Mario Di Noia e Mariano Nicola Benedetto del “Progetto Vie Blu” con base operativa Ferrandina denunciano in una nota le difficoltà dei lavoratori per gli stipendi a singhiozzo e il protrarsi delle incertezze sui pagamenti degli arretrati. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazaione.
Alla data odierna, gli addetti segnalano i troppi mancati pagamenti delle dovute retribuzioni, novembre e dicembre, e tra qualche giorno anche gennaio, da parte del Consorzio Unico di Bonifica della Basilicata.
Ennesimo scaricabarile tra Consorzio di Bonifica e Regione Basilicata.
Riteniamo che siano in atto una serie di strane convergenze di interessi personali e politici, che stanno facendo emergere una raccapricciante strumentalizzazione dei dipendenti, da ambo le parti. al fine del raggiungimento di un unico obbiettivo :” VIE BLU deve cessare di esistere”.
Al fine di evitare gravi, atipiche e clamorose manifestazioni di protesta, opportune e legittime, ci preme comunque esaminare in modo approfondito e documentato, quello che alcuni vorrebbero far passare come “il problema lucano”.
Tralasciamo gli aspetti sociali, economici e conflittuali che tale gravosa situazione riverbera sulla vita dei lavoratori e delle loro famiglie.
Dal 2008 al 2016 il progetto, per un importo complessivo annuo di circa € 12.500.000, risultava finanziato nell’ambito del PO FESR 2007-2013 (programma operativo – fondo europeo di sviluppo regionale), dunque fondi comunitari, come obbiettivi strategici inquadrati all’interno dell’asse iv “ valorizzazione dei beni culturali e naturali” e asse vii “energia e sviluppo sostenibile”.
A partire dall’annualita’ 2017 il progetto vie blu grava interamente su capitoli di spesa esclusivamente rinvenenti dal bilancio regionale.
Riteniamo incomprensibile e scellerata tale scelta .
Operando una sintesi del PO FESR 2014/2020 si evince una dotazione finanziaria complessiva totale pari a circa 850 milioni di euro – 50% sostegno UE / 50% finanziamento pubblico nazionale -. risorse destinate alle regioni meno sviluppate.
Grave e incomprensibile e’ la scelta della regione Basilicata di non aver individuato, nelle attività del progetto vie blu, gli assi strategici dello stesso, attraverso gli strumenti finanziari che la CE mette a disposizione.
La sintesi, del Dipartimento Programmazione e Finanza, che accompagna il documento PO FESR 2014/2020, descrive uno scenario economico-sociale devastante.
Inesorabile declino di quasi tutti gli indicatori principali – crescita, sviluppo, occupazione ed altro -.
Pertanto, in coerenza con la strategia della CE riferita a una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e al raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale, la regione Basilicata individua gli assi prioritari – 9 per la precisione -.
Ora, la domanda diventa legittima: la lenta e progressiva spoliazione, attuata con inganno, delle attività di VIE BLU sarà pagata a caro prezzo da tutti i lavoratori, operai e impiegati, circa 700 persone?
Non e’ forse vero che in Basilicata stiamo assistendo, da molti anni, ad un aumento delle diseguaglianze tra persone, quella che oppone la democrazia e la giustizia sociale all’ascesa di lobby oligarchiche.
Si palesa sempre più quella violenza sociale attuata tramite la concentrazione della ricchezza nelle mani dei pochi, che aumentano a dismisura le posizioni di rendita finanziaria.
Certo e’ che risulta sempre meno incisiva, l’azione del governo regionale, per ridurre le disparità. Triste e mortificante ormai e’ il lassismo delle parti sociali che, da molto, tollerano tali gravose situazioni.
Auspichiamo un ravvedimento della giunta regionale affinché possano essere adottate soluzioni concrete e condivise, nonché finanziamenti inquadrabili nei summenzionati assi prioritari.
Non saremo gli agnelli sacrificali di qualche ente deciso a sopravvivere a se stesso e alla devastazione economica che ha prodotto.
Come non saremo e non diventeremo “il sacrificio” al fine del riordino di gruppi di potere all’interno della macchina regionale.
Tanto dovuto per opportuna chiarezza e conoscenza.
“Siamo al fianco dei lavoratori coinvolti nel progetto ‘Vie Blu’ per le difficoltà che da settimane vivono legate agli stipendi pagati a singhiozzo e al protrarsi delle incertezze sui pagamenti degli arretrati. Problemi che si riversano sulla loro vita e delle loro famiglie”. E’ quanto dichiara l’on. Cosimo Latronico (Noi con l’Italia). “E’ necessario che questo patrimonio venga incluso in un asse strategico della programmazione europea – conclude il deputato – così da dare un ruolo a centinaia di operatori da anni impegnati nel campo della tutela e della difesa del suolo”.
Gen 29