Patrizia Gerardi, esponente di Civica Popolare-Italia dei Valori di Potenza commenta i risultati del primo studio dedicato alle donne lavoratrici over 50, realizzato da Valore D» (associazione di imprese per sostenere la leadership rosa in azienda) e dal centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica. Di seguito la nota integrale.
Il primo studio dedicato alle donne lavoratrici over 50, realizzato da Valore D» (associazione di imprese per sostenere la leadership rosa in azienda) e dal centro di Ateneo Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica, ci consegna uno “spaccato” femminile inedito: quasi due donne su tre si descrivono «in difficoltà » o «smarrite», mentre solo il 36,9% si ritiene «soddisfatta». La conclusione del primo studio dedicato alle donne over 50 in impresa, una ‘categoria’ destinata ad avere un peso crescente sul mercato del lavoro, è che le “attive” e “soddisfatte” hanno un alto livello di potenziale lavorativo. Si tratta di persone ben realizzate da un punto di vista personale, ancora molto attive nel dare il loro contributo lavorativo e che lavorano in ambienti organizzativi caratterizzati da un clima positivo, in cui non sono presenti discriminazioni o stereotipi negativi di genere ed età. Le donne in difficoltà, invece, riscontrano un basso livello di benessere psicologico, spesso risultano avere reti relazionali extra-lavorative più povere e magari hanno realizzato in maniera meno forte la loro identità al di fuori del lavoro. A tali criticità, le lavoratrici “smarrite” aggiungono un basso livello di impegno nel lavoro e di orientamento al futuro professionale. Dall’analisi delle caratteristiche di questo profilo emerge che sono donne che hanno affrontato negli ultimi anni delle transizioni importanti (malattie proprie o di persone care, separazioni e divorzi, cambiamenti lavorativi) ma che non hanno potuto contare su un ricco network relazionale e su un clima organizzativo positivo. Dalla ricerca emerge un quadro ricco di indicazioni e spunti per le aziende che vogliano saper gestire e sfruttare al meglio le potenzialità delle lavoratrici over 50. E’ da condividere il “messaggio” che viene da Barbara Falcomer, direttrice generale di Valore D: in un contesto in cui le aspettative di vita si allungano e di conseguenza la permanenza nel mondo del lavoro è fondamentale per le aziende comprendere quali siano le sfide e le opportunità che i collaboratori over 50 rappresentano e come valorizzare nel modo più efficace le loro esperienze, competenze e valori. Ed è proprio quello che intende fare la Ministra Beatrice Lorenzin, leader di Civica Popolare, con un pacchetto di proposte rivolte al benessere della donna che lavora e che deve conciliare l’impegno lavorativo con la famiglia. Già il Manifesto per la Salute delle Donne, firmato dal Ministro, sarà la base su cui costruire le iniziative dei prossimi cinque anni con il contributo di tutte le forze del servizio sanitario nazionale. Nel manifesto si sottolinea che “la condizione della donna vede ancora una situazione di non piena parità di diritti e opportunità” e che è “necessaria un’azione di sensibilizzazione che interessi tutte le fasi della vita”, così come “è indispensabile informare correttamente le donne rendendole consapevoli delle opportunità di prevenzione e di miglioramento per la loro salute”.