Potere al Popolo di Basilicata ha aderito alla manifestazione antifastista che si è svolta domenica 18 febbraio a Napoli. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
La foto riportata in basso è stata scattata domenica 18 febbraio a Napoli. Centinaia di ragazzi avevano presidiato gli ingressi dell’hotel dove si doveva tenere un’iniziativa neofascista di Casa Pound. Di fronte a loro reti, camionette con idranti, centinaia di poliziotti e carabinieri. Il presidio è stato caricato più volte, sono stati sparati anche lacrimogeni.
Ben 23 ragazzi arbitrariamente fermati, di cui 3 minorenni; perquisiti in piazza come fossero delinquenti. Siamo di fronte a una situazione inaccettabile in cui un governo e le forse dell’ordine, che dovrebbero garantire il rispetto della Costituzione, si pongono, invece, a tutela e a presidio di riunioni di gruppi politici, che si ispirano chiaramente a un’ideologia e a un linguaggio fascista, essendo stati, tra l’altro, anche ammessi a presentare liste alle prossime elezioni politiche.
Ci chiediamo quale principio stia ispirando la folle gestione dell’ “ordine pubblico” in questo paese. Minniti sta chiaramente garantendo agibilità ai gruppi neofascisti per generare un clima di tensione che sposti l’attenzione dalle devastazioni sociali, ambientali ed economiche del suo governo e dai problemi reali del paese, come quello dell’emergenza democratica.
Nel 1960, a Genova, Sandro Pertini, ex partigiano, in un discorso sul significato di “essere antifascisti”, pronunciò queste parole: “Io nego – e tutti voi legittimamente negate – la validità della obiezione secondo la quale il neofascismo avrebbe diritto di svolgere a Genova il suo congresso. Infatti, ogni atto, ogni manifestazione, ogni iniziativa di quel movimento è una chiara esaltazione del fascismo e poiché il fascismo, in ogni sua forma, è considerato reato dalla Carta Costituzionale, l’attività dei missini si traduce in una continua e perseguibile apologia di reato”.
Anche allora le autorità costituite ebbero un atteggiamento inqualificabile, sequestrando due manifesti antifascisti e non impedendo la pubblicazione dei libelli neofascisti che offendevano la Resistenza.
La storia si ripete, ora come allora si tenta di falsificare la storia, di annullarla; si cerca di riaccreditare addirittura i fascisti in Parlamento e di rappresentare che il fascismo non esiste.
Di fronte a questa barbarie noi riaffermiamo e attualizziamo le parole di Pertini: “Ci sono stati degli errori, primo di tutti la nostra generosità … che ha permesso troppe cose e per la quale oggi i fascisti la fanno da padroni, giungendo a qualificare delitto l’esecuzione di Mussolini a Milano. Ebbene, neofascisti che ancora una volta state nell’ombra a sentire, io mi vanto di avere ordinato la fucilazione di Mussolini, perché io e gli altri, altro non abbiamo fatto che firmare una condanna a morte pronunciata dal popolo italiano venti anni prima. Un secondo errore fu l’avere spezzato la solidarietà tra le forze antifasciste, permettendo ai fascisti d’infiltrarsi e di riemergere nella vita nazionale, e questa frattura si è determinata in quanto la classe dirigente italiana non ha inteso applicare la Costituzione là dove essa chiaramente proibisce la ricostituzione sotto qualsiasi forma di un partito fascista…”.
Oggi neofascismi e capitalismo, nelle sue peggiori forme, ammiccano complici e possono costituire un grave pericolo per la nostra democrazia e per il nostro futuro. Potere al Popolo Basilicata, nel riecheggiare le parole di Sandro Pertini, ribadendo la gravità della presenza di forse neofasciste all’interno delle liste elettorali, riafferma il nostro sostegno e la nostra solidarietà ai manifestanti e ai ragazzi antifascisti fermati ieri a Napoli e a tutte le manifestazioni antifasciste, e urla tutta la nostra indignazione di fronte a questa deriva anticostituzionale e neofascista.