Angela Uricchio, segretaria generale della Flc Cgil Matera, in una nota denuncia “i comportamenti lesivi della dignità del personale Ata da parte del dirigente scolastico Carmela Liuzzi, attualmente in servizio presso l’istituto comprensivo di Valsinni”. I fatti sarebbero stati accertati anche in altri istituti scolastici della provincia di Matera e Potenza, in particolare Tursi, Valsinni, Moliterno e Calvello. Di seguito la replica di Carmela Liuzzi e la nota inviata da Angela Uricchio della Cgil.
Replica del dirigente scolastico Carmela Liuzzi
ho letto con sconcerto l’attacco mediatico di inaudita violenza denigratoria portato nei miei confronti dal segretario provinciale della FLC Angela Uricchio, le cui lesive affermazioni saranno devolute alla valutazione della competente autorità giudiziaria penale.
Tuttavia in questa sede mi preme replicare per informare correttamente i lettori e gli utenti della delicata funzione pubblica di cui sono titolare, in ordine alla reale portata delle questioni sollevate .
Il carattere strumentale delle affermazioni della Uricchio si palesa da solo laddove afferma che “tutti sanno, ma nessuno interviene” con ciò insinuando l’ulteriore fantasiosa accusa che gli organi e le autorità preposte al controllo dei miei compiti sarebbero inclini alle omissioni.
La segretaria provinciale scorrettamente ha poi omesso di riferire che la vicenda segnalata alla Procura della Corte dei Conti non è mai andata a giudizio essendo stata direttamente archiviata sin dal 2014.
Non è corretta neanche la vicenda dell’assistente amministrativa a suo tempo impiegata presso l’Istituto di Tursi che non fu affatto licenziata, quanto piuttosto non ottenne la proroga; se la Uricchio afferma che la questione è sub judice, è quantomeno irrispettoso da parte della stessa verso la Magistratura strumentalizzare gli esiti della futura decisione.
Infamante è l’affermazione che a seguito di miei presunti atteggiamenti inadeguati vi sarebbero stati “vari interventi del 118” per soccorrere i lavoratori dipendenti dell’Istituto.
L’intervento del 118 è stato strumentalmente richiesto in una sola occasione nel lontano 2014 da una dipendente le cui successive e connesse rimostranze, in quanto infondate, sono state puntualmente archiviate dalla Procura della Repubblica di Matera.
Particolarmente calunnioso è poi il torbido tentativo di strumentalizzare la scomparsa del compianto responsabile dei servizi generali amministrativi dell’Istituto, deceduto in casa sua; la diagnosi delle patologie prospettate in capo al direttore sembra affidata, con scarso buon gusto, post mortem, alla segretaria provinciale della FLC CGIL. L’infamante affermazione in quanto non veritiera e lesiva della mia onorabilità, sarà devoluta anch’essa alla competente Autorità giudiziaria, da cui, a tutt’oggi, non ho avuto comunicazione del deposito di una denuncia nella caserma di San Giorgio.
Per quanto concerne, infine, il confronto in essere con il personale ATA dell’Istituto comprensivo di Valsinni in ordine alla modulazione dell’orario di lavoro, strutturato in modo tale da rendere funzionale e rispettoso delle norme il servizio per l’utenza, gli Ispettori scolastici e quelli della Direzione provinciale del Lavoro, specificamente interessati, dopo gli accertamenti del caso non hanno mosso alcun rilievo e ad oggi non è intervenuta alcuna decisione di una qualche autorità giudiziaria che abbia dichiarato illegittima l’organizzazione adottata. L’orario di lavoro “frammentato”, denunciato soltanto da due collaboratori scolastici, è riferito ai due giorni settimanali di rientro. L’orario in vigore è redatto in osservanza del contratto del comparto scuola, che prevede, nei giorni di rientro, la pausa obbligatoria. A tutt’oggi nonostante i reiterati annunci non è pervenuta notifica di ricorso dinanzi al Giudice del Lavoro, dinanzi al quale farò valere le valide ragioni della scelta compiuta.
Nell’esercizio delle mie funzioni ho sempre doverosamente privilegiato il confronto ed il dialogo con le altre Istituzioni, compreso il Comune di Tursi (è di pochi giorni fa’ una cordiale telefonata con il Sindaco), con i collaboratori ed i dipendenti tutti dell’Istituto, senza però mai arretrare di fronte alla necessità di assicurare il rispetto delle regole e della trasparenza al fine di garantire l’effettività del servizio dell’importante primaria agenzia educativa che è la scuola. La mia storia professionale è stata sempre improntata ad assicurare con abnegazione le funzioni direttive affidatemi nell’interesse dell’utenza e della Pubblica Amministrazione.
Angelo Uricchio (segretaria generale della Flc Cgil Matera): “Tutti sanno ma… nessuno interviene”.
La Flc Cgil di Matera, nell’ambito delle sue prerogative sindacali per la tutela del personale scolastico, del rispetto delle condizioni contrattuali e la difesa dei lavoratori da vessazioni e anomalie nel rapporto con la dirigenza, denuncia i fatti che stanno caratterizzando la gestione della preside Carmela Liuzzi nelle scuole da lei dirette. Si tratta di gravi situazioni, anche certificate dagli organismi giudiziari e dell’amministrazione scolastica, che compromettono insanabilmente il rapporto tra dirigenza e lavoratori della scuola.
C’è assoluta necessità di un intervento risolutivo da parte delle autorità pubbliche perché in questo modo non si può andare avanti.
Per questi motivi, la Flc Cgil denuncia quanto accaduto in tutte le scuole in cui ha prestato servizio la prof.ssa Liuzzi.
La dirigenteè stata sottoposta a vari procedimenti giudiziari (noti all’Ufficio scolastico regionale) ed è sempre stata riconosciuta responsabile delle accuse che le sono state mosse. In un Istituto della provincia di Potenza è stata condannata dal giudice del lavoro e segnalata alla Corte dei conti; a Tursi è stata condannata dal giudice del lavoro per aver licenziato in tronco un assistente amministrativo (ricorso tuttora pendente proposto dalla Direttrice Amministrativa di Tursi).
In conseguenza dei suoi atteggiamenti, vari sono stati gli interventi del servizio del 118 nella scuola dell’infanzia e segreteria per soccorrere i lavoratori.
Persino l’amministrazione comunale di Tursi hasegnalato i comportamenti scorretti e poco istituzionali tenuti dalla dirigente sia all’Ufficio Scolastico Regionale e provinciale che all’opinione pubblica.
All’I.C di Valsinni dove è tutt’ora in servizio il personale ATA per il tramite del sindacato FLC ha più volte chiesto l’intervento degli ispettori, l’ultima richiesta è stata anche avanzata dalla moglie del DSGA, deceduto il giorno dopo aver chiamato il Sindacato a seguito di numerosi e spiacevoli episodi.
Alle inascoltate richieste di intervento mosse a tutti i livelli istituzionali è stata depositata da alcuni collaboratori scolastici denuncia – querela presso la Caserma dei Carabinieri di San Giorgio Lucano.
L’esito delle visite ispettive ha prodotto l’adozione di unprovvedimento disciplinare (Sospensione dal servizio per 3 giorni) da parte dell’Ufficio Scolastico Regionale alla DS liuzzi.
Malgrado ciò il dirigente scolastico Liuzzi continua nel suo agire irrespettoso di norme e regole, tanto che i Collaboratori hanno proposto Ricorso al giudice del lavoro di Matera difesi dall’avvocato Raffaele Garofalo di Bari.
Ora è il caso che si metta la parola fine a questo stillicidio, con un intervento definitivo nei confronti della dirigente Liuzzi e nell’interesse dei lavoratori della scuola che devono poter svolgere i propri compiti nel solco delle norme contrattuali e dei normali e corretti rapporti che devono sempre contraddistinguere i diversi livelli dell’organizzazione scolastica.
La documentazione che segue (in allegato), che rappresenta solo una sintesi delle vicende consumatesi in più anni, può dare l’idea del problema che il sindacato sottopone all’opinione pubblica.
Ulteriore e precisa documentazione è custodita nella sede della FLC di Matera che sarà messa a disposizione per gli approfondimenti del caso.
Seconda nota inviata da Angela Uricchio, Segretaria Generale Provinciale
La FLC CGIL di Matera, nella persona della Segretaria Generale Angela Uricchio, in occasione di quest’ultima battaglia sindacale che l’ha vista contrapporsi ad una dirigente scolastica della provincia di Matera per tutta una serie di violazioni, commesse e perpetrate nel tempo, in materia di lavoro, fortemente lesive della dignità dei lavoratori ringrazia tutti coloro che, dimostrando senso civico, dignità e forza, hanno denunciato i “fatti” a tutte le organizzazioni sindacali, ponendo la FLC nella condizione di farsene carico e di poter adire a tutte le azioni sindacali necessarie al ripristino di tutele e diritti, sanciti dalle vigenti disposizioni in materia del lavoro.
Azioni sindacali svolte, con il sostegno della FLC NAZIONALE , nella piena consapevolezza della presenza sul nostro territorio di tanti dirigenti scolastici che dirigono le scuole rispettando i lavoratori, instaurando un confronto costante con le organizzazioni sindacali, riaffermando il principio del riconoscimento della contrattazione collettiva e del rispetto del CCNL, come fonte deputata, oltre che alla determinazione dell’assetto retributivo, alla valorizzazione dei lavoratori e delle prerogative contrattuali attinenti il mondo del lavoro. Nell’ottica di una rinnovata cultura di giustizia sociale, ispirata alla pedagogia critica di don Milani, si riafferma che la FLC di Matera continuerà le sue battaglie nei confronti di quei dirigenti scolastici che, negando ogni confronto e dialogo con i lavoratori, arrivano a negare agli stessi il godimento delle ferie.
Si ringrazia la FLC Nazionale per il supporto continuo dato a questa, nella consapevolezza della necessità di ricostruire un autentico dialogo sindacale in provincia di Matera partendo dall’orgoglio, dalla coerenza e dal lavoro della FLC di questi ultimi anni, unico sindacato che si è opposto ai tentativi di alcuni dirigenti scolastici di gestire i luoghi di lavoro con meno diritti, meno tutele e meno democrazia.
Angela Uricchio, Segretaria Generale Provinciale
Di seguito la nota di memoria estratta dagli atti in possesso del Sindacato
Salvatore Tariello, Sergio Verde, Adelina Settembrini, collaboratori scolastici dell’Istituto comprensivo Isabella Morra di Valsinni, il 16 maggio 2017 hanno esposto querela ai carabinieri di San Giorgio Lucano per i seguenti fatti:dall’inizio dell’anno scolastico 2015/2016 e in difformità a quanto disposto dal Ccnl del comparto scuola, sono stati costretti dal dirigente scolastico ad osservare un orario di lavoro frammentato, tanto da dover occupare tutta la giornata per dover effettuare un servizio di sole 7 ore e 12 minuti, con ciò subendo un notevole stress psico-fisico(debitamente documentato da certificazioni sanitarie); a nulla sono valse le proposte di modifica da parte degli stessi dell’orario di lavoro, proposte fatte in osservanza del principio di buon funzionamento dell’istituzione scolastica, con conseguente violazione da parte del dirigente scolastico, prof.ssa Carmela Liuzzi, dei principi di buona fede, di correttezza, di buon andamento e di trasparenza della e nella Pubblica Amministrazione.
Il problema è stato successivamente esposto nell’assemblea sindacale Flc Cgil di Matera, tenutasi il 26 ottobre 2015 a Valsinni e in conseguenza della quale il giorno seguente è stata richiesta al dirigente scolastico l’applicazione degli art. 51 e 53 del Ccnl.
Anche il dirigente della segreteria, Pasquale Capalbo, il 29 ottobre 2015, ha formulato una proposta di articolazione oraria condivisa e sottoscritta da tutti i collaboratori scolastici perché più rispondente alle esigenze dei singoli e di servizio.
Il 2 novembre 2015, il dirigente scolastico ha convocato i collaboratori scolastici, il dirigente della segreteria e l’assistente amministrativo per definire l’orario di lavoro; in realtà si è limitato alla sola lettura e imposizione dell’orario da lei formulato univocamente, senza tenere in alcuna considerazione né le proposte degli stessi collaboratori né del dirigente della segreteria; inoltre, in palese contrasto con la disciplina vigente, ha negato il diritto al servizio mensa ai collaboratori scolastici in servizio nella fascia oraria e riconoscendolo ai soli docenti, con evidente comportamento discriminatorio tra le due figure lavorative.
Il dirigente scolastico in questione si è anche reso responsabile di comportamenti gravemente irrispettosi e lesivi della dignità e della libertà morale dei lavoratori, sfociati in vere e proprie violenze e aggressioni verbali, ponendo i suoi sottoposti in uno stato psicologico dannoso per la loro stessa salute.
Il 19 novembre 2015, i collaboratori scolastici, con il sostegno delle sigle sindacali, hanno provveduto a contestare il Piano annuale delle attività del personale Ata e ciò al fine di tutelare i diritti costituzionalmente garantiti e compromessi da condotte dispotiche e antigiuridiche tenute dal dirigente scolastico.A distanza di mesi, non è stato ottenuto alcuno dei provvedimenti risolutori sperati.
Solo il 12 febbraio 2016, l’Ufficio scolastico per la Basilicata ha disposto un incarico ispettivo al fine di verificare quanto segnalato con riferimento ad alcuni comportamenti assunti dal dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo di Valsinni. In tale occasione, rilevante è stata la testimonianza del dsga Pasquale Capalbo, interrogato sulle modalità con cui si era proceduto alla predisposizione del Piano delle attività del personale Ata nell’a.s. 2015/2016. Capalbo è morto il 22 ottobre 2016, dopo aver dichiarato di vivere la sua situazione lavorativa con particolare disagio e di sentirsi spesso trattato con sufficienza e con atteggiamenti poco rispettosi del suo lavoro e della sua persona.
Dall’ispezione è emerso che lo stile di gestione del dirigente ha determinato un clima di tensione tra le due figure apicali dell’I.C. di Valsinni (il dirigente scolasticoe il dirigente della segreteria) e anche fra il dirigente scolastico e i collaboratori scolastici, clima che si è ulteriormente deteriorato in seguito all’assemblea sindacale del 26 ottobre 2015.
Quanto alle questioni dell’orario di lavoro e alla fruizione della mensa scolastica da parte dei collaboratori scolastici, entrambe sono state risolte in favore dei collaboratori stessi, con invito alla dirigente di adeguarsi quanto prima alla corretta osservanza delle norme legislative e contrattuali.
Diverse sono state le missive del 14 aprile 2016 protocollate dai collaboratori denuncianti, in cui si invoca il rispristino di una situazione di legalità, adducendo a sostegno delle richieste stesse certificati medici attestanti il forte disagio psico-fisico al quale si sentivano sottoposti, lettere di fatto ignorate dal dirigente scolastico .
In occasione dell’avvio del nuovo anno scolastico, la dirigente Liuzzi ha nuovamente imposto, unilateralmente, un orario difforme dalla disciplina legale e contrattuale, del tutto uguale a quello dell’anno precedente, senza tenere conto della proposte di orario avanzate dai collaboratori nell’anno precedente.
Di fondamentale importanza è stata la visita ispettiva del 9 novembre 2016 degli Ispettori del lavoro, chiesta dai collaboratori con lettera del 13 ottobre 2016, volta a contestare l’illegittimo orario spezzettato imposto dal dirigente scolastico.
Altra ispezione è stata disposta il 1 marzo 2017 dal dirigente titolare dell’Ufficio scolastico regionale per la Basilicata, in occasione della quale sono stati sentiti tutti i collaboratori scolastici, la moglie del defunto segretario Pasquale Capalbo e tutti colori portatori di conoscenze rilevanti per la ricostruzione dei fatti.
Degne di rilievo sono state le dichiarazioni della signoraGuidone, moglie del segretario Capalbo, la quale ha fatto presente la situazione di forte disagio vissuta dal marito, della sua intenzione di voler cambiare sede di servizio e del fatto che il giorno prima del decesso di Capalbo c’è stata una lunga telefonata con la segretaria Generale Provinciale di Matera della Flc Cgil, Angela Uricchio, nella quale Capalbo le chiedeva aiuto nel risolvere la situazione ormai degenerata al punto da provocargli addirittura disturbi del sonno.
Dall’ispezione è emerso che dal giorno del suo insediamento, 01/09/2015, la preside Liuzzi ha creato un clima di tensione e di scarsa comunicazione con buona parte del personale Ata e in primis con il segretario Capalbo, il quale era stato condizionato fortemente nello svolgimento delle sue funzioni, persino nei rapporti con gli assistenti amministrativi, ed era stato sottoposto dal dirigente a un forte condizionamento psicologico e quindi a un forte stress emotivo.
I collaboratori interrogati hanno lamentato un comportamento eccessivamente autoritario e poco rispettoso della loro dignità personale, tanto da potersi già ritenere esistenti i presupposti del mobbing.
Alla luce di quanto emerso dalla visita ispettiva, alla dirigente Liuzzi è stato imposto di stabilire un rapporto di fiducia e di collaborazione nei rapporti interpersonali con il personale, in particolare con i collaboratori scolastici, e di osservare una condotta conforme ai principi di correttezza, astenendosi da comportamenti lesivi della dignità della persona o che potessero comunque nuocere all’immagine dell’amministrazione.
Sempre in seguito a ispezione e con provvedimento n. 23/2017, l’Ufficio scolastico regionale ha comminato alla dirigente Liuzzi sanzione disciplinare con la sospensione dal servizio, con privazione della retribuzione per tre giorni (dal 24/08/2017 al 26/08/2017).
Con l’avvio dell’anno scolastico 2017/2018, il dirigente scolastico ha nuovamente imposto un orario identico a quello dei due anni precedenti, non tenendo in alcuna considerazione né le proposte fatte dai collaboratori né le risultanze delle visite ispettive; in considerazione di tale atteggiamento, i collaboratori si sono visti costretti a richiedere nuovamente l’aiuto del sindacato, presentando una richiesta urgente di intervento, richiesta che il sindacato ha provveduto a inviare tempestivamente all’Ufficio scolastico provinciale e regionale, al Ministero, e al sottosegretario Vito De Filippo.
Inoltre, il sindacato si è avvalso dell’assistenza legale dell’avvocato Raffaele Garofalo, che ha inviatoun atto di diffida alla stessa dirigente. Non avendo ottenuto alcuna risposta, ha provveduto a depositare ricorso al giudice del lavoro.
E’ indispensabile precisare che il dirigente Liuzzi ha messo in atto simili gravi comportamenti in tutte le scuole in cui ha prestato servizio.