Presentato in mattinato il bilancio dell’attività svolta nel 2017 dall’Associazione Famiglia e Sussidiarietà e le iniziative previste per il 2018.
Durante l’incontro si è discusso della problematica sociale legata al sovraindebitamento, cioè di una situazione debitoria non più gestibile da parte di numerose famiglie e imprese, della costituzione di parte civile, a sostegno delle vittime, nel processo per i fatti di usura e estorsione a Ferrandina e del ripetersi degli eventi criminosi a Scanzano.
All’incontro hanno partecipato l’avvocato Pietro Mazzoccoli, Vincenzo Malfa, Direttore di Altrassociazione. e Angelo Festa, Presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura “Famiglia e Sussidiarietà”. Di seguito il report dell’incontro.
L’Associazione Antiracket e Antiusura “Famiglia e Sussidiarietà è impegnata da oltre sette anni:
nella prevenzione e contrasto alla lotta all’usura e all’estorsione, ai sensi dell’art. 644 e art. 629 del Codice penale, segnalando, attraverso specialisti del settore, tutte le tutele che la legge prevede a tutela e difesa dei cittadini-consumatori e degli operatori economici a rischio di estorsione e usura;
promuovere iniziative per il contrasto al racket e all’usura, collaborando con le Forze dell’Ordine e difendendo le vittime della criminalità anche attraverso la costituzione di parte civile nei procedimenti penali, tutelando gli interessi dei soggetti aventi diritto ai benefici della legge 108/96 e n. 44/1999;
nell’attività di assistenza, informazione e consulenza per il ricorso alla Legge n. 3 del 2012 sul sovraindebitamento, la quale definisce il sovraindebitamento come “una situazione di perdurante squilibrio tra le obbligazioni assunte e il patrimonio liquidabile per farvi fronte, nonché la definitiva incapacità del debitore di adempiere regolarmente le proprie obbligazioni”.
La Legge suddetta offre tre possibilità per uscire da una situazione di sovraindebitamento insostenibile: la procedura dell’accordo del debitore (dedicata a imprenditori non fallibili e liberi professionisti); la procedura del piano del consumatore (si caratterizza per l’assenza di un procedimento volto ad acquisire il consenso dei creditori); in alternativa o in alcune ipotesi in conseguenza di tali due procedure, quella della liquidazione del patrimonio.
Tra le attività che l’associazione ha portato avanti nel 2017 vi è l’incontro con gli studenti dell’Istituto Tecnico Statale Commerciale e Geometri “Loperfido-Olivetti” di Matera sul tema “Etica, Legalità e Diritti” con la partecipazione del Prof. Giuseppe Acocella, Docente di diritto all’Università degli studi di Napoli Federico Il, che ha tenuto una Lectio Magistralis su: “Legalità ambigua”.
Sempre presso il medesimo Istituto l’incontro su: “Legalità – Don Lorenzo Milani” l’Associazione Antiracket e Antiusura Famiglia e Sussidiarietà insieme alla Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla, in occasione del cinquantenario della morte di Don Lorenzo Milani, hanno voluto far conoscere agli alunni la vita, le scelte, gli scritti di Don Milani, per riflettere sul messaggio educativo che realizzò nella sua celebre Scuola popolare di Barbiana, intesa a colmare gli svantaggi formativi e a ridurre le distanze fra ragazzi di posizioni sociali e culturali diverse, con la partecipazione di Paolo Landi, uno degli alunni più cari a Don Lorenzo Milani e notissimo Presidente dell’Adiconsum.
Tra i tanti eventi pubblici l’Associazione Famiglia e Sussidiarietà ha organizzato nel Comune di Ferrandina (MT), presso la Sala Caputi, il giorno 30 novembre 2017, un convegno sul tema: “Liberi dai debiti – la crisi da sovraindebitamento e le soluzioni possibili”. Durante l’incontro ha partecipato: Gennaro Martoccia – Sindaco di Ferrandina, Luigi Boldrin – Segretario Generale della CCIAA di Matera, Giuseppe Amatulli – Segretario Regionale USR Cisl di Basilicata, Marina Festa – Presidente Adiconsum di Matera, Don Basilio Gavazzeni – Pres. Fondazione Lucana Antiusura Mons. V. Cavalla, Gianni Fabbris – Coordinatore Nazionale Altragricoltura, Antonio Galtieri – Esperto Commercialista, Pietro Mazzoccoli – legale associazione Famiglia e Sussidiarietà, Vincenzo Malfa – Direttore Altrassociazione, Chiara Cappiello – della CCIAA di Matera, Angelo Festa, Presidente Associazione Antiracket e Antiusura “Famiglia e Sussidiarietà” e la giornalista Margherita Agata.
