L’associazione Amabili Confini A.p.s. ha presentato nel pomeriggio nella sala Fodale della Biblioteca Stigliani di Matera la terza edizione del progetto di rigenerazione sociale delle periferie di Matera mediante la narrazione, ideato da Francesco Mongiello e incentrato sulle tre direttrici della condivisione, dell’inclusione e della contaminazione. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato l’ideatore del progetto Francesco Mongiello, il giornalista e poeta Sergio Gallo, la presidente di Matera Poesia 1995 Maria Antonella D’agostino, l’editrice Marilina Giannatelli e alcuni rappresentanti del gruppo Teamagers, composto da ragazzi di alcuni degli istituti superiori di Matera.
I cittadini sono invitati a scrivere e ad inviare i propri racconti o poesie sul tema della terza edizione, Umanità, collegandosi al sito www.amabiliconfini.it
I testi dovranno pervenire entro il prossimo 15 aprile.
Giovedì 3 maggio alle 18.30, nella Sala “L. Battista” della Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” avrà luogo l’Anteprima di Amabili Confini, con l’intervista al genetista Guido Barbujani, a cura dei giornalisti Pasquale Doria e Sergio Gallo.
Venerdì 4 maggio alle 9.30, l’autore de Gli africani siamo noi converserà con gli studenti dell’Istitituto I.I.S. “G.B. Pentasuglia”.
La rassegna si svolgerà dal 17 maggio al 15 giugno ed accoglierà, nel corso di cinque settimane, autori di fama nazionale, Giorgio Falco, Giorgio Vasta, Azzurra D’Agostino, Laura Pariani e Rosella Postorino, pronti a dialogare con la comunità.
L’iniziativa è aperta a tutti gli abitanti dei quartieri di Matera residenti e domiciliati, raggruppati in cinque macroaree: 1) Borgo Venusio, Picciano a) e Picciano b), La Martella; 2) Serra Rifusa, Villa Longo, Platani; 3) Granulari, San Giacomo, San Pardo; 4) Spine Bianche, Piccianello, Serra Venerdì; 5) Lanera, Rione Pini, Giustino Fortunato, Cappuccini, Agna.
Per ognuna delle macroaree saranno selezionati due racconti, di cui uno estratto a sorte, l’altro scelto dal team di Amabili Confini. Ad ogni macroarea ed ai racconti scelti verrà abbinato uno dei prestigiosi autori.
Il giovedì sera sarà dedicato agli incontri nei quartieri, con la lettura ed il commento dei testi selezionati; il venerdì sera sarà invece riservato alla presentazione del romanzo o del libro più recente dello scrittore ospite, in un luogo rappresentativo della città.
L’edizione di quest’anno presenta importanti novità, tra cui la formazione di un gruppo di lavoro composto da studenti degli Istituti Secondari Superiori di Matera, i Teamagers, che avranno il compito di coinvolgere i più giovani e di sperimentare nuove forme di partecipazione attiva degli abitanti dei quartieri. Inoltre, in completa autonomia, cureranno gli incontri con gli scrittori in programma ogni venerdì mattina nelle scuole, in cui si darà ampio rilievo ai loro romanzi, con una breve parentesi dedicata ad “Amabili Libri”, spazio riservato alla lettura ed al commento di un brano tratto da un’opera memorabile del ‘900.
Amabili Confini ripropone le sezioni “Fuori Zona” e “Periferie Sociali”, l’una per estendere la partecipazione ai non residenti, l’altra per dare voce a quella “varia umanità” in cerca di una maggiore integrazione nel tessuto sociale della propria città. Il racconto diventerà anche un modo per manifestare l’anelito alla libertà da parte degli “invisibili”, i detenuti della Casa Circondariale di Matera, che mediante le parole varcheranno quei confini che li separano dalla comunità.
Ulteriori momenti di approfondimento saranno riservati alle sezioni “Esperanto”, per dare spazio ad esperimenti di cultura partecipata e di condivisione con altri paesi europei, e “Amabili Versi” dedicata ai componimenti poetici ispirati al tema Umanità, in collaborazione con l’associazione Matera Poesia 1995. Il testo selezionato sarà menzionato e letto in occasione della cerimonia di premiazione del concorso nazionale artistico-letterario Una cartolina da Matera, organizzato dall’associazione stessa.
