In vista delle elezioni politiche del 4 marzo la Confapi nazionale ha elaborato un manifesto politico che riassume le proposte della Confederazione delle Piccole e Medie Imprese Italiane (oltre 83.000 imprese con quasi un milione di addetti) e che sarà presentato ai leader politici.
Confapi, inoltre, ha pubblicato sulle pagine del Corriere della Sera e de La Repubblica una lettera aperta che riafferma in poche righe, in un momento così complesso e incerto per il nostro Paese, il valore della nostra funzione, della nostra rappresentanza, del nostro ruolo di veri, autentici e appassionati portavoce del vitale mondo della Piccola e Media Industria Privata.
Nella lettera aperta sono riassunti la storia e i valori di Confapi e tutte le battaglie che, uniti e con coraggio, dobbiamo intraprendere.
Nata insieme alla Costituzione Italiana, da 70 anni al fianco di 83.000 imprese e a un milione di lavoratori, Confapi rappresenta il lavoro vitale delle piccole e medie industrie, credendo nel dovere di ogni cittadino di “svolgere un’attività e una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società”. Così recita l’art. 4 di quel testo straordinario che ha trasformato l’Italia in una democrazia.
Gli imprenditori di Confapi sono radicati sul territorio, sono decisi a rimanere in Italia, Paese in cui credono, e vogliono crescere, nonostante tutto. Vogliono, tuttavia, una classe politica che assomigli loro, cioè coraggiosa e concreta, che risponda alla gravità della situazione con serietà e responsabilità.
Anche in questa campagna elettorale assistiamo al triste spettacolo delle false promesse, tante e di ogni colore politico. E siamo profondamente delusi e amareggiati da questa gravissima mancanza di visione matura e lungimirante. La vita del nostro Paese non è un manifesto elettorale. È molto di più. E ci ricorderemo di ogni parola e sapremo riconoscere chi protegge il valore altissimo delle nostre aziende, dei nostri imprenditori, dei nostri lavoratori.
Confapi rivolge un appello alle forze politiche che tra poche settimane guideranno il Paese, rendendosi disponibile a confrontarsi con loro attraverso proposte concrete per il rilancio dell’economia e del lavoro perché, purtroppo, le misure che si sono succedute nell’ultimo decennio appaiono troppo spesso più casuali che sistemiche e rispondenti a interessi terzi rispetto a quelli di chi continua a produrre e lavorare in Italia.
Orgogliosi di rappresentare l’eccellenza manifatturiera italiana e di esportarla in tutto il mondo, gli imprenditori di Confapi hanno elaborato proposte che hanno il merito di guardare sia al presente rimettendo subito in moto meccanismi che favoriscano la competitività delle Pmi, dell’economia e del mondo del lavoro, sia al futuro ricominciando a ricollocare tasselli importanti che creino una ricaduta positiva e inneschino un circolo virtuoso in un’ottica di sviluppo e crescita dell’intero sistema Paese.