Oltre a questa attività di informazione e formazione abbiamo portato avanti con continuità attività di prevenzione all’usura attraverso la nostra pagina su facebook all’indirizzo https://www.facebook.com/famigliasussidiarieta/, la stampa di una brochure dal titolo “Liberi dall’usura e dal racket, non sei solo!”, dell’opuscolo “Liberi dai debiti” e ascoltato a Matera e in provincia decine di casi a rischio di usura. Sono imprenditori, agricoltori e famiglie alle quali abbiamo cercato di dare delle risposte, per alleviare le ferite che dieci anni di feroce crisi economica hanno inflitto sulla pelle della gente sempre più in difficoltà.
Molte iniziative sono state portate avanti in sinergia con le Istituzioni, in particolar con la Camera di Commercio di Matera, con la Fondazione Lucana Antiusura “Mons. Vincenzo Cavalla”, con l’Adiconsum di Matera, con l’Associazione Altragricoltura e l’Associazione Altrassociazione.
Legge 3 del 2012 detta legge “Salvasuicidi”
In merito alla legge 3 del 2012 detta legge “salvasuicidi” si può esprimere un giudizio positivo, ma dobbiamo affermare che l’attuazione delle norme a favore del consumatore e delle imprese non fallibili sovraindebitate non devono restare solo sulla carta.
Il sovraindebitamento è un problema che tocca da vicino molte famiglie e imprese, artigiani, commercianti, agricoltori che in un momento particolare della loro vita, per cause accidentali e impreviste (riduzione dell’attività, aumento dei costi, etc) si sono visti crollare addosso tutto quel che avevano costruito con l’attività lavorativa.
Se non si risolve il sovraindebitamento delle famiglie vi sarà un’economia sommersa destinata a non produrre utilità sociale e a incrociare la piaga dell’usura. Mentre un imprenditore, liberato dai debiti, ricomincerà la propria attività, assumerà personale e creerà così opportunità di lavoro per gli altri.
Per molti consumatori e imprese risulta anche difficile poter accedere alle procedure previste per l’esdebitazione dei debiti anche per gli alti costi, che possono arrivare a cinque mila euro e oltre.
Ci sono molte persone che hanno perso il posto di lavoro e con un mutuo da pagare e a questa situazione di sovraindebitamento non è possibile aggiungere le spese della giustizia. Occorrerebbe ad esempio il gratuito patrocinio per chi avvia la procedura di esdebitazione o pensare ad altre forme di pagamento, ad esempio a conclusione del pagamento dei debiti.
Comunque è importante che questa legge venga applicata e con celerità da parte dei Tribunali se vogliamo salvare le famiglie e le imprese.
Su questo fronte abbiamo attivato numerosi ascolti e attivato consulenze con legali ed esperti del settore. Voglio ricordare che il 12 dicembre 2016 vi è stato il primo decreto di omologazione del Tribunale di Matera proprio riguardante un lavoratore delle ex Ferrosud da noi assistito. A fronte di una debitoria complessiva di €uro 60.167,93 il Giudice ha omologato il piano che prevede il pagamento di €uro 19.857,82.
Siamo intervenuti con contributi a fondo perduto, per un importo complessivo di €uro 3.445,81, in quattro situazioni di gravi difficoltà economiche pagando direttamente bollette di luce, gas e cartelle esattoriali. Molte sono le famiglie che vivono in una casa senza riscaldamenti né acqua calda in più con luce ridotta che potrebbe essere staccata quanto prima. Sono situazioni anche di estrema povertà quelle che ci vengono presentate.
USURA E ESTORSIONE
L’usura, anche nella nostra Regione, continua a rimanere sommersa perché le caratteristiche di questa pratica sono la solitudine, l’isolamento, la riservatezza, la non condivisione del problema vissuti da chi ne cade vittima. Questo fenomeno si spiega non tanto con la “paura” di chi subisce l’usura (l’esperienza dimostra che chi ha deciso di denunciare l’usuraio, solo molto raramente ha subito conseguenze per la propria sicurezza personale): quando violenza c’è stata, si è avuta quasi sempre all’interno del rapporto d’usura.
In realtà, ciò che pesa in modo decisivo sul rapporto fra usurato e usuraio è la convinzione della vittima di non avere comunque alternative alla propria situazione: solo l’usuraio, al momento del bisogno, lo ha “aiutato”; e anche se man mano gli toglie il patrimonio e la serenità, l’usuraio può, comunque, “dargli” ancora qualcosa. Magari ulteriore denaro, in cambio dell’ennesimo assegno che nessun altro più accetta. Si innesca così una spirale perversa che soltanto la vittima può spezzare, denunciando l’usuraio. In questo modo l’usurato riacquista la propria indipendenza. E ricomincia a vivere.
Per il caso di usura a Ferrandina abbiamo dato mandato all’Avv. Pietro Mazzoccoli di costituirci parte civile. Ora aspettiamo la decisione del Giudice.
I fatti di estorsione Scanzano creano allarme nella fascia Metapontina e risulta sotto attacco dal racket e dell’estorsione.
Non ci stancheremo mai di dire che occorre avere il coraggio di denunciare. Noi come Associazione antiracket e antiusura affiancheremo in ogni sede le vittime dei reati estorsivi