Il nuovo record per l’export agroalimentare Made in Italy, che chiude il 2017 superando quota 41 miliardi con una crescita annua del 7%, riempie di orgoglio quanti all’estero hanno lavorato quotidianamente per raggiungere questo nuovo traguardo che conferma il crescente interesse per cibo e bevande italiani anche nei paesi dei Balcani, dell’Est Europa e in Germania. E’ questo il commento di Giovanni Baldantoni, da Palazzo Italia Bucarest, sede dell’Associazione Lucani nei Balcani, impegnati con la delegazione romena della Federazione Italiani Cuochi nei recenti campionati della cucina italiana.
Del resto, per l’Italia alcuni dei Paesi balcanici – aggiunge Baldantoni – rappresentano già partner commerciali importanti in tutti i settori. Con la Serbia, per esempio, abbiamo un interscambio di oltre 3,3 miliardi di euro e rappresentiamo il suo secondo mercato di riferimento, dopo la Germania. L’area dei Balcani vive un periodo di forte dinamicità economica con grande interesse per i prodotti Made in Italy e una crescente capacità di attrarre investimenti esteri dall’Europa. Per cogliere le opportunità commerciali e di investimento Palazzo Italia, nell’ambito dell’attività prevista per il 2018, ha rafforzato le proprie azioni. Si tratta di un’area dove siamo ai primi posti in termini di interscambio e che ben si adatta agli investimenti delle nostre piccole e medie imprese. Dobbiamo, tuttavia, essere più presenti nella realizzazione dei grandi progetti strategici per lo sviluppo dei singoli paesi. La nostra presenza imprenditoriale è significativa e diversificata. Necessita di un accompagnamento strutturato che trova in Palazzo Italia un efficiente punto di riferimento di servizi, assistenza, consulenza.
Per noi – commenta ancora Enza Barbaro presidente della delegazione di Romania della Fic ed impegnata a Rimini nei campionati della cucina italiana – la nuova offerta di gastronomia lucana ed italiana è motivo di grande soddisfazione per intensificare l’attività di promo-commercializzazione delle produzioni tipiche e di qualità della nostra regione. I piatti tipici che abbiamo presentato a Rimini e che cuciniamo in Romania sono il migliore modo per far conoscere i nostri prodotti alimentari. Secondo l’Ice l’export agroalimentare italiano in Romania è in crescita tra il 10 e il 20% nel giro di un anno. Solo la Basilicata ha un giro di export di 1,2-1,4 milioni di euro l’anno. Quanto al turismo proiettato verso Matera 2019, con l’enogastronomia che fa da attrattore, i flussi di visitatori dai Balcani verso l’Italia e la Basilicata – sottolinea – è necessario ancora uno sforzo con una presenza costante degli sportelli turistici Italiani e regionali, presso Palazzo Italia.