“Agitatevi , perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra fiducia. Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza” – Antonio Gramsci –
Lo scorso 10 febbraio si è svolto a Macerata un corteo antifascista e antirazzista, colorato, pacifico, e soprattutto molto numeroso. Tutti coloro che vi hanno preso parte hanno condiviso l’idea di mandare un segnale forte, a pochi giorni dal vile attacco di Luca Traini a sei ragazzi di colore. Circa ventimila persone hanno sfilato per la città per ribadire quali siano i valori fondanti della nostra Repubblica, e per dimostrare solidarietà nei confronti dei colpiti, la cui unica colpa è stata quella di avere la pelle di un altro colore. Come è ben noto, il responsabile dell’attentato terroristico indossava la bandiera tricolore e ha fatto il saluto romano mentre veniva arrestato dalle forze dell’ordine. Nella sua casa sono stati trovati una copia del Mein Kampf di Hitler ed una bandiera con la croce celtica. Questo quadro è reso ancor più drammatico dal fatto che lo scorso anno Luca Traini si fosse candidato con la Lega alle elezioni comunali di Corridonia, mostrando una continuità morale e politica tra ambienti neofascisti e destra parlamentare. L’attentato terroristico è stato condannato anche dall’Unione Europea che lo ha definito, infatti, come un “episodio di inquietante razzismo e nazismo”.
La totalità delle forze politiche presenti attualmente in Parlamento si sono limitate a trattare il caso con indifferenza, bollando semplicemente Traini come un folle. Al contrario, Potere al Popolo è stata l’unica forza politica che ha parlato fin da subito e con fermezza di “atto di eversione di estrema destra” e di “terrorismo”, facendosi così promotore della manifestazione antifascista. Potere al Popolo è un movimento nato dal basso, dall’unione di comitati, associazioni, centri sociali, partiti e sindacati, i quali non sentendosi più rappresentati da nessuna forza politica hanno deciso di unirsi e di presentarsi alle elezioni politiche del 4 marzo, per contrastare le barbarie che oggi hanno mille volti: il lavoro che sfrutta e umilia, la povertà e l’ineguaglianza, i migranti lasciati annegare in mare, i disastri ambientali, i nuovi fascismi, la violenza sulle donne, la crescente repressione, i diritti negati. Tutti coloro i quali oggi aderiscono a Potere al Popolo sentono il dovere di combattere la crisi economica, sociale e culturale che vive la nostra società, il cui emblema è la guerra tra i poveri, il razzismo, la xenofobia. Potere al Popolo è sostenuto da personalità come il vignettista Vauro, la giornalista Francesca Fornario, e la partigiana e femminista Lidia Menapace, candidata nel collegio dell’Alto Adige al Senato.
A prendere parte alla manifestazione di Macerata vi era anche una delegazione di Potere al popolo – Basilicata, composta sia da alcuni militanti e candidati alle prossime elezioni politiche, come Antonella Rubino (candidata al seggio uninominale della Camera, nel collegio di Potenza-Lauria) e Fabio Faggi (candidato al seggio plurinominale della Camera). Quest’ultimo ha affermato che “la manifestazione è stata un atto necessario per fare in modo che l’antifascismo militante potesse riprendersi le strade che qualcuno voleva in balìa della destra più becera. Il prossimo passo deve essere quello di riportare il 4 marzo in Parlamento l’unica compagine politica, ovvero Potere al Popolo, che sia senza se e senza ma contro il razzismo e il neofascismo”. Antonella Rubino ha invece dichiarato che “Mai come oggi il razzismo è solo una delle facce del fascismo e non si può essere antirazzisti senza essere e soprattutto antifascisti. È una questione politica rilevante, posta già dalla Costituzione settant’anni fa”.