La sezione “Alchimìe” consentirà di tessere legami con enti ed associazioni attive nel territorio lucano ed extraregionale, impegnati nella promozione di iniziative affini ad Amabili Confini. Nel 2018 il progetto sarà adottato dall’Associazione Plus Hub e replicato a Pisticci.
Chiuderà la terza edizione l’incontro con lo scrittore Dario Voltolini, in programma giovedì 21 giugno a Matera ed il 22 e 23 giugno a Pisticci.
Anche per quest’anno, il progetto non usufruisce di finanziamenti pubblici ma si avvale del sostegno di partner privati.
Come per le edizioni precedenti, al termine della rassegna, tutti i racconti pervenuti saranno pubblicati in un’accurata antologia.
Sul sito di Amabili Confini è stato creato un archivio contenente le interviste ai residenti dei quartieri coinvolti nel progetto e le preziose informazioni fornite da Angelo Sarra, esperto di tradizioni popolari.
Amabili Confini è un’idea di Francesco Mongiello
Direttore artistico: Francesco Mongiello
Coordinatrice incontri di quartiere: Maria Rosaria Salvatore
Giornalista: Sergio Gallo
Responsabile grafico: Andrea Fontanarosa
Sito web: Carlo Magni
Responsabile ufficio stampa: Gessica Paolicelli
Responsabile relazioni con le scuole e illustrazioni: Genni Caiella
Animazione incontri nei quartieri: Dalia Gravela, Angela Riccardi, Selena Andrisani, Brunella Manicone, Francesco Porpora
Info: www.amabiliconfini.it – www.facebook.com/amabiliconfini/
Segreteria: info@amabiliconfini.it tel. 335-7560493
Teamagers
Istituto di Istruzione Superiore “I. Morra”: Marco Guida, Giuseppe Dell’Acqua, Rossana Nardiello, Deborah Laterza, Michela Pizzillo, Antonella Staffieri, Beatrice Rega, Chiara Nuzzo, Deborah Quero, Federica Mola, Stefania Grimaldi.
Liceo Classico “E. Duni”: Francesco Contini, Francesco Colucci, Flavia Bevilacqua, Raffaella Pia Festa, Annachiara Clementelli, Martina Lascaro, Paola Piccenna, Juliette Colacicco, Anna Chico, Alessia Trezza, Giusi Rotondò, Clara Spagnuolo, Elena Lionetti e Riccardo Strafella.
Liceo Scientifico “D. Alighieri”: Matteo Camerini, Gabriele Salluce, Silvia Selvaggi.
Liceo Artistico “C. Levi”: Michele Melodia.
I.I.S. “G.B. Pentasuglia”: Piervito Cancelliere.
Programma appuntamenti con gli scrittori della terza edizione di Amabili Confini
ANTEPRIMA
Giovedì 3 maggio, ore 18.30, Sala “L. Battista” della Biblioteca Provinciale “T. Stigliani”
Conversazioni con Guido BARBUJANI sul tema UMANITÀ
a cura di Pasquale Doria e Sergio Gallo
Venerdì 4 maggio, ore 9.30 incontro con gli studenti dell’Istitituto I.I.S. “G.B. Pentasuglia” – Aula Magna
Guido BARBUJANI (Adria, 1955), professore di Genetica all’Università di Ferrara, in precedenza ha lavorato alla State University of New York a Stony Brook (New York), alle Università di Londra, Padova e Bologna. Si occupa dello studio del DNA in popolazioni moderne e antiche e collabora al Sole 24 Ore. Oltre agli articoli scientifici, ha pubblicato romanzi, tra cui Questione di razza (Mondadori, 2003) e Morti e sepolti (Bompiani, 2010), e saggi, tra cui L’invenzione delle razze (Bompiani, 2006), Lascia stare i santi. Una storia di reliquie e di scienziati (Einaudi, 2014), Contro il razzismo. Quattro ragionamenti (con Marco Aime, Federico Faloppa e Clelia Bartoli, Einaudi, 2015) e Gli africani siamo noi (Laterza, 2016), libro finalista al Premio Galileo 2017.
