Partenza sprint per il mercato italiano e lucano dell’auto nel 2018: a gennaio sono state vendute 177.822 vetture, il 3,36% in più dello stesso mese dell’anno scorso. Un andamento che – conferma Nicola Pessolano, componente del direttivo provinciale Confcommercio Imprese Italia Potenza e dirigente Federauto-Confcommercio – trova conferme in Basilicata a conclusione di un 2017 che è andato benissimo ed ha segnato la ripresa delle vendite specie dei modelli prodotti dalla Fca a Melfi. Va evidenziato lo sforzo di concentrazione delle Concessionarie sullo smaltimento dello stock di vetture già immatricolate nei mesi precedenti, o frutto delle pressioni sui volumi a chiusura del 2017, elementi che hanno certamente influito sulla quota di vendita del canale privati.
Secondo l’analisi condotta dall’Osservatorio di mercato Federauto sulla base dei dati del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti un anno fa erano state immatricolate, complessivamente, 172.034 auto, nel mese di dicembre 2017 sono state invece immatricolate 121.479 autovetture, con una variazione di -2,87% rispetto a dicembre 2016, durante il quale ne furono immatricolate 125.063. Nello stesso periodo di gennaio 2018 sono stati registrati 392.268 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +3,70% rispetto a gennaio 2017, durante il quale ne furono registrati 378.270 (nel mese di dicembre 2017 sono stati invece registrati 355.863 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -10,41% rispetto a dicembre 2016, durante il quale ne furono registrati 397.212). Nel mese di gennaio 2018 il volume globale delle vendite (570.090 autovetture) ha dunque interessato per il 31,19% auto nuove e per il 68,81% auto usate.
Sono convinto – aggiunge Pessolano – che il mercato dell’auto andrà meglio nel 2018 innanzitutto per la diffusa necessità degli automobilisti di cambiare auto. Il nostro parco auto è troppo vecchio, con una media sino a 17 anni di vita e quindi l’acquisto non può essere ulteriormente rinviato e poi il nuovo modello che sarà prodotto sempre dalla Fca a Melfi in sostituzione della Punto e messo in vendita, ci dicono, entro la prossima estate è un fattore di incremento delle vendite. Per noi in Basilicata – continua il dirigente Confcommercio – c’è un doppio vantaggio: la produzione a Melfi e una rete commerciale che si consolida con le possibilità di incrementare occupazione diretta ed indotta. Anche per questa ragione siamo impegnati ad associare in Federauto i titolari lucani di esercizi ed attività di vendita auto perché c’è bisogno di fare rete e di affrontare adeguatamente i nuovi scenari di mercato specie per target di acquirenti e di modelli.
Inoltre – aggiunge- i recenti temi legati allo sforamento delle soglie di inquinamento nelle principali città italiane ripropongono, come ampiamente previsto, i problemi connessi alla dimensione del parco circolante, in particolare quello ante Euro 3, immatricolato oltre 17 anni fa, che conta quasi 10 milioni di autovetture e veicoli commerciali leggeri. Appare singolare che, nonostante il perdurare di iniziative scoordinate da parte delle amministrazioni locali, già più volte sottolineate dalla nostra Associazione, nessun partito abbia inserito il tema dello svecchiamento del parco auto all’interno del proprio programma politico.