonta a +5% mentre quello dei lavoratori-detenuti è dell’83%. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Per i lavoratori appartenenti alle Forze Armate, a Polizia e Polizia Penitenziaria, forze dell’ordine il beneficio netto in busta paga, con decorrenza primo gennaio 2018, per il rinnovo del contratto nazionale, sarà di circa 70 euro, con una percentuale di aumento che è vicina al 5%. I reclusi che lavorano in carcere (svolgendo lavori di manutenzione degli edifici, in cucina, nelle pulizie) o per conto di cooperative che hanno spostato parte della loro produzione oltre le sbarre, godranno di una busta paga aumentata di circa l’83%, arrivando a una media di 7 euro l’ora. Siamo di fronte ad un’evidente sperequazione e soprattutto all’ennesima dimostrazione di quanto conti nel nostro Paese la dignità dei lavoratori che si occupano della sicurezza dei cittadini. E’ il commento del segretario generale del S.PP. (Sindacato Polizia Penitenziaria) Aldo Di Giacomo.
Dopo ben 9 anni di blocco del rinnovo, francamente – aggiunge – c’è più di un sentimento di amarezza perché tutti i nostri colleghi si aspettavano di più specie dopo i continui richiami da ogni parte politica al ruolo essenziale dei lavoratori di questo comparto che, invece, subiscono un’ingiustificata disparità, rispetto agli statali per i quali il recente aumento medio contrattuale mensile netto è più alto.
Da parte nostra intendiamo raccogliere l’insoddisfazione della categoria e attraverso iniziative specifiche farla pesare. Spetta adesso al nuovo Parlamento che sarà eletto il 4 marzo e che noi auspichiamo veda presenti rappresentanti dei lavoratori del comparto sicurezza per dare voce diretta a questa categoria – conclude Di Giacomo – recuperare un rapporto decisamente più dignitoso nei confronti di chi rischia la vita nelle carceri, nelle strade e nei quartieri delle nostre città per salvaguardare il bene supremo dei cittadini.
Aldo Di GIacomo, segretario generale Sindacato di Polizia Penitenziaria