Gli africani siamo noi
«Gli africani siamo noi non è uno di quei titoli che si tirano fuori per impressionare gli ingenui con un paradosso, ma è davvero la sintesi, la più onesta possibile, delle nostre frammentarie conoscenze sulle origini dell’uomo e sulla nostra vicenda evolutiva.»
Il saggio parla di come nel nostro genoma restino tracce di lontane migrazioni preistoriche; e anche di come forme umane diverse, forse specie umane diverse, si siano succedute e abbiano coesistito, finché sessantamila anni fa i nostri antenati, partendo dall’Africa, si sono diffusi su tutto il pianeta.
Giovedì 17 maggio: ore 19.00, incontro con i quartieri.
Venerdì 18 maggio: ore 9.30, incontro con gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore “I. Morra” – Aula 21; ore 19.00, presentazione del romanzo Ipotesi di una sconfitta, nel centro storico.
Giorgio FALCO (Abbiategrasso, 1967). Il suo esordio letterario avviene con la raccolta di racconti Pausa Caffè edita da Sironi editore nel 2004. Il libro è finalista al Premio Chiara nel 2005. Segue, nel 2009, la raccolta L’ubicazione del bene, edita da Einaudi, che riceve ottimi riscontri di critica e vince il Premio Pisa nel 2009. Giorgio Falco è finalista al Premio Minerva nel 2009, al Premio Chiara e al Premio Bergamo nel 2010. Nel 2011 pubblica La compagnia del corpo. Nel 2014 esce il romanzo La gemella H, edito da Einaudi, che si aggiudica il Premio Mondello Opera Italiana e il SuperMondello, il Premio Volponi, il Premio Lo Straniero, il Premio Sila ’49, il Premio Alassio Centolibri – Un autore per l’Europa, ed è finalista al Premio Campiello, al Premio Comisso e al Premio Bergamo. Sempre nel 2014, con Sabrina Ragucci, Giorgio Falco pubblica Condominio Oltremare (L’orma editore) nella collana fuori formato curata da Andrea Cortellessa. Nel 2015 esce per Laterza, nella collana Solaris, Sottofondo italiano. Nel 2017 viene pubblicato il romanzo Ipotesi di una sconfitta (Einaudi).
Ipotesi di una sconfitta
Da bambino Giorgio Falco amava la divisa da autista degli autobus, che il padre indossava ogni giorno per andare al lavoro, tanto che a Carnevale voleva vestirsi come lui, anziché da Zorro, chissà se per emularlo o demolirlo. Questo romanzo autobiografico non può che cominciare così, con la storia del padre: solo raccontando l’epopea novecentesca del lavoro come elevazione sociale, come salvezza, Falco ne può testimoniare il graduale disfacimento, attraverso le proprie innumerevoli esperienze professionali, cominciate durante il liceo per pagarsi una vacanza mai fatta. Operaio stagionale in una fabbrica di spillette che raffigurano cantanti pop, il papa e Gesú, per 5 lire al pezzo. Venditore della scopa di saggina nera jugoslava, mentre in Jugoslavia imperversava la guerra. Aspirante imprenditore di un’agenzia che organizza «eventi deprimenti per le élite». Redattore di finte lettere di risposta ai reclami dei clienti. Una lunga catena di lavori iniziati e persi, che lo conduce alla scelta radicale di mantenersi con le scommesse sportive. È la fine, o solo l’inizio. Perché questa è anche la storia – intima, chirurgica, persino comica – di un lento apprendistato per diventare scrittore. E di come possa vivere un uomo incapace di adattarsi.
Inserendosi in una grande tradizione letteraria che va da Volponi a Ottieri e a Bianciardi, Giorgio Falco scrive un magnifico romanzo sul lavoro, che da narrazione epica diventa cronaca del fallimento.
Giovedì 24 maggio: ore 19.00, incontro con i quartieri.
Venerdì 25 maggio: ore 9.30, incontro con gli studenti del Liceo Scientifico “Dante Alighieri” – Aula Magna; ore 19.00, presentazione del romanzo Absolutely Nothing, nel centro storico.
