“In una campagna elettorale virtuale e con poco confronto io preferisco quel contatto con la gente di una volta”. Si esprime così Angelo Rosella, capolista al Senato per Civica Popolare, durante il suo tour di incontri nell’area sud della provincia di Potenza. “Secondo me ne vedremo delle belle. Chi tiene ancora il rapporto con la gente – aggiunge – può ancora sovvertire i sondaggi. E meno male che è finita con i sondaggi perché almeno per noi lo sbarramento al 3 per cento non ha mai rappresentato un problema. E’ l’entusiasmo della gente che ci circonda e che vuole sentire parlare di problemi reali e non virtuali il migliore incoraggiamento. Vedo piuttosto un incremento dell’astensione, questo mi spaventa, non sono le comunali o regionali dove tutti sono incentivati dalla familiarità coi candidati. La politica non è andare per i mercati per far vedere che io ci sono, si fa politica tutti i giorni. Ma credo che il voto di protesta sarà forte e per questo insistiamo in queste ultime due settimane – dice Rosella – a convincere chi non vuole votare o chi è indeciso a ragionare con la testa perché la posta in palio è troppo importante: c’è il futuro del Paese. E il futuro non si costruisce con il voto di protesta o a favore di chi promette di più”.