Dal suo profilo facebook il direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019 si assume tutte le responsabilità per il flop registrato in termini di affluenza di pubblico alla Festa dei volontari organizzata nella serata di lunedì 19 febbraio al PalaSassi di Matera e porge le sue scuse al sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri per le dichiarazioni rivolte dal palco al primo cittadino presente sugli spalti dell’impianto di viale delle Nazioni Unite. Di seguito la nota integrale.
Si è svolta ieri sera la prima Festa dei volontari 2019 al PalaSassi di Matera. Era cominciata bene al mattina grazie al lavoro di molto bravissimi writers insieme ai ragazzi del Liceo Artistico e delle elementari che hanno tentato di rendere meno repellente l’ingresso del PalaSassi – coordinati dalla passione e dall’esperienza di Monica Palumbo. È continuata con bel momento di condivisione artistica tra Rocco Papaleo, Roy Paci e i Krikka Reggae. Ed è finita – per colpa mia, di cui mi scuso con il mio staff che ha lavorato per giorni senza sosta, con le istituzioni con cui abbiamo collaborato a partire dal Comune, con gli ospiti appassionati e con i circa 500 presenti – in una serata che non ci ha soddisfatto pienamente e che ci ha insegnato molto su quanta strada dobbiamo fare anche per gestire al meglio la relazione tra contenuti e pubblico. Non sempre si fa bene, e l’onestà intellettuale viene prima di ogni altra cosa: abbiamo tentato di tenere insieme elementi di discorso molto diversi: il racconto di chi già è volontario e da sempre collabora con noi; la testimonianza di esperienze di successo come FestivaLetteratura di Mantova, Expo Milano 2015, Aarhus 2017, i casi locali di qualità come CSV e FAI. Diversamente dalla festa del meno uno, dove lo straordinario lavoro di Max Burgi e di tutto il team aveva in tre giorni visto partecipare ai laboratori oltre 600 cittadini, qui il confronto è stato perlopiù frontale, anche se i nostri ospiti italiani e stranieri avevano nei giorni precedenti dialogato con la scena creativa locale e con i selezionati del progetto makers & linkers con cui stiamo tentando di migliorare le perfomances di produzione dei contenuti e del coinvolgimento del pubblico di Matera 2019. Inoltre al PalaSassi, unico spazio al coperto in città con capienza oltre i 400 posti dove si possa suonare una musica che non sia classica o jazz, si sente davvero male – nonostante il lavoro dei tecnici, l’assenza di materiali fonoassorbenti debitamente posizionati ha reso l’ascolto da parte del pubblico davvero difficile facendo un torto alla maestria conduttiva di un signore del palco e della televisione come Carlo Massarini e alla grinta di Consuelo Mangifesta. L’orario non adeguato ai giovani, una comunicazione non facile e anche un po’ tardiva, il sovraccarico di lavoro per molti altri eventi che stanno per accadere (dal 23 al 25 febbraio le giornate del patrimonio europeo con l’inaugurazione di una mostra importante con il Corriere della Sera e il Polo Museale della Basilicata, oltre ad un convegno sulle nuove forme di turismo, il 28 la presentazione del nuovo logo commerciale, la chiusura del programma culturale, la selezione dei luoghi per la realizzazione da parte dell’Open Design School, l’evento di presentazione degli sponsor, la collaborazione da far evolvere con Plovdiv etc etc) ha fatto di una festa una serata non proprio riuscita. Mentre vedevo le persone entrare, mentre ascoltavo gli interventi dal palco, mentre vedevo gli ospiti istituzionali cortesemente accomodati in platea mi accorgevo di quanti errori avessi fatto. Ringrazio tutti quelli che – presenti o assenti, con un sms o via FB, a buon diritto o anche solo con una battuta caustica che a modo suo testimonia interesse per il nostro lavoro che è un lavoro collettivo e deve servire se non a tutti alla maggior parte della comunità coinvolgibile – si sono messi a disposizione per fare meglio. E mi scuso con il Sindaco a cui scriverò di persona per aver detto con troppo foga dal palco una cosa in cui credo e che vorrei ribadire – e che non era affatto una accusa a lui, ma solo un commento a caldo: dobbiamo tutti lavorare per avere migliori spazi per la cultura e cooperare per connettere sempre più persone diverse intorno al progetto Matera 2019. Grazie per l’attenzione scusate il post un po’ lungo ma – per me – necessario. Troppo facile postare solo quello che riesce o che vogliamo provochi applausi. Amo Una città per cantare di Ron, cover intelligente di The road, ma non quando dice “e dei fischi non parlare mai”!
Paolo Verri
Nella foto Paolo Verri sul palco con Carlo Massarini, Consuelo Mangifesta e Rocco Papaleo (foto www.SassiLive.it)
Evviva! per l’onestà di espresssione.