Presso la sala Levi di Palazzo Lanfranchi a Matera si è svolto il terzo appuntamento di “Dove hai detto che abiti? Le nostre Strade..la nostra Storia”, un racconto a più voci sulla famiglia Persio, a cura dei soci del Circolo La Scaletta.
Dopo i saluti del vicepresidente Nicola D’Imperio, Rosanna Festa ha ripercorso il contesto storico, politico e sociale in Italia e in Basilicata nel XVI secolo, epoca in cui visse l’illustre materano Ascanio Persio, a cui è stata intitolata una delle strade centrali di Matera, e la sua famiglia.
Protagonisti dell’incontro i bambini delle classi quarte dell’Istituto Pascoli che, coordinati dalla docente Liliana Iampietro, hanno realizzato i disegni ispirati alle opere di Altobello Persio e un video in cui come piccoli ciceroni spiegano alla cittadinanza, davvero poco informata, chi erano i Persio.
Informazioni, aneddoti e curiosità, apprezzati dal numeroso pubblico in sala, sono emersi nel racconto per immagini proposto da Nino Vinciguerra, appassionato conoscitore della storia di Matera, illustrata in varie occasioni grazie al suo prezioso archivio fotografico. Edoardo delle Donne, storico dell’arte, in una lezione dettagliata e coinvolgente ha posto l’attenzione sulle principali opere dello scultore Altobello Persio, capostipite di artisti e intellettuali lucani, soffermandosi in particolare sul Presepe, la Cappella dell’Annunziata e il dossale d’altare di San Michele, che si possono ammirare nella Cattedrale della Città, e sul Cristo risorto, presente a Palazzo Lanfranchi.
I fratelli più noti dei Persio, il filosofo Antonio e l’umanista e grecista Ascanio, sono stati ricordati da Stefania De Toma, che ha sottolineato l’importanza dell’ opera “Discorso intorno alla conformità della lingua italiana con le più nobili antiche lingue, e principalmente con la greca”, in cui Ascanio Persio, mettendo in evidenza l’influenza della lingua greca sui dialetti italiani in particolare quelli del Sud, rivendicava il ruolo dell’Italia meridionale come bacino e riserva linguistica da utilizzare per la formazione della lingua nazionale.
Nel corso della serata sono stati ricordati anche i discendenti, i medici Antonio e Ascanio Persio, residenti ad Altamura (Bari.)
I saluti finali sono stati affidati ad Ivan Focaccia, che ha invitato il pubblico ai prossimi appuntamentiche saranno dedicati ai materani illustri Nicola Festa e Vincenzo Cappelluti.