Le trivelle non arriveranno mai a Senise: su questa conclusione dell’ incontro che si è svolto a Senise con l’assessore regionale all’ambiente Francesco Pietrantuono, per discutere sulla vicenda di Tempa La Petrosa, c’è il nostro massimo impegno e la nostra massima condivisione del percorso politico-istituzionale indicato dall’assessore. Lo afferma Angelo Rosella (Civica Popolare-Idv) che aggiunge: il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Basilicata, annunciato da Pietrantuono, insieme ad altre azioni tecnico-giuridiche, è sicuramente un primo passo importante a cui farne seguire altri. Noi – dice Rosella – pensiamo che la battaglia contro le multinazionali petrolifere non si debba combattere solo in aule giudiziarie ma anche e soprattutto in Parlamento. Il Parlamento che sarà eletto il 4 marzo prossimo deve occuparsi di modificare il decreto Sblocca Italia che ha dato possibilità all’istanza di permesso di ricerca idrocarburi della Total di scavalcare il parere negativo di Regione e Comuni. Su questo i cittadini lucani si sono già pronunciati con nettezza in occasione del referendum che però non ha raggiunto il quorum richiesto. La presenza nel vasto territorio interessato della diga di Monte Cotugno a Senise, infrastruttura strategica per le esigenze idriche potabili, agricole ed industriali delle comunità lucane e pugliesi da sola dovrebbe smontare ogni tesi pro-petrolieri. Lo abbiamo sostenuto e lo ribadiamo: siamo dalla parte dei sindaci e delle popolazioni . Per noi la tutela dell’ambiente, della salute dei cittadini dei comprensori a forte rischio resta un obiettivo prioritario sul quale converge l’impegno nazionale di Civica Popolare.
Feb 06