Giorgio VASTA (Palermo, 1970) ha pubblicato il romanzo Il tempo materiale (minimum fax, 2008, Premio Città di Viagrande 2010, Prix Ulysse du Premier Roman 2011, pubblicato in Francia, Germania, Austria, Svizzera, Olanda, Spagna, Ungheria, Repubblica Ceca, Stati Uniti e Inghilterra), Spaesamento (Laterza, 2010), Presente (Einaudi, 2012, con Andrea Bajani, Michela Murgia, Paolo Nori). Con Emma Dante ha scritto la sceneggiatura del film Via Castellana Bandiera (2013). Collabora con «la Repubblica», «Il Venerdì», «Il Sole 24 Ore» e «Il Manifesto», e scrive sul blog letterario minimaetmoralia.com.
Absolutely Nothing
Cosa resta di un viaggio nei deserti americani? La luce accecante, la polvere, le ghost town e altre reliquie dell’abbandono – un ippodromo-astronave, le rive di un lago fossile, un cimitero di aeroplani. Restano pagine fitte di appunti raccolti in ottomila chilometri costellati di imprevisti e digressioni attraverso California, Arizona, Nevada, New Mexico, Texas e Louisiana. A percorrerli, con Giorgio Vasta, ci sono il fotografo Ramak – camicia hawaiana, sorriso cordiale, e una spiccata attitudine a complicarsi la vita – e Silva, pianificatrice e baricentro razionale del viaggio. Doveva essere un reportage, una guida letteraria; ma quando ciò che accade nel deserto – per eccellenza luogo di miraggi e sparizioni – si rivela il preludio di quello che succederà nella vita dello scrittore al suo ritorno, l’asse del libro si modifica: le persone diventano personaggi, e per Vasta il viaggio negli spazi americani diventa un viaggio nella propria immaginazione. A fare da contrappunto, le fotografie di Ramak Fazel, che del racconto sono espansione, verifica e, allo stesso tempo, smentita. Ritratto dell’America, ragionamento sul suo mito e omaggio alle sue narrazioni, Absolutely Nothing traccia un itinerario che collega scrittura documentaristica e fiction, riflessione e autobiografia, per provare a comprendere cosa accade ai luoghi – e alle nostre esistenze – quando le persone che li hanno abitati (che ci hanno abitati) se ne vanno via.
Giovedì 31 maggio: ore 19.00, incontro con i quartieri.
Venerdì 1 giugno: ore 9.30, incontro con gli studenti del Liceo Classico “E. Duni” – Laboratorio di informatica; ore 19.00, presentazione della raccolta poetica Alfabetiere privato, nel centro storico.
Azzurra D’AGOSTINO (Porretta Terme, 1977) è nata e vive sull’Appennino Tosco-Emiliano. Ha pubblicato le raccolte poetiche D’in nci un là, (I Quaderni del battello ebbro 2003); Con ordine (Lietocolle, 2005); D’aria sottile (Transeuropa, 2011, selezione Premio Viareggio); Versi dell’abitare, in XI Quaderno di poesia contemporanea (Marcos y Marcos, 2012); Canti di un luogo abbandonato (SassiScritti, 2013, Premio Carducci 2014); Quando piove ho visto le rane (Premio Ciampi Valigie rosse, 2015). Ha curato insieme a Francesca Matteoni il volume antologico Un ponte gettato sul mare. Un’esperienza di poesia nei centri psichiatrici (Perda Sonadora Imprentas, 2016). Suoi interventi critici, racconti e poesie sono stati pubblicati su varie riviste e antologie tra cui Di là dal bosco (Le voci della Luna), Almanacco dello Specchio (Mondadori), Nuovi Argomenti (Mondadori), Bloggirls (Mondadori). Scrive per il teatro e si occupa di organizzazione culturale. La sua nuova raccolta poetica è Alfabetiere privato (Lietocolle, 2016).
Alfabetiere privato
Con Alfabetiere privato, raccolta antologica di scritti pubblicati precedentemente, l’autrice ha scelto i testi contenuti nel libro con la volontà progettuale di ricostruire attraverso la forma antologica l’idea di un indice alfabetico delle tematiche affrontate (o come dice Azzurra “alcune private ossessioni”), che si presentano poi come modalità attraverso cui il mondo si rivela all’autrice; Animali, Corpi, Filosofia, Mondo, Morte, Parola, Presenze, sono i “capitoli” in cui viene apparentemente ripartita l’intera produzione. Un indice scarno che non si sviluppa lungo un intero alfabeto e che evidenzia dei vuoti, delle aporie che sembrano voler esprimere la necessità di essere colmate.
