“Riordino del Servizio Sanitario Regionale di Basilicata: implicazioni per la popolazione anziana”. E’ questo il tema del convegno promosso in mattinata a Matera presso la Cappella di Malvinni-Malvezzi di Palazzo Gattini da Ugl Sanità.
Ai lavori introdotti dal segretario regionale Ugl Sanità, Michele Rosa, hanno partecipato il Consigliere Regionale Michele Napoli che ha relazionato sul tema “L’anziano, una sfida nella complessità assistenziale” ricordando che i cittadini lucani preferiscono farsi curare fuori come dimostra la cifra di 31 milioni di euro spesa negli ospedali extra-regionali nel 2017 , il medico geratria Giuseppe Nicoletti dell’Ospedale Madonna delle Grazie Matera che ha illustrato il ruolo della Geriatria territoriale nel mantenimento della salute e dell’autonomia in età avanzata, la psicologa e psicoterapeuta Manuela Mastropasqua Psicologa che ha affrontato il tema “Anziani tra activity e fragilità: sfide e risorse connesse all’allungamento della vita”, il dottore Marco Bigherati referente della segreteria UGL Sanità Matera presso l’ASM, che ha illustrato il progetto sindacale e le sfide future.
L’incontro si è concluso con l’intervento del Commissario UGL Sanità Matera, Giovanni Sciannarella: “Abbiamo deciso di affrontare il tema della riforma sanitaria regionale ed in particolare del target anziano – ha dichiarato Sciannarella. – perchè riteniamo che questa riforma sia formata da tante belle parole ma in concreto poco è stato fatto e poco pensiamo sarà fatto. Come tutte quelle grandi belle opere presentate con progetti megagalattici che poi quando andiamo a spulciare tra le righe sono poco attuabili. Per quanto riguarda la rete territoriale non è stato fatto nulla, anzi sono state ridotto all’osso le prestazioni dell’assistenza domiciliare e anche per la rete degli ospedali e delle case RSA che dovrebbero garantire il sostegno alla popolazione anziana. Noi viviamo in un territorio che è prevalentemente composto da popolazione anziana. I giovani vanno via e quindi abbiamo bisogno che popolazione anziana sia tutelata a 360 gradi, dall’infermiere di famiglia previsto dalla riforma del sistema sanitario regionale ma che ad oggi ancora non trova nessun riscontro in attuazione. Il ruolo degli RSA che devono svolgere sul territorio. Gli standard di questa riforma hanno previsto che ci sia in regione un solo reparto di geratria, quindi gli anziani hanno bisogno di tutela come tutti i cittadini”.
Dove trovare i fondi per garantire questi servizi? “I fondi si possono trovare riducendo gli sprechi, come ha dichiarato anche in questo incontro il consigliere regionale Napoli oppure evitando per esempio investimenti per un valore di 45 milioni di euro per assumere personale sanitario dalle agenzie internali, pur avendo a disposizione graduatorie da cui attingere personale. Questa sarebbe una forma di risparmio a cui poter attingere. Ribadisc che la riforma è stata creata a livello universario, è scritta benissimo ma in concreto poco si farà”.
Il 12 gennaio 2017 la Regione Basilicata, nel rispetto dell’art. 117 della Costituzione ed in conformità con gli artt. 2 e seguenti del D. Lgs 30 dicembre 1992 n. 502, ha adottato norme di adeguamento dell’assetto strutturale ed organizzativo del Servizio Sanitario Regionale agli standard qualitativi e di sostenibilità economico/finanziaria al fine di garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA).
I contenuti del convegno sono stati illustrati dal segretario regionale Ugl Sanità, Michele Rosa: “Oggi in questo convegno ci interroghiamo su quali siano i riscontri sociali e locali derivanti dall’attuazione della norma. Il convegno ha come focus l’obiettivo di esplicare quali siano le implicazioni di detto riordino per la popolazione anziana, sì fragile ma al contempo ricca di risorse esperenziali allargando il varco di una nuova cultura, in cui le età della vita siano percepite e valorizzate in una prospettiva di attraversamento e crescita. Come sottolinea il Censis in una ricerca condotta per Fondazione Esperienza e ANLA Onlus che nel 2012 sono stati quasi un milione (969mila), vale a dire il 7% della popolazione over 65, gli anziani che hanno svolto attività gratuita di volontariato o partecipato a riunioni nell’ambito delle organizzazioni. Una quota in costante crescita, considerato che rispetto al 2007, se il numero dei volontari in Italia è aumentato del 5,7%, tra gli anziani si è registrato un incremento del 24,2% (pari a circa 200mila persone): a testimonianza del ruolo sempre più attivo che hanno nella società. Si tratta di un riflesso della trasformazione che ha subito negli ultimi anni la società italiana e che ha fatto sì che nonni e genitori rappresentano oggi un pilastro fin troppo importante per il nostro welfare (tra 2004 al 2010 la quota di over 60 che aiuta economicamente figli e nipoti è balzata dal 31,9% al 47,9%). L’organizzazione sindacale UGL Sanità sezione di Matera, mediante una breve disamina sul perchè sia importante rivalorizzare la figura dei lavoratori e di conseguenza quella dei pensionati, ritiene che il convengo in questione possa essere una ulteriore occasione per suggerire e stimolare riflessioni sull’apporto degli anziani al welfare del nostro Paese e della nostra regione e successive azioni tendenti a far sì che ognuno, dovunque collocato, si decida a ricordarsi di più del mondo al quale anche tutti noi siamo orgogliosi di appartenere e che vuole e può ancora dare tanto. L’incontro è stato organizzato con l’obiettivo di proporre, tramite un’analisi pertinente ed interdisciplinare, un confronto autorevole su temi di ordine sociale, oltre che sanitario, al fine di rendere fruibile a tutti, addetti al settore e liberi cittadini, conoscenze e informazioni di uno scenario locale in continuo cambiamento”.
Michele Capolupo