Con le assemblee provinciali di Potenza e di Matera della Cia-Agricoltori Italiani, il “Sindacato del Territorio”, si innova e si appresta a misurarsi e governare le nuove sfide che riguardano il comparto agricolo e rurale anche in Basilicata.
Lo snodo delle future sfide dell’agricoltura e del nostro territorio di Basilicata totalmente a vocazione rurale, risiede nella capacità di coniugare, produttività (produrre alimenti sufficienti e di qualità), competitività (fornire il giusto reddito agli Agricoltori), sostenibilità (tutelare il capitale naturale e le sue risorse), questo nuovo paradigma deve basarsi su due rilevanti capisaldi, le innovazioni (digitali, ricerca, organizzativa, sociale ecc.), il legame con i territori, fattori che consentono nuovi equilibri e rinnovata centralità dell’impresa agricola nelle filiere.
La nuova governance della Cia-Agricoltori di Basilicata, testimone dei valori e della storia della Confederazione, radicata nel territorio coniuga un e che celebra il 40ennale di vita associativa, si basa sulle due strutture provinciali, si articola su 6 Poli di servizi 4 a Potenza e 2 a Materia e 18 strutture zonali (12 in provincia di Potenza e 6 in quella di Matera) e oltre 40 uffici comunali, oltre ad un coordinamento regionale che ha funzioni di raccordo dell’azione sindacale e di progetto rurale, con tutte le sue articolazioni di sistema, dalle Associazioni di persone Donne, Giovani e Pensionati, i Gie (Gruppi di interesse economico per comparto di prodotto) e gli Istituti e le società di servizi, guarda e intende governare il cambiamento e attuare i processi di consolidamento dell’azienda agricola nelle campagne lucane.
Al centro restano gli uffici comunali front office erogatori di servizi alle comunità locale e il primo luogo di confronto e di azione. Sono questi i principi ribaditi nelle assemblee provinciali di Potenza e di Matera che si sono chiuse, nello scorso fine settimana, con l’elezione delle Giunte Provinciali: a Matera, è stato eletto Presidente Giuseppe Stasi, produttore ortofrutticolo del meta pontino, Lucrezia Digilio Vice Allevatore di Ferrandina e Celestino Viti Componente cerealicoltore di Matera, a Potenza il Presidente è Giannino Lorusso produttore zootecnico di Avigliano; Michele Bove vice con azienda zootecnica in Val d’Agri e Paolo D’Andrea, componente serricoltore e produttore di funghi di Acerenza.
L’obiettivo centrale dell’evoluzione organizzativa – è stato spiegato – è sintetizzabile intorno ai temi impresa-territorio-mercato e oggi sempre più nel paradigma innovazione e sostenibilità, attraverso l’impegno a continuare a lavorare per offrire soluzioni sempre più concrete e vicine ai fabbisogni reali degli imprenditori agricoli, attraverso servizi mirati, innovativi e integrati e in grado di dare prospettive e futuro ai nostri territori. Perché i servizi e la consulenza sono alla base di una efficace e moderna un’organizzazione imprenditoriale, e noi dobbiamo governare la complessità, efficientare i servizi, semplificare le procedure di processo e di prodotto.
Il progetto di semplificazione, sostenibilità e rafforzamento della Confederazione – si sottolinea nella nota – è una risposta alle profonde trasformazioni presenti nella società, nell’economia e nella politica, che richiedono radicali modifiche anche nella rappresentanza. La Confederazione italiana agricoltori pone al centro della sua azione l’imprenditore agricolo e promuove i valori dell’impresa agricola fondata sui principi della democrazia economica e rappresenta gli interessi degli imprenditori agricoli che operano nel mercato dei prodotti dei beni alimentari e dei servizi connessi all’attività agricola; dalla propria attività ricavano reddito per se e per la propria
famiglia; contribuiscono allo sviluppo economico, al benessere sociale ed alla tutela del territorio e dell’ambiente. Impresa giovane e ricambio generazionale sono fattori nodali per costruire il futuro dell’agricoltura.
La nostra mission – si afferma nel documento – è far crescere la confederazione all’interno del panorama della rappresentanza italiana senza mai dimenticare la nostra base e le nostre radici, ovvero gli Agricoltori rafforzando la capacità di essere resilienti, trovando la nostra cifra distintiva: essere un’organizzazione moderna e innovativa che incontra le esigenze degli Associati, che si fa promotrice di un’azione sindacale utile, non solo in termini di elaborazione propositiva,ma pratica capace di mettere al centro del proprio agire l’impresa agricola rendendola competitiva, sostenibile e sicura.