Chi conosce e apprezza la scrittura di Azzurra D’Agostino sa bene quanto sia importante l’utilizzo della lingua e quanto sia piacevole e coinvolgente la sua abilità nel giostrarsi tra quelle che lei definisce 3 lingue: oltre all’italiano e al dialetto del suo Appennino, compare quella che definisce “una lingua mista, che cerca la pulizia elementare, ed è quella con cui sono composte alcune poesie che chiamerei “per tutti” (visto che non amo usare la distinzione di poesia “per bambini”)”. Questa ricchezza linguistica della poesia di Azzurra non è che uno dei suoi sconfinati “modi” (nel senso musicale del termine) per sottrarsi ai limiti delle parole, degli alfabeti.
giovedì 7 giugno: ore 19.00, incontro con i quartieri.
venerdì 8 giugno: ore 9.30, incontro con gli studenti del Liceo Classico “E. Duni” – Laboratorio di informatica; ore 19.00, presentazione del romanzo «Domani è un altro giorno» disse Rossella O’Hara, nel centro storico.
Laura PARIANI (Busto Arsizio, 1951) ha esordito nel 1993 con la raccolta di racconti Di corno o d’oro (Sellerio, Premio Grinzane Cavour). Ha poi pubblicato, per Sellerio, Il pettine (1995) e La spada e la luna (1996). Presso Rizzoli sono usciti La perfezione degli elastici (e del cinema) (1997, Premio Selezione Campiello), La signora dei porci (1999, Premio Grinzane Cavour), La foto di Orta (2001, Premio Vittorini), Quando Dio ballava il tango (2002), L’uovo di Gertrudina (2003, Premio Selezione Campiello), La straduzione (2004). Ha inoltre pubblicato per Effigie Il paese dei sogni perduti. Anni e storie argentine (2004) e Patagonia blues (2006), per Casagrande Il paese delle vocali (2000) e Tango per una rosa (2005), per Alet I pesci nel letto (2006).
Per Einaudi ha pubblicato Dio non ama i bambini (2007), Milano è una selva oscura (2010), La valle delle donne lupo (2011), Questo viaggio chiamavamo amore (2015) e «Domani è un altro giorno» disse Rossella O’Hara (2017).
«Domani è un altro giorno» disse Rossella O’Hara
Nei soffocanti anni Cinquanta, ribelle a ogni regola, la piccola protagonista ricrea e racconta la sua vita, la famiglia, l’epica lotta coi Tarati, le chiacchiere femminine in un cortile grandguignolesco, le fantasie sul sesso e l’amore, gli abusi dei Grandi. Uniche boccate d’aria pura, i libri e i film, ma anche i fotoromanzi della Serpenta, i fumetti del Cipicchia, il giradischi di Zia Giovane.
E un giorno decide di vendicare i torti a modo suo…
Giovedì 14 giugno: ore 19.00, incontro con i quartieri.
Venerdì 15 giugno: ore 9.30, incontro con gli studenti del Liceo Artistico “C. Levi” – Aula Magna; ore 19.00, presentazione del romanzo Le assaggiatrici, nel centro storico
Rosella POSTORINO (Reggio Calabria, 1978) è cresciuta in Liguria, a San Lorenzo al Mare (Imperia), e si è trasferita a Roma, dove vive. Ha esordito con il racconto In una capsula, incluso nell’antologia Ragazze che dovresti conoscere (Einaudi Stile libero, 2004). Ha pubblicato i romanzi La stanza di sopra (Neri Pozza, 2007, selezione premio Strega, premio Rapallo Carige Opera Prima), L’estate che perdemmo Dio (Einaudi Stile Libero, 2009, premio Benedetto Croce e premio speciale della giuria Cesare De Lollis), Il corpo docile (Einaudi Stile Libero, 2013, premio Penne) e Le assaggiatrici (Feltrinelli, 2018); la pièce teatrale Tu (non) sei il tuo lavoro (contenuta in Working for Paradise, Bompiani, 2009) e il racconto Il mare in salita (Laterza, 2011). È fra gli autori di Undici per la Liguria (Einaudi, 2015).
