Si è svolto presso la sede di Presenza Lucana di Taranto un incontro della cartella “Scienze Biologiche” dal titolo “Gli insetti del Parco della Murgia materana e gravi problemi attuali (la Xylella e le api)”. Ha svolto una relazione Eustachio Tarasco dell’Università di Agraria di Bari. All’inizio e alla fine dell’appuntamento Luciano Garramone (al clarinetto) e Biagio Labbate (Chitarra), hanno presentato alcuni brani musicali dal titolo: Lucania, terra di musica e di canti popolari. Commovente l’interpretazione di un’antica, ninna nanna lucana, letta poi, da Luciano Garramone che ha spiegato le origini di ogni musica presentata. A tale riguardo si ricorda la “ninna nanna lucana” presentata, in altra serata, dall’amico cantautore tarantino Mario Donatiello.
Scopo principale di questo incontro è stato la conoscenza degli insetti che l’uomo, in genere, identifica come animali fastidiosi, pericolosi per la salute e dannoso per le colture. Chi aveva una forma pregiudiziale verso gli insetti, in generale, dopo l’esposizione del prof. Tarasco, sicuramente, si sarà ricreduto sulla materia. Apprendendo che il 97% della specie d’insetti esistenti in natura riveste un ruolo importante nella catena alimentare, come consumatori primari di vegetali, come predatori di altri insetti e perché contribuiscono, da impollinatori, alla fecondazione delle piante. Lo studio di Eustachio Tarasco e dei suoi collaboratori è stato realizzato nel Parco della Murgia materana e precisamente i siti sono stati scelti in base alle loro caratteristiche pedoclimatiche e vegetazionali in maniera da rappresentare il più possibile i diversi ecotipi presenti nel Parco: Aree verdi periurbane di Matera, Murgia Timone (Jazzo Gattini, Masseria Radogna), Torrente Gravina di Matera (Jurio), Murgia di Alvino (Il Telefono, Jazzo Zagarella), Bosco di Lucignano (Masseria La Bruna, Pozzo dei Tre Confini), Ofra, Murgecchia (Madonna delle Vergini), Gravina di Picciano, Diga S. Giuliano (Oasi WWF) e Borgo La Martella (Masseria del Parco). Negli ecotipi così scelti sono stati eseguiti campionamenti periodici durante tutto l’arco dei due anni, sia mediante raccolta diretta e sia utilizzando trappole “luminose” e “a caduta”. In particolare le trappole luminose sono state collocate nei pressi dei cinque ecotipi più rappresentativi:
• Jazzo Gattini della Murgia Timone
• Masseria La Bruna vicino al Bosco di Lucignano
• Oasi WWF alla Diga di San Giuliano
• Borgo La Martella, presso la Masseria del Parco
• Area verde del quartiere Serra Venerdì nella città di Matera
Le cinque stazioni di raccolta hanno caratteristiche ecologiche diverse ma tipiche del Parco e questo ha consentito di ottenere dati diversi sulla biodiversità entomatica.
In chiusura il relatore si è soffermato sulle problematiche attuali, la Xylella, grave malattia che ha colpito, in particolare nel Salento, le piante di ulivo. Quali sono state le cause e cosa si sta tentando di fare per debellare questa malattia che rischia di aggredire altre piante.
L’argomento finale accennato è stato quello legato alla morìa delle api che si sta diffondendo nel nostro pianeta.
Gli animali e le piante sono il nostro patrimonio e solo dalla loro protezione, noi tutti, trarremo quei benefici necessari per vivere meglio e più a lungo.
Feb 19