Mentre parte la campagna elettorale anche in Basilicata per un seggio in Parlamento il senatore Nicholas P. Scutari è stato rieletto senatore, per la quinta volta, nello Stato del New Jersey (Usa) e adesso concorre alla Presidenza dell’Unione dei Democratici, dopo l’endorsement del Presidente uscente Jerry Green.
Nicholas Scutari – sottolinea una nota del Centro Studi Turistici Thalia che dopo la sua prima visita in Basilicata nel 2015 continua a tenere con lui contatti per i programmi di iniziative del senatore a favore della nostra regione – è un altro grande lucano, discendente di San Costantino Albanese, nipote di Donato Scutari che fu Deputato e Senatore.
Nicholas visitò nel 2015 la Basilicata e, per la prima volta, San Costantino Albanese, il paese di origine della famiglia emigrata negli Usa (dove ha ricevuto la cittadinanza onoraria) accompagnato dal cugino Piero Scutari, un altro lucano che si caratterizza per l’impegno sociale come presidente del Centro Studi Thalia e l’Associazione Percorsi onlus. Quest’anno – annuncia il Cs Thalia – Nicholas Scutari tornerà nuovamente in Basilicata e con Piero Scutari verranno organizzati incontri per creare occasioni di sviluppo e relazioni con gli Stati Uniti.
Il senatore Usa, già in occasione degli incontri avuti nel 2015 con amministratori regionali tra cui l’allora presidente della Commissione regionale Lucani nel Mondo, Nicola Benedetto, sindaci, operatori turistici ed imprenditori, ha anticipato alcune azioni da promuovere per intensificare la cooperazione tra istituzioni Usa e della Regione Basilicata con l’obiettivo di tenere sempre vivi la cultura e il senso di appartenenza della comunità lucana negli Usa. Tra i progetti dell’esponente politico italo-americano l’organizzazione di una missione di investitori Usa in Basilicata in particolare nei settori turismo e agro-alimentare che sono i maggiori attrattori negli Usa dl “made in Italy”.
“La mia famiglia più che dell’Italia mi parlava di un piccolo paese, San Costantino, da cui venivano, un villaggio – ricorda il senatore– situato tra le montagne in un luogo lontano. I miei nonni non mi parlavano in italiano, ma tra loro, ricordo, usavano una strana lingua che poi ho saputo si chiama arbereshe. Da bambino mi ero fatto un’idea di una favola, di gente che parlava un linguaggio da favola e viveva in un posto da favola. Io credevo che erano favole, dubitavo persino che si trattasse di racconti reali. Per me – aggiunge il senatore, avvocato e Pubblico Ministero – rappresenta un ricordo di un mondo romantico e penso che sia importante che le tradizioni ed il legame con l’Italia rimangano sempre vive nelle famiglie emigrate molto tempo fa e che i ricordi e i valori siano trasmessi alle nuove generazioni, le terze e le quarte generazioni dell’ondata migratoria italiana negli Usa.L’Italia e un paese meraviglioso , con tradizioni uniche , una cultura ed una storia che non ha eguali al mondo, cibo ed enogastronomia che da soli meritano un viaggio, un luogo dove si vorrebbe vivere”.
Per Piero Scutari “la nuova visita ha un significato che va oltre quello degli affetti familiari e dimostra che i Lucani e le comunità degli Arbereshe hanno volontà determinazione e riescono ad emergere grazie ai sacrifici e alla caparbietà tipici degli albanofoni. Ci sono poi buone prospettive di investimenti nel turismo che come CS Thalia seguiamo con particolare interesse”.
Gen 29