La coltura del nocciolo sta vivendo una fase di particolare fortuna, spinta anche dalla richiesta dell’industria di trasformazione. La produzione di nocciole sgusciate è passata, in Italia, dalle 56 mila tonnellate del 2015 alle 58mila del 2016. Gli ettari coltivati, sempre in Italia, sono ad oggi circa 72mila, le principali Regioni interessate alla sua produzione sono rappresentate dalla Campania, Lazio, Piemonte e Sicilia (in ordine d’importanza, che da sole rappresentano il 98% dell’intero volume. In tale contesto la specie sta di fatto abbandonando l’elenco delle colture minori, come in passato indicato dalla Unione Europea, e anche in Basilicata è stato sottoscritto un accordo quadro tra Regione Basilicata, Ismea e Ferrero per la creazione e lo sviluppo di una filiera corilicola regionale.
In questo ambito l’ALSIA, Agenzia della Regione Basilicata con compiti di assistenza e divulgazione al settore primario, ha impiantato presso tre delle sue sette aziende agricole sperimentali, Pantano di Pignola, Incoronata di Melfi e Bosco Galdo di Villa d’Agri, un campo di corileto al fine di supportare tecnicamente nuove aziende corilicole, o la riconversione di terreni in aziende esistenti al fine di raggiungere una superficie significativa di terreni investiti a nocciolo pari a circa 5.000 ettari per il 2020.
A tal fine l’ALSIA Azienda Agricola Sperimentale Pantano di Pignola in collaborazione con Basilicata in GUSCIO Rete d’Impresa, promuove un incontro specialistico sul nocciolo il prossimo 15 febbraio dalle ore 16.00 – interverranno, dott. Arturo Caponero, dott. Emanuele Scalcione, dott. agronomo Giovanni Pecora dott. Michele Catalano, dott. agronomo Francesco Adduci, presso i locali comunali in contrada Pantano di fianco alla Chiesa SS Angeli a Pignola in cui approfondire le innovazioni tecniche colturali, dal metodo di propagazione al modello di impianto, dalla gestione del suolo agli apporti idrici e nutrizionali, confrontandosi con l’industria della trasformazione e nello specifico con la Ferrero, che con la sottoscrizione dell’accordo quadro e con la presenza in regione di un suo stabilimento è per i Corilicoltori un partner nello sviluppo produttivo.