Il Consigliere regionale Nicola Benedetto commenta la sentenza del Tar su Tempa La Petrosa: “Solo ultimo effetto Decreto-Legge Sblocca Italia del Governo Renzi. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
La sentenza del Tar che sulle autorizzazioni ambientali relative al permesso di ricerca Tempa La Petrosa dà ragione alla Total è solo l’ultimo effetto del decreto-legge Sblocca Italia approvato dal Governo Renzi con il risultato di dare disco verde all’impiego delle trivelle sull’intero territorio regionale. Lo stesso comportamento della Regione dimostra l’impotenza a contrastare l’atto governativo che impone il centralismo ed esautora le Regioni, mettendo in un angolo i Comuni. Come sottolinea la sentenza Tar, la Regione “non ha inteso replicare in diritto alla tesi della parte ricorrente, essendosi limitata a evidenziare la mancata comunicazione all’ufficio compatibilità ambientale di tale opzione, riconoscendo anzi che tale ufficio: non essendone a conoscenza, ha proseguito nell’iter istruttorio di Via, che altrimenti sarebbe stato archiviato in ragione della nuova istanza”. Comprendo la volontà e l’impegno di sindaci dei comuni interessati che non hanno alcuna intenzione di subire lo strapotere delle compagnie petrolifere. Ma è evidente che solo il nuovo Parlamento potrà mettere fine a questa situazione con l’unico strumento efficace che è l’annullamento del decreto legge-Renzi dopo che il referendum anti-trivelle, annullato per mancanza del quorum, in Basilicata ha registrato il 65% di “no” a Renzi. Se poi si aggiunge, come ho denunciato, che il Cova di Viggiano estrae petrolio senza depurare le acque di processo, è ancora più evidente la necessità di imporre un freno all’attività di estrazione e produzione sulla testa dei cittadini, dei territori e degli enti locali.