Anche in Basilicata, terra di abusivismo edilizio, la proposta di condono sbandierata da centrodestra in questa campagna elettorale per catturare un po’ di voti, va rispedita al mittente. Lo afferma Angelo Rosella capolista per Civica Popolare al Senato (proporzionale). In proposito i dati del Rapporto Ecomafie Legambiente riferiscono che la nostra regione è undicesima nella classifica regionale per illegalità nel ciclo del cemento con 179 infrazioni accertate (il 4% del totale nazionale), 167 denunce, 10 arresti e 22 sequestri. Per questo non possiamo che condividere la valutazione di Legambiente: ancora una volta in Italia si vogliono premiare i furbi e per raccogliere voti attraverso la promessa di un nuovo e scellerato condono edilizio che dimentica le illegalità consumate fino ad oggi, giustificando l’abusivismo di necessità. Il Paese ha bisogno di ben altre cose: di interventi concreti di messa in sicurezza dei territori, di legalità, riqualificazione del patrimonio edilizio e rigenerazione urbana, e interventi di risanamento ambientale, non più rimandabili.
La piaga dell’ abusivismo edilizio – afferma Rosella ribandendo che la legalità è un punto cardine del programma elettorale di Civica Popolare – è una piaga che secondo il Cresme, tra costruzioni ex novo e ampliamenti significativi, produce in Italia più di 20mila case ogni anno. Una casa abusiva può costare anche la metà di una costruzione in regola, basti pensare che tutta la filiera ha un prezzo ridotto: i materiali acquistati in nero, la manodopera pagata in nero, zero spese alla voce sicurezza del cantiere.È un fenomeno che devasta i luoghi più belli del Paese, mentre i tre 3 condoni degli anni passati sono stati una sciagura per le casse dello Stato e dei comuni con una spesa per urbanizzazioni colossale a fronte di quanto pagato dagli abusivi.