Le assaggiatrici
Il romanzo ha avuto un grande successo internazionale sul mercato dei diritti prima ancora della Fiera di Francoforte. È stato venduto negli Stati Uniti, in Francia, in Olanda e in Spagna. Ispirandosi alla vera storia di Margot Wölk (assaggiatrice di Hitler nella caserma di Krausendorf, che soltanto nel 2014, a 96 anni, decise di parlare di quell’esperienza), Rosella Postorino immagina la vicenda di una donna in trappola, fragile di fronte alla violenza della Storia, forte dei desideri della giovinezza. Lei, insieme ad altre nove donne, assaggiano ogni giorno il cibo per il Führer, e tenute sotto osservazione per un’ora dalle SS. Nell’ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne si intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Finché nel ’44 arriva il tenente Ziegler che instaura un clima di terrore e crea con Rosa Sauer un legame inaudito.
Giovedì 21 giugno: ore 19.00, presentazione del romanzo Pacific Palisades, nel vicinato di via D’Addozio nel Sasso Barisano.
Venerdì 22 e sabato 23 giugno: incontro a Pisticci
Dario VOLTOLINI (Torino, 1959) Fra i suoi libri: Una intuizione metropolitana (1990), Rincorse (1994), Forme d’onda (1996), 10 (2000), Primaverile (2001), Le scimmie sono inavvertitamente uscite dalla gabbia (2006), Foravía (2010), Da costa a costa (con Lorenzo Bracco, 2012), Oltre le Colonne d’Ercole (con Lorenzo Bracco, 2014), Autunnale (2015). Nell’ambito musicale ricordiamo i libretti Mosorrofa o dell’ottimismo (1993) e Tempi burrascosi (2008, interpretato da Elio), entrambi musicati da Nicola Campogrande, e la canzone del gruppo L’Orage Queste ferite sono verdi (2013, vincitrice della XXIII edizione di Musicultura). Per Einaudi ha pubblicato il racconto in versi Pacific Palisades (2017).
Pacific Palisades
Tra le penne più originali e fieramente isolate della letteratura italiana, Dario Voltolini ha scelto la forma del racconto in versi per compiere insieme a chi legge un viaggio intimo e universale nel tempo e tra le parole.
Convocando sulla pagina le persone a lui più care e le loro storie, Voltolini ha immaginato un dialogo tra i vivi e coloro che non lo sono più, facendo emergere una prospettiva nuova: ognuno di noi custodisce dentro di sé, insieme al proprio passato, anche – forse soprattutto – quello di chi ci ha preceduto. Da questo testo, Romaeuropa Festival porterà nei teatri un reading con le musiche di Nicola Tescari diretto e interpretato da Alessandro Baricco.
Amabili Confini 2018, il tema della terza edizione
Come per le edizioni precedenti (Confini per la prima, Terra per la seconda) anche per la terza è stato scelto un tema aperto, dalle innumerevoli declinazioni: Umanità.
«Nessun uomo è un’isola, completo in se stesso; ogni uomo è un pezzo del continente, una parte del tutto. Se anche solo una zolla venisse lavata via dal mare, l’Europa ne sarebbe diminuita, come se le mancasse un promontorio, come se venisse a mancare una dimora di amici tuoi, o la tua stessa casa. La morte di qualsiasi uomo mi sminuisce, perché io sono parte dell’umanità. E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te». John Donne, Da Meditazione XVII
Le macroaree di suddivisione della Città di Matera
Modalità e termini di partecipazione
I residenti dei quartieri materani (suddivisi in cinque macroaree) sono invitati a scrivere e ad inviare i propri racconti o poesie, entro il 15 aprile 2018, seguendo le istruzioni e compilando un apposito modulo sul sito www.amabiliconfini.it.
Ciascun partecipante potrà presentare un solo racconto scritto in formato digitale, file word (docx, doc) o txt per una estensione di massimo 250 righe, corrispondenti a 5 pagine in formato A4. Per la denominazione dei file è stato richiesto l’inserimento del proprio nome e cognome, del titolo del racconto e del quartiere di appartenenza. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria di Amabili Confini ai seguenti recapiti: email info@amabiliconfini.it – tel. 335-7560493.
La fotogallery della conferenza stampa di Amabili Confini (foto www.SassiLive.it)