Un materano di 44 anni aveva preso il vizio di rubare carburante all’azienda per aiutare l’amico in difficoltà economiche. Nel corso di un pattugliamento notturno, i Carabinieri di Faenza hanno sorpreso “pizzicato” in flagrante un autista dipendente di una ditta di autotrasporti originario di Montescaglioso che, secondo i militari, stava travasando il gasolio dal serbatoio dell’autocarro aziendale in quello dell’autovettura di un suo amico, un corregionale domiciliato nel forlivese. I due si sarebbero dati appuntamento nella zona industriale a ridosso del casello autostradale dell’A14, ma il loro piano è saltato e sono stati arrestati per furto aggravato in concorso.
Due Carabinieri in servizio al nucleo radiomobile di Faenza, verso l’una di notte di mercoledì, stavano pattugliando la zona del casello autostradale per prevenire furti ai danni di attività commerciali e abitazioni. I due militari si sono insospettiti quando hanno intravisto qualcuno che stavano armeggiando vicino a un autocarro affiancato da una Peugeot station wagon stranamente parcheggiata di traverso, in corrispondenza della parte posteriore del mezzo pesante, in un’area di sosta poco illuminata. I Carabinieri si sono avvicinati e hanno puntato i fari sui due veicoli “sospetti”: due uomini, secondo quanto riportato dai militari, stavano riempiendo una tanica con un tubo che “pescava” direttamente dal serbatoio dell’autocarro. I due Carabinieri, inoltre, hanno notato che del gasolio era stato versato sulla fiancata dell’auto, segno che il serbatoio era stato appena riempito oltre l’orlo.
Davanti all’evidenza dei fatti, i due avrebbero ammesso le loro responsabilità. Il conducente dell’autocarro, un 44enne di Montescaglioso che lavora per un’azienda di Matera già conosciuto alle forze dell’ordine, avrebbe dichiarato che la sera precedente, mentre si trovava in viaggio diretto per lavoro in nord Italia, il suo amico – un 45enne residente a Castrocaro Terme – gli avrebbe confidato di trovarsi economicamente “in cattive acque”: quindi l’autista, per dargli una mano, gli avrebbe proposto di incontrarsi a Faenza per offrirgli un “rifornimento” illecito, a discapito della ditta proprietaria del mezzo pesante. I due hanno ammesso di aver effettuato il travaso avvalendosi di una tanica di plastica e di un tubo di gomma, che i militari dell’arma hanno sequestrato. Gli uomini sono così stati arrestati per furto aggravato in concorso e hanno trascorso la notte in camera di sicurezza. Giovedì mattina il Pubblico ministero Daniele Barberini della Procura della Repubblica di Ravenna, nel convalidare l’arresto, ha disposto la loro immediata liberazione, rinviando il processo a data da